FEDERICO
BARBAROSSA E I COMUNI Imperatore tedesco ( 1123 - 1190 ) |
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Tiranno,
spietato e crudele. Un vero e proprio Anticristo. Un sovrano illuminato; un cavaliere
coraggioso e leale, questo è Federico I di Svezia, soprannominato il Barbarossa, re di
Germania nel 1152 e imperatore del Sacro Romano Impero dal 1155. Su Federico Barbarossa il
giudizio degli storici si è diviso nettamente. Più equilibrato, Dante Alighieri, ha
collocato limperatore tedesco, "il buon Barbarossa", al Purgatorio. Dunque
ne tra i santi ne tra i peccatori.
Di certo Federico si trova a salire sul
trono tedesco in un momento estremamente difficile. Quando, nel 1152, muore suo zio
Corrado III e lui viene acclamato allunanimità nuovo re e incoronato ad Aquisgrana,
il regno di Germania è diviso. |
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I feudatari sono in rivolta,
lautorità del sovrano vacilla. Il primo capolavoro del nuovo re è appunto quello
di ricomporre le liti e consolidare lautorità della corona. Per raggiungere lo
scopo tutti i mezzi sono buoni : dalluso delle armi alla distribuzione delle
terre agli alleati, dallastuzia della diplomazia al matrimonio con Beatrice,
contessa dellAla Borgogna. Ma Federico si impone subito anche come un re che punta a
garantire i diritti dei suoi sudditi. Lo dimostra firmando il "Decreto di
pacificazione nel regno", il suo primo atto da sovrano. Per la prima volta in una
legge medioevale viene introdotto con chiarezza il principio che tutti, indipendentemente
dalla classe sociale cui appartengono, sono uguali di fronte alla legge ; è un
principio rivoluzionario. Si pone così fine, almeno in linea di principio, ai soprusi dei
più ricchi e dei nobili |
Tiranno, spietato e crudele. Un
vero e proprio Anticristo. Un sovrano illuminato; un cavaliere coraggioso e leale, questo
è Federico I di Svezia, soprannominato il Barbarossa, re di Germania nel 1152 e
imperatore del Sacro Romano Impero dal 1155. Su Federico Barbarossa il giudizio degli
storici si è diviso nettamente. Più equilibrato, Dante Alighieri, ha collocato
limperatore tedesco, "il buon Barbarossa", al Purgatorio. Dunque ne tra i
santi ne tra i peccatori. |
MATERIE DESAME |
NOTE |
IERI |
OGGI |
Uomo di legge
Il suo "decreto per la pacificazione del regno" introdusse i principio
allora rivoluzionario, delluguaglianza di tutti i sudditi di fronte alla legge |
DOTI GIURIDICHE |
8 |
7 |
La riunificazione del regno
Riuscì a consolidare lautorità della corona, ponendo fine alle divisioni tra
feudatari, alternando diplomazia e forza. |
DOTI POLITICHE |
8 |
8 |
Pronto ad ogni sfida
Di temperamento generoso e irruente non si sottrasse mai allo scontro armato in campo
aperto, anche quando la prudenza avrebbe dovuto consigliargli maggior attendismo |
STRATEGIA MILITARE |
6 |
4 |
Terra bruciata
Per imporre ai comuni italiani lautorità imperiale, a volte fu persino crudele,
anche se allora questo comportamento era assai diffuso. Non si accontentò di vincere,
volle stravincere. |
UMANITÀ |
5 |
4 |
Sogni pericolosi
Pacificò la Germania, protesse la cultura, ne riordinò le leggi. Ma esaurì le
energie economiche e militari del suo regno inseguendo sogni troppo ambiziosi, credendosi
lerede di Carlo magno. |
LUNGIMIRANZA |
7 |
5 |
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Erede di
Carlo magno
Rafforzata lautorità sul regno di Germania, il Barbarossa si lascia tentare da un
grande sogno : quello di ridare vita al Sacro Romano Impero, considerandosi
lerede spirituale di Carlo Magno ; ma entra in rotta di collisione con il Papa.
Dapprima stipula un trattato col quale si impegna a difendere il pontefice e i suoi
possedimenti, in cambio dellincoronazione ad Imperatore ; poi, pero, nel giugno
del 1155, eccolo protagonista dellincidente di Sutri.
Federico si rifiuta di sottoporsi allantico rito della staffa. Non vuole cioè
tenere, in segno di sottomissione, le briglie del cavallo sul quale il Papa entra
nellaccampamento.
Lincidente viene chiuso in qualche modo il 18 giugno Papa Adriano IV incorona il
Barbarossa Imperatore. Ma subito dopo è scontro aperto, tanto che limperatore
favorirà uno scisma nella Chiesa, darà il suo appoggio ad una serie di antipapi e poi
sarà scomunicato.
La sfida di Milano
Riunificata la Germania, Federico intende ora mettere ordine in Italia, dove alcune
città, i "comuni" (dal latino "communis", cioè che ha una
carica insieme ad altri perché guidata da un insieme di persone), che hanno in Milano il
loro modello e punto di riferimento, contestano lautorità dellimperatore. Di
qui le continue spedizioni contro i ribelli.
Nel 1162 Milano viene assediata, conquistata e rasa al suolo. Ma limperatore si
illude, se pensa di aver piegato la ribellione.
Nel 1167 i milanesi stringono unalleanza con gli altri comuni della regione. Nasce
la "Lega lombarda".
