Nick
La Puzza yeah yeah yeah!
Storie squallide di resistenza straordinaria
di
Enrico Mattioli
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1°
movimento –
E’ il venticinque dicembre e i parenti sono
sloggiati, io non ho sonno e controllo la posta elettronica. C’è un messaggio: chi invia mele al mio indirizzo un quarto d’ora dopo l’avvento? Che il Salvatore navighi nel cyberspazio?
Lo escludo. Cioè, escludo che invii mele al mio indirizzo e non che navighi, anche perché Egli nel cyberspazio ci camminerebbe.
Chi spedisce mele a Nick La Puzza nelle prime ore del ventisei dicembre, comunque, deve essere una persona particolare.
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2° movimento -
Aprire o non aprire? Già, ma perché non aprire? Apro.
ciao.
navigavo sul sito tal dei tali ed ho letto i tuoi racconti. non so se mi
risponderai…sei bravissimo, mi fai morir dal ridere. complimenti. è il
venticinque dicembre oggi, e di divertente in giro c’è molto poco. ma i tuoi
racconti …diooo che risate!!!
ho già
memorizzato il sito tra i miei preferiti, e tu, mio caro nick, sei già il mio
preferito!
spero
che leggerai la mia e-mail fino in fondo.
ps.
ma non hai nulla da fare il giorno di natale che leggere i miei racconti?
Una
fan del Nick, dunque. Yeah!
Yeah! Yeah!
Resto impalato allo schermo ed attendo la replica, yeah. Non risponde, fuck. Sono il suo autore preferito. Oh my God, my sweet Lord, ho delle responsabilità adesso. E la tipa non risponde.
Eccola! Yeah!
leggevo
i tuoi racconti perché …non lo so. ma anche tu, se leggi le mie e-mail, non
hai nulla da fare …per caso sei un po’ sfigato?
Sfigato io? Ho l’unica ammiratrice perspicace e maleducata, un cocktail micidiale ... e dire che sono il suo preferito!
Telefono al mio editore, il direttore del sito.
- Ciao, Nick. Come te la passi?
- Yeah! Credi che io sia sfigato?
- Tu? E chi lo dice?
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Oh God! Ah ah … sai,
una lettrice.
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Una lettrice?
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Yeah! Mi ha letto sul sito, sostiene che io sia il suo autore
preferito, così io gli ho detto: hey baby non hai un cazzo da fare il giorno di
Natale che leggere i miei racconti? E la baby mi ha risposto che se io chatto
con lei il giorno di Natale, devo essere uno sfigato. Capisci tu, ah, ah, ah,
very find, you know, ah, ah, ah …
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Che cazzo ridi, Nick?
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Why?
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Coglione, sei un coglione!
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Chi, io?
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Ci sono coglioni dalle tue parti?
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Beh, ora no, ci sono solo io nella stanza e …
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Appunto.
Ascolta Nick: a me non piace che i visitatori del sito che dirigo, pensino che
io pubblichi autori sfigati.
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Ma cosa dici? Se sono il suo autore preferito …
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Non mi frega un cazzo! Ti do due giorni di tempo: falle ritrattare
tutto e convincila che non sei uno sfigato. Altrimenti ti ricaccio dal sito, e
stavolta per sempre! Anzi, ti bandisco da tutti i siti del cyberspazio!
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Ok boss, don’t worry …
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E mi fai un favore?
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Yeah?
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Finiscila di parlare inglese: sei patetico!
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Non è inglese, è americano. Il linguaggio delle star, you know
…
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Fanculo Nick!
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4°
movimento –
E’ crisi d’identità pura. La prima persona da convincere che io non sia un autore sfigato, sono proprio io medesimo. Cioè, se un autore di satira passa per sfigato, non è più un autore di satira o umorismo, bensì un autore drammatico.
Chi sono io in realtà? Perché scrivo? E perché gli altri mi leggono? Soprattutto, perché ridono? Ma dopotutto, ridono davvero? E se ridono, ridono di me? Oppure mi compatiscono?
Anche il mio ego fancula il mio io. Li sento spernacchiare contro di me.
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5°
movimento –
Calma. Io sono perfettamente calmo. Devo riflettere. La convinco io la tipa che