Molti di noi hanno delle paure: c’è chi ha paura del buio, chi degli animali, chi dei ladri, ecc. ……
Alcuni riescono a superare queste paure, altri no

Paura, io?!?!?!?!? E di cosa o di chi dovrei aver paura? Del fantasma di mio nonno,… ma fammi il piacer… ehi, hai sentito anche tu quello scricchiolio? Che cos’è? Un fantasma forse? Aiuto mamma! Chi ha delle collane all’aglio, corni porta fortuna o martello e picchetti per uccidere vampiri e scacciare fantasmi?  E va bene lo confesso: ho paura del buio. Guarda che lo so che  stai ridendo di me, eh! Tu penserai: <<A 11 anni ha ancora certe paure?>>  E io ti risponderei <<E allora, qualche problema?>> Comunque a parte qualche probabile imprevisto passiamo ad un aneddoto davvero simpatico che, “vivendolo” ti mette la tremarella, per le fifone come me, e, mentre se ci ripensi, dovresti chiamare un chirurgo plastico per rimetterti a posto la mascella che da quanto hai riso si è bloccata o ti dovrebbero fare un’anestesia per farti stare zitto. Incominciamo.

Ero a casa da sola con Jessica, che era venuta da me per eseguire i compiti. Quello stesso giorno c’erano le riunioni dalle 18.00 alle 18.30 e alle 18.20 la mamma di Jessica ci chiama per parlare con sua figlia. Dopo 5 minuti la mia amica si ricorda delle riunioni e pensa che sua mamma non ci era andata, quindi voleva chiamarla per assicurarsi che ci fosse già stata o per ricordarle di andarci. Il telefono era scarico e quindi lo avevo messo sotto carica in sala; dove c’era buio pesto perché in casa non era stata accesa una luce. Jessica mi pregò di accompagnarla perché pure lei aveva paura! Non “ci furono stati santi” non la accompagnai, il minimo rumore ci spaventava! Erano ormai le 18.30 e non c’erano più speranze per la mia amica! Jessica mi supplicava di accompagnarla, ma soltanto quando squillò il telefono ebbi il coraggio di correre in sala, afferrarlo e scappare in cameretta.

Quando Jessica chiamò sua mamma per chiederle se fosse andata alle riunioni lei rispose che ci era già stata prima e io scoppiavo dal ridere, altro che chirurgo, qui ci voleva un esperto in massaggi cardiaci, quasi soffocavo dal ridere!

Anche tu vero?!? Lo immaginavo!

Ritornando alle mie paure non è finita qui! Ho anche il terrore di un insetto odioso e ripugnante: la cimice, disgustosa! La mia paura iniziò da quando ero piccola. Un giorno vidi sul lampadario uno strano insetto che assomigliava ad una mosca, ma quando mi cadde in testa mi accorsi della sua vera identità e mi misi ad urlare e nella fretta spiaccicai l’insetto sulla sedia e lo uccisi. Mi rimase la puzza sulla mano per un po’ e per togliere l’odore dalla sedia dovemmo usare litri e litri di sapone liquido. Ancora oggi se vedo una cimice scappo. Una settimana fa mi sono fatta coraggio e, con la mano ne catturai una che mi dava fastidio mentre eseguivo i compiti e la scaraventai giù dalla finestra. Mi rimase la puzza per mezza giornata!!! Quindi caro amico segui la zia Claudia, non sfiorare mai una cimice!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Un altro aneddoto è successo proprio giovedì scorso; a scuola. Nel bagno delle ragazze, c’era una cimice nella turca dove Jessica aveva fatto i suoi bisognini senza accorgersene. Solo una della classe prima la noto e urlò, mi feci avanti io e tirai l’acqua, la cimice era ormai nelle fogne a fare i conti con i ratti!!!

Un’altra paura, che per lo più è un incubo, è quella delle trombe d’aria! Me le sogno spesso e ti assicuro che non è molto piacevole!

Da bambina avevo anche timore dei fantasmi e nel letto mettevo la testa al posto dei piedi dal terrore.

Ora questa inquietudine per fortuna l’ ho superata e dormo tranquilla.

Un’altra paura è quella dei cani da me non conosciuti. Ad esempio qualche settimana fa con una mia amica di prima media, mentre venivo a scuola, è accaduto un fatto alquanto strano. Io e Michela, la mia amica, andiamo all’istituto con 3 ragazze di terza media che sono davvero maleducate e antipatiche perché non ci aspettano mai, neanche se dobbiamo allacciarci le stringhe durante il tragitto. Grrrrrrr!

Quindi abbiamo deciso di fare una scorciatoia, che alla fine è diventata “un’ allungatoia”, per superarle. Decidemmo, invece di girare nella seconda via della strada del percorso, svoltammo nella prima. Quanto mai lo abbiamo fatto!!! Mentre ci avviavamo notammo che una Jeep ci “inseguiva” e incominciammo ad aumentare il passo. Che colpo! Tu dirai: <<E il cane, do’ sta’?!?>>

E io ti rispondo subito <<La bestia entra in scena proprio ora!>> Quando siamo arrivate alla fine delle via, nel giardino di una casa, c’era un lupo davvero inquietante. Il muro di cinta era mezzo rotto e il cane stava abbaiandoci contro cercando di uscire dai buchi delle inferriate. Io provavo a mantenere e di far mantenere la calma a me e Michela. Purtroppo non ci riuscii e la mia amica aumentò il passo, cosa che io non feci perché ero paralizzata dalla paura. Corsi anch’io solo quando mi accorsi che il cancello era rotto e c’erano solo delle travi appoggiate per chiuderlo. E fu così, caro amico, che “le tre” erano arrivate a scuola ben 10 minuti prima di noi!!!       

E tu, di cosa hai paura? Di niente?!?!?!? No, non ci credo! Nessuno non ha paura di qualcosa! Comunque non mi interessa perché adesso devo andare con Dracula e Franchistain ad un party organizzato da Mortisia per i suoi 151 anni, ciao!!!!!