IO…UN VIAGGIATORE BLU

di Cucciolo

Un giorno ci si sveglia e ci si sente diversi, ci si guarda dentro e ci si riscopre giovani, pieni di vita. Altri giorni si fa fatica a svegliarsi e lo specchio ti restituisce la tua vera immagine di uomo depresso e sopravvalutato. E così ci si ritrova ad un bivio, una decisione che cambia la vita, porta felicità o distruzione. E decidi di partire, senza sapere dove andare, senza voler sapere dove andare. Si parte per un viaggio che forse non avrà fine, che forse terminerà subito, dipende! Dipende da ciò che si trova oltre la propria vita, nell’ombra della propria fuga. E’ un viaggio solitario, un cammino lento, una processione, un rito, un’invocazione al Dio della verità. Si va, si va per scoprire chi si è, come si è visti dagli altri, come ci si vede, immobili davanti al riflesso di uno specchio.

Persi quel riflesso e in quello specchio non c’era più niente che mi appartenesse. Vedevo una caricatura di me, che sorrideva mentre io piangevo e che mi inchiodava nella mia normalità di adolescente. Un riflesso scolorito che, scoprivo in quel momento, essermi sconosciuto, una maschera di formalità e maniera. Non resistevo, partii. Ho rivisitato tutte le gioie ed i dolori per poi dir loro addio e ricominciare, senza macchie di memoria, senza coscienza di me. Io adesso non so che fine abbiano fatto quei pensieri e quelle cose che mi accaddero in passato, è tutto dimenticato, tutto rielaborato per un futuro che sia migliore di quello che mi aspettava, un futuro a forma di me. Mi dispiace amore, di averti stipato insieme agli altri ricordi, non volermi male, ma la mia firma blu in campo bianco, inferta dalla spada del bisogno è “il viaggiatore blu”. Non odiarmi se il nostro amore è sempre stato duro, aspro, non averla con me se non ho mai avuto una buona stella. Io ti lascio con un’immagine di te immensa, un ricordo che purtroppo o per fortuna non potrà mai sbiadire, l’unico che non ho avuto il coraggio di disperdere nel mare che da sempre tu osservi. Alzati adesso e corri, non per rendermi fiero, non per me, corri e impara ad imparare ed a sbagliare, scendi a valle e non voltarti a guardare la nebbia che ricopre la vetta del tuo immenso cuore, ama, cerca l’amore che da sempre hai avuto bisogno di dare e l’affetto che da sempre hai avuto bisogno di ricevere e che io non ti ho mai dato, se non all’alba del nostro destino comune. Purtroppo sono stato io a distruggerlo questo nostro destino, ma senza rendermene conto io ero già in viaggio dentro me, per non smentire il mio essere. Ognuno è in viaggio, qualcuno riesce a portare con sé tanto, qualcun altro poco, qualche altro ancora preferisce lasciare tutto dov’è e partire presto una mattina, senza che nessuno pianga. Quando ti sei svegliata io non c’ero già più e tu hai trovato soltanto il mio ricordo, il mio cuore stanco di vivere il presente ma voglioso di correre nelle strade del futuro. Nel riflesso che adesso io ritrovo dentro questo specchio, vedo un uomo senza passato, senza memoria di sé, ma intuisco il grande amore che non muore, quello che mi hai donato tu, quello che hai donato al mio ricordo che già non poteva più risponderti. Lo hai amato con tutta te stessa e io non c’ero già più per poter ricambiare. Scusami se ti ho donato l’immagine del mio passato, tenendo per me quel riflesso del presente. Non ho saputo condividere la mia essenza con te che invece me l’avevi donata per intero, senza condizioni né sicurezza. Nel mio passato, nel mio ricordo di te, io ti amo e ti amerò per sempre…

…e sullo specchio del tuo cuore: “Il viaggiatore blu”