ISRAELE
di Savah
Il sonno vivo
della ragione, e quel sogno che per alcuni è di morte.
A viso aperto volgiamo al termine
Nella natura simili a batteri
Temendo e vivendo ciechi una voragine
Che attirava a se pensieri ad essa assoggettati.
Così come è arte ciò che dallo spirito si crea,
Così come senza materia non avrebbe ragione d’essere,
Egli è, e fumando aspetta
E di fumo e di nebbia si riempie al crepuscolo il quadro.
Fammi entrare
Oh si!
Se solo (misero) potessi!
Il sonno vivo dell'esasperata follia, le città, le luci e la scienza; e quel
cuore a pezzi che in quest’inconsapevole espressione si rappresenta: cadaveri,
vendetta, corpi martoriati, sangue e lacrime, soldi e povertà, bambini donne
rampolli vecchi uomini, libertà stuprate, ipocrisia, superstizione finte luci e
morti luminose, vastità, vastità, vastità
Vastità di leghe sotto terra
Il mio sudario è ancora intatto.
Guardami Israele
Queste lacrime lo bagnano
E il mio sangue non è scarlatto.
Nessun colore, nessuna bandiera lo sai
Neanche rasenta la
Dolce;
Efferata
Verità