Un dolore che pian
piano riaffiora nel ricordo di lui seduto, come sempre, a quel divano, intento
nel seguire qualcosa che era pių importante di lei.
Esclusa dalla sua
vita e dalla sua mente, troppo impegnato nel risolvere problemi esterni.
Un dolore che affoga
nel fiume delle lacrime riemerse da occhi stanchi, che bagnano e rinfrescano
il volto pallido di lei, bimba innamorata pronta ad essere
illusa da frasi sussurrate nella mente labile.
Un giorno come tanti
altri, abbandonata dal sonno, in un risveglio di continui mormorii di una voce
inquietante che man mano crea paura...
Una paura folle che
pervade tutto il suo corpo.
Un passo dietro
l'altro senza essere sorretta dalla sua guida.
Cosė il dolore si
racchiude in un continuo movimento, aumentando, mentre lei ancora cerca
disperatamente, comprensione e amore da un cuore freddo come lama di metallo
tagliente.
I suoi occhi le
trasmettono solo l'indifferenza che lui le sa donare
La scrutano, la
disarmano, distruggendo il suo castello di sabbia con l'emissione di un suono
violento.
Preoccupazioni
svanite insieme a chimere irraggiungibili.
Apparente allegria
mascherata da stupendi sorrisi.
Fiumi di lacrime
nascoste da occhi disorientati.
Continuando ad
amarlo...
Continuando ad
odiarlo...
Riuscendo ancora a
racchiudere nella parte pių silenziosa del suo cuore, quei pochi ricordi che
la mantengono ancora viva...