Bene entriamo nel vivo della lavorazione.
Prima di cominciare a saldare indossa la
mascherina antifumo e lavora in un locale ben areato.
Innanzi tutto devi sempre tenere presente
che per eseguire una buona saldatura, è necessario pulire accuratamente
le parti da saldare.
E’ molto importante quest’operazione,
basta tralasciare anche una piccola parte che in quella parte lo stagno
non attacca, e se si tratta di una pompa o di qualsiasi altro punto dove
passa il fiato, la cosa è grave perché lo strumento perderà sicuramente
modificando il suono.
Dunque, prendi i pezzi dissaldati e
puliscili accuratamente aiutandoti con una piccola lima e con della
tela abrasiva, elimina lo stagno vecchio fino a riportare in superficie
l’ottone , pulisci soprattutto i bordi dei pezzi e dove termina la
saldatura.
Se la parte è dissaldata da poco tempo, e
di questo te ne accorgi dal colore dello stagno che non è scuro ma
ancora vivo quasi argenteo, puoi pulire solo i bordi, lo stagno
lascialo pure, nella maggior parte dei casi è abbastanza per far si che i
pezzi si risaldino.
Prendi i pezzi e sporcali nella parte dove
saranno saldati con pasta salda o col disossidante liquido, unisci i pezzi
tra loro aiutandoti con una molletta o con filo di ferro (nel capitolo
seguente ti spiegherò come).
Ora accendi il saldatore e regola la fiamma,
fai attenzione che non abbia troppa pressione, cerca di tenerla abbastanza
morbida. Avvicina il saldatore ai pezzi e scaldali appena, dopodiché
prendi la pasta salda e, aiutandoti con lo stagno o con il pennellino,
cospargi anche i bordi esterni, la scaldata iniziale serve appunto per
permettere lo scioglimento della pasta salda, nel caso del disossidante
liquido quest’operazione si può evitare.
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Adesso
devi cercare di essere il più veloce e il
più preciso possibile, scalda tenendo la fiamma ad una distanza che
sfiori appena i pezzi, cioè usando la punta esterna della fiamma non
quella interna che ha un colore azzurro, infatti quest’ultima ha una
potenza calorica molto più forte e solitamente viene usata per altre
saldature.
Cerca di scaldare le parti in modo uniforme,
non fermarti mai in un solo punto, e di tanto in tanto prova ad avvicinare
lo stagno nel punto dove devi saldare allontanando il saldatore, questo
per evitare che lo stagno si fondi prima che venga appoggiato e formi una
grossa goccia.
Quando comincia a sciogliersi significa che
il pezzo ha raggiunto la temperatura, ora continua a scaldare allontanando
lo stagno quando avvicini la fiamma e viceversa, mettilo a piccole dosi e
continua a scaldare facendolo scorrere tutto attorno, in modo che non ce
ne sia troppo in un punto e poco nell’altro.
Se noti che lo stagno è scorso bene in
tutti punti la saldatura è fatta. Controlla se non sono rimasti piccoli
vuoti, in caso contrario riempili.
Nel caso hai messo dello stagno in eccesso
eliminalo aiutandoti con uno straccetto di cotone, oppure con il
pennello sporco di pasta salda o umido di disossidante liquido, procedi in
questo modo:
scalda affinché vedi che lo stagno comincia
a sciogliersi e immediatamente dai in modo deciso un colpo secco da destra
a sinistra o viceversa.
Ripeti l’operazione più volte fino ad
eliminarlo completamente.
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