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 Indolenzimento muscolare


Chi non conosce quei dolori muscolari che ci assalgono nei giorni successivi un duro allenamento? Chi non si è mai allenato sul serio. Anche il principiante allenandosi in maniera sufficientemente intensa prova quella strana sensazione di indolenzimento muscolare. D'altro canto con la progressione dei carichi di allenamento (altro fattore chiave dei progressivi aumenti della prestazione atletica e/o della massa muscolare) anche un atleta molto allenato proverà le stesse sensazioni anche se lo stato di "allenamento" e quindi resistenza alla rottura del tessuto connetivo può contribuire a diminuire il presentarsi dei dolori; in atleti allenati, il senso di indolenzimento muscolare può risultare maggiore in quanto l'atleta avanzato conosce il concetto di alta intensità e sa quindi imporre al suo corpo un forte stimolo allenante con allenamenti più pesanti e concentrati.

I dolori/indolenzimenti muscolari post-allenamento vengono chiamati nel gergo scientifico delle riviste medico-sportive internazionali con il termine DMS (che sta per Delayed Muscle Soreness). 

Molte sono le teorie che spiegano il verificarsi del DMS. Tra le teorie più plausibili abbiamo:
- La teoria del danneggiamento dei tessuti, la quale afferma che l'allenamento provoca microrotture nei muscoli, le quali sarebbero appunto la causa dei DMS.
- La teoria che afferma che è il tessuto connettivo dentro ed intorno ai muscoli (perimisio, endomisio ed epimisio) a generare i dolori.
- La teoria dell'Infiammazione afferma che i dolori post-allenamento sono provocati da sottoprodotti del nostro corpo il quale tende a "rimediare" al danneggiamento provocato da un intensa seduta di allenamento.

Per comprendere in modo più approfondito questo fenomeno del DMS è opportuno sottolineare alcuni punti:
1) Questo tipo di dolore ed indolenzimento compare nelle prime 24/48 ore che seguono l'allenamento. Il picco di dolore può essere raggiunto tra le 24 e le 72 ore.
L'indolenzimento scompare gradatamente fino ad un massimo di 7/10 giorni dal momento nel quale si è provocato il danneggiamento.

2) E' interessante notare che, dei tre tipi di muscolo presenti nel corpo umano, quello cardiaco, quello liscio (come il muscolo ciliare, responsabile del processo di accomodazione visiva) e quello scheletrico (quelli che, a differenza dei muscoli lisci, possono essere utilizzati volontariamente: tricipite, pettorale, ecc.) i DMS riguardano solo i muscoli scheletrici.

3) E' stata ipotizzata la teoria che i DMS siano provocati dalla presenza dell'acido lattico nel muscolo. L'acido lattico è un sottoprodotto metabolico generato dall'utilizzo degli zuccheri e può essere generato solo in assenza di ossigeno, quindi in allenamenti molto intensi, di tipo appunto Anaerobico (come il bodybuilding). Nella realtà questa ipotesi è priva di fondamento in quanto in un'ora dopo l'esercizio, la maggior parte, se non tutto, dell'acido lattico accumulato è rimosso e degradato. Tale misconcezione nasce dal fatto che l'acido lattico, essendo la diretta conseguenza di allenamenti molto intensi, sia fortemente associato allo stato di fatica e spossatezza post allenamento. Va sottolineato che la fatica e i dolori muscolari post allenamento sono due cose differenti.

4) I DMS possono essere maggiormente associati alla natura della tensione sviluppata. La  maggior parte del dolore è attribuito alle contrazioni muscolari eccentriche, che avvengono quando un muscolo si allunga quando gli viene applicato un carico (come nella fase di discesa del curl per i bicipiti o nella fase di discesa di uno squat).

COME PREVENIRE O ATTENUARE IL DOLORE?
Occorre in ogni caso tenere in conto che spesso (ma non sempre) l'indolenzimento post-allenamento è indice di aver effettuato un buon work-out (di tipo anaerobico, ovviamente), e che non può essere del tutto eliminato.

Si può in ogni caso prevenire in una certa misura l'indolenzimento e dil dolore:
1) Procedere sempre ad un leggero riscaldamento cardiovascolare e muscolare per 10-15 minuti .

2) Effettuare lo stretching dinamico e/o rilassato prima dell'allenamento e quello rilassato e/o PNF isometrico dopo l'allenamento. In questo modo si attenua notevolmente lo stato di rigidità muscolare che si prova i giorni successivi duri allenamenti (oltre che, ovviamente, per prevenire la perdita di flessibilità e per aumentarla).

3) Nel caso di dolori forti si può utilizzare l'aspirina per diminuire il fastidio. E' molto importante seguire le dosi consigliate sulla confezione in quanto l'aspirina aumenta l'escrezione della vitamina C e la vitamina C è necessaria per il mantenimento del tessuto connettivo (che è danneggiato dall'allenamento ed è la causa dei DMS), e le ossa. Per precauzione, quindi, non assumere complessi vitaminici nello stesso tempo dell'aspirina ma separare l'assunzione da alcune ore.

Anche se a volte non si avverte il solito indolenzimento muscolare non vuol dire che ci si alleni male: ci sono innumerevoli fattori (alimentazione, sonno perduto, stress vari) per i quali non ci allena sempre con la stessa motivazione, concentrazione ed intensità; proprio per questo motivo,quando non si trova la connessione mente-muscoli (indice di alta concentrazione ed intensità) forse non sta "combattendo" con i propri attuali limiti... niente paura: probabilmente, non è quel picco di intensità che si raggiungerebbe in altre condizioni e giorni.