La maggior parte dei lanciatori di tutto il mondo, per non dire tutti, amano, ma soprattutto hanno la necessità di fabbricare da soli i propri boomerang. Questo a causa della difficoltà di reperire gli attrezzi del mestiere, del loro costo, ma soprattutto c'è l'esigenza di costruire boomerang adatti alle proprie capacità, per una grande varietà di gare e di situazioni climatiche.
Per fabbricare un boomerang non occorrono attrezzi complessi o costosi e nemmeno molto tempo. Il necessario è: un seghetto da traforo per tagliare la sagoma dalla tavoletta, una raspa da legno (possibilmente piatta da un lato e tonda dall'altro) per sgrossare il profilo, una lima e carta vetrata di varie grane (100, 180, 240) per rifinire. E' possibile utilizzare attrezzi elettrici come seghetti alternativi, minitrapani, levigatrici ecc. , il loro uso rende senz' altro il lavoro più veloce e meno faticoso ma la precisione non è sempre assicurata.

Veniamo adesso alla fabbricazione vera e propria; il boomerang per descrivere la sua caratteristica traiettoria ha bisogno di una profilatura delle ali, per intenderci molto simile a quella degli aeroplani dato che il principio di sostentamento è il medesimo. L'ala avrà quindi una parte superiore bombata detta estradosso, cioè quella che bisogna realizzare asportando il materiale e una parte inferiore il più delle volte piatta detta intradosso. Il bordo del boomerang che incontra per primo l' aria è il bordo d' entrata, segue il bordo d' uscita. L' intradosso, nei boomerang più semplici, non è profilato, ma per raggiungere certe prestazioni con l' attrezzo bisogna anche qui asportare del materiale.


Il profilo classico dei boomerang è quello riportato in figura: un bordo d'entrata bombato e uno d'uscita molto più lineare e circa il triplo di larghezza. Per realizzare il profilo, dopo aver tagliato dalla tavoletta la sagoma (prestando attenzione che le fibre, nel caso del legno, siano orientate in modo orizzontale affinché le pale abbiano tutte la medesima rigidità) bisogna asportare il legno procedendo, prima sui bordi d'entrata, poi su quelli d'uscita. Quando si è soddisfatti della sgrossatura si può rifinire con lima e carta vetrata, riservandosi di verniciare dopo un attento collaudo.
Naturalmente non tutti i boomerang sono profilati nello stesso modo e questo per varie ragioni: capacità del lanciatore, condizioni meteorologiche, utilizzo ecc.
Per esemplificare riportiamo alcuni disegni sotto.


EFFETTI DELLA LAVORAZIONE DEI PROFILI

PROFILO AERODINAMICO (M.T.A., FAST-CATCH)

PROFILO CLASSICO PER TRICK-CATCH

Infine son importanti anche il peso del boomerang, il suo baricentro, l'estensione delle ali, la loro forma, gli attriti e le varie piegature.

MATERIALI


Oggi giorno i boomerang vengono costruiti con i più disparati materiali e non solo con il vecchio caro legno, per trarre da essi prestazioni sempre più alte. Non tutti i materiali si adattano però al nostro braccio e al nostro attrezzo, vediamo come e perché.

Legno:

Legno massello: molto bello a vedersi ma di difficile reperibilità e lavorazione


Compensato marino
: materiale economico, leggero e abbastanza fragile. In mancanza d'altro può andar bene per boomerang da divertimento e per principianti.


Compensato di betulla-avio
: lo si trova in tutti i negozi di modellismo in una vasta gamma di spessori (2-6mm). E' un legno pesante, resistente, bello a vedersi ed ha il grande vantaggio dei numerosi strati che aiutano nella lavorazione. Ottimo per costruire boomerang da aussie-round, accuracy, fast-catch e M.T.A.. Costa un pò più del marino, ma ne vale la pena.

Materie plastiche:

Forex: espanso, colorato caratterizzato da bassa densità. Questo rende il boomerang estremamente leggero e lo lasci in balia del vento. Ha il pregio di galleggiare nell'acqua. E' quindi indicato per boomerang per bambini e principianti utilizzabili anche al mare senza pericolo di incidenti. Costo contenuto.


Policarbonato: plastica pesante, densa e infrangibile, bianca o trasparente. Ottima per fabbricare boomerang da gara e soprattutto tripala da aussie-round, accuracy, fast-catch ed endurance. E' un materiale per esperti. Un consiglio: non sostituitelo mai con il plexiglas, all'apparenza molto simile ma di gran lunga più fragile.


Polipropilene: plastica pesante, densa ma un pò più morbida del policarbonato. Specifica per fast-catch ed endurance. Non sempre è facile reperirla.


Trifly Darnell: sono boomerang americani, tripala in vari materiali: polipropilene, ABS, night glow (fluorescente) e policarbonato. Dalla forma standard si possono ricavare ottimi attrezzi per l' agonismo. I prezzi variano, a seconda del materiale, dagli 8 ai 15 euro.

Bachelite:
La bachelite è un materiale sintetico molto pesante e denso, perciò si usano spessori molto bassi compresi fra 1,5 e 3 mm. E' indicata per realizzare boomerang da trick-catch e M.T.A.. In quest'ultima specialità è apprezzata per le altezze che è possibile raggiungere rispetto al legno. Il costo varia molto a seconda del rivenditore.

Tela bachelizzata:
Ha le stesse caratteristiche della bachelite e una superiore rigidità a causa di una tela "annegata" nel materiale.

Materiali sintetici:
Di questa categoria fanno parte tutti i materiali come: carbonio, fibra di vetro, vetronite (G12). Indubbiamente i migliori materiali per boomerang che richiedono una progettazione oculata, quindi M.T.A. e long distance. Un consiglio: lavorateli all'aperto e possibilmente con una mascherina perché le polveri son dannose per la salute. Inutile parlare della difficoltà di reperimento e del costo elevato.

TUNING


Il termine "tuning" è traducibile in italiano con la parola "regolazione": regolare un boomerang significa modificare il normale assetto delle pale. Raramente le pale di un boomerang sportivo sono perfettamente piane. Molto spesso si hanno invece piegature longitudinali o trasversali (intorno al proprio asse). Le prime si chiamano diedri, le seconde incidenze.


Se la pala risulta alzata rispetto al piano orizzontale si ha diedro positivo che contribuisce a creare notevole portanza, se la pala risulta invece abbassata rispetto al piano orizzontale si ha diedro negativo che ha effetto contrario.
Se la pala è ruotata intorno al proprio asse in modo da avere il bordo d'entrata più in alto rispetto a quello d'uscita si parla di incidenza positiva che accorcia la traiettoria del boomerang senza incidere troppo sulla portanza. Se invece è il bordo d'uscita a trovarsi più in alto del bordo d'entrata si parla di incidenza negativa con effetti opposti all'incidenza positiva.
Purtroppo la piegatura di un boomerang è un lavoro qualitativo e quantitativo difficile da spiegare in poche parole se non sul campo di gara.

MODIFICHE


Spesso il nostro amato attrezzo ha bisogno di piccole modifiche per migliorare il suo volo o per essere adattato a particolari condizioni. Per questo è sempre bene avere dietro un piccolo trapano (manuale o a batteria), nastro adesivo, piombini da pesca di varie grammature ed elastici: ci serviranno per aumentare o diminuire la gittata dei nostri boomerang e, soprattutto, per aiutarli a stallare.

LA VERNICIATURA


L' ultima fase della costruzione di un boomerang è la verniciatura ed è quella che darà un tocco di classe alla vostra creazione. Per la colorazione sono indicate soprattutto vernici all' acqua, adatte al legno ed ecologiche, e vernici spray alla nitro.
Per ottenere effetti particolari si possono usare nastro di carta per mascherare, adesivi di vario genere a mo' di stencil ed altri materiali che ricercherete con la vostra fantasia. Un effetto molto piacevole è possibile ottenerlo colorando il boomerang a cui è stato preventivamente sovrapposta una retina, dopo la verniciatura si rimuove la retina e l' aspetto è quello di una superficie quadrettata.