Il 29 maggio 1176, Federico Barbarossa, anziché attendere rinforzi, che stanno arrivando
dalla Germania, accetta lo scontro aperto con lesercito della Lega e viene sconfitto
a Legnano. Dato per morto, ricompare qualche giorno dopo a Pavia.
Alla III Crociata
Conclusa la pace con la lega, con il trattato di Costanza (1183), limperatore
torna ad occuparsi degli affari tedeschi. Ma ormai sente avvicinarsi il momento
delluscita di scena. Riappacificatosi con il Papa decide che la sua ultima impresa,
dove parteciperanno anche altri due re, il britannico Riccardo Cuor di Leone e Filippo II
Augusto re di Francia, sarà la III crociata. Federico parte alla volta della Terra Santa
nel 1189. Muore annegato nel giugno del 1190 mentre tenta di guadare il fiume Selef (in
Cilicia). |
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LA BATTAGLIA DI LEGNANO |
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La battaglia di Legnano rappresenta una
svolta importante nella storia dItalia. Quando si celebra questa vittoria si vuole
soprattutto ricordare la fine, almeno in alcune zone della nostra Penisola, della civiltà
feudale di cui Federico Barbarossa fu uno dei più prestigiosi rappresentanti.
Nei nostri libri di storia Federico Barbarossa viene dipinto come un despota crudele e
sanguinario, ma pensiamo non fosse diverso da molti altri, tanto è vero che la storia
tedesca lo ricorda come uno dei più grandi e saggi imperatori. Siamo nel dodicesimo
secolo. LItalia è sotto il dominio dellimperatore Federico Barbarossa, che
sogna la restaurazione del Sacro Romano Impero. Alcuni Comuni lombardi si ribellano e
stringono un patto antimperiale, che passa alla storia come la "Lega Lombarda". |
Nel 1176 Barbarossa decide di soffocare la
ribellione e lancia loffensiva contro Milano, la città leader della Lega. Sulla
carta al piano di battaglia è perfetto, perché Milano dovrebbe essere aggredita da ogni
parte. Ma i lombardi non aspettano lattacco e affrontano su campo aperto., nei
pressi di Legnano, limperatore tedesco che, alla testa di quattromila uomini ( tra
cui i comaschi, irriducibili nemici dei milanesi), cerca di ricongiungersi con le forze
che lo attendono a Pavia. Lo scontro è violento. |
Il carroccio
simbolo di libertà |
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Pur inferiori di numero, i tedeschi, decisamente più esperti
nellarte bellica, si avventano con spavalderia contro lesercito lombardo che,
forte di dodicimila uomini, ha fatto quadrato interno al Carroccio, un carro sacro e
militare, usato nelle guerre del Medioevo. In mezzo al carroccio cera una torre sovrastata
da una campana. Il primo urto è terribile, le prime file sono decimate, lo schieramento
lombardo barcolla ; centinaia di uomini cadono sotto le mazze e le spade tedesche. Il
secondo urto è peggiore del primo. La "Compagnia della Morte", 900 uomini
comandati - così almeno si dice - dal leggendari Alberto da Giussano fa miracoli. I
tedeschi usano una tattica spietata : duecento cavalieri avanzano, attaccano e si
ritirano, sostituiti subito da altri duecento, e così via senza interruzione. Il quadrato
intorno al Carroccio si assottiglia. Passano le ore (la battaglia iniziata allalba
del 29 maggio), poi, a un certo punto, la "martinella", la campana del
Carroccio, suona a distesa e i trombettieri danno fiato alle trombe. La cavalleria
lombarda si stacca dal Carroccio e attacca i tedeschi. Da Milano sono arrivati i rinforzi,
tutti gli alleati : i novaresi, i vercellesi, i piacentini, i bresciani, i veronesi,
i lodigiani, che buttano nella mischia la fanteria. I tedeschi sono decimati, i comaschi
sterminati. E la vittoria per i Comuni che hanno scelto la libertà. Si racconta che
limperatore brbarossa sia riuscito a salvarsi nascondendosi sotto i corpi dei morti. |
COME MORI FEDERICO BARBAROSSA ?
Disgrazia, infarto o delitto? La morte
improvvisa di Federico I è tinta in giallo. Limperatore del Sacro Romano Impero nel
1190 aveva 67 anni e guidava la terza crociata. È il 10 giugno: larmata di Federico
si trova in Cilicia e attraversa il fiume Salef, ed è nelle acque di questo torrente che
lImperatore muore. E qui entriamo nel pieno giallo. Forse il cavallo scivola
trascinando con sé limperatore gravato dal peso delle armi, può darsi che sia
morto annegato; qualche storico avanza lipotesi che sia stato un servo o dei
traditori pagati da Saladino a spingerlo in acqua. Ma, dovera il figlio di Federico,
che seguiva il padre nella spedizione? E dovera la guardia speciale che non
abbandonava mai di un passo il suo Signore? Gli studiosi più seri non si limitano alle
domande. La risposta definitiva non la avremo mai.
Perfino il viaggio del cadavere da Salef ad Antiochia
presenta lati oscuri. Al calore estivo il cadavere, per quanto trattato con aceto andava
ormai corrompendosi,. Lo fecero bollire secondo un procedimento consueto a quei tempi, e
una parte fu sotterrata a Tarso, laltra nella cattedrale di San Pietro ad Antiochia.
Le ossa proseguirono il viaggi perché riposassero nella basilica del Santo Sepolcro a
Gerusalemme. Pare invece siano state sepolte a Tiro, antica città fenicia situata lungo
la costa libanese. |
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