Wolff Biermann
Autoritratto in una domenica di pioggia
nella città di Berlino"
Armato sono con i coltelli del raziocinio
fredda logica guida i miei proiettili
intorno agli angoli.
Alterigia e sofistica mi levigano le strade
Inesorabilmente i miei dubbi
torturano con maggiore insolenza
questa sazia città di pietre
E in modo più nervoso del solito.
Per certo io nuoto anche nelle sue acque di scarico.
E il mio scherno sale più alto
delle torri metalliche.
Venale io sono per la moneta della nuda verità.
Nei bunker della mia scepsi sicuro io siedo.
Di fronte allo splendore raggiante dei grandi oscurantisti
l'odio di ieri mi protegge
dalla tempesta di domani.
Prendetene atto:
io sono armato.
E tuttavia in balia degli altri,
spesso sono così
io giaccio qui di continuo, macellato di fresco
squarciato sotto il cielo selvaggio di questa contrada.
Ganci da macellaio penetrano nella mia pancia.
Navi baleniere nuotano nel mio occhio.
Sulla mia lingua c'è la speranza dei disperati.
Sul banco da macellaio delle vostre scuole ed uffici,
macchine per insaccare ingoiano avide i miei resti.
Affamata
È in attesa la terra
ai margini del mare di case
e la grande umida città si lecca le labbra
mangiando il benmeritato arrosto domenicale Biermann
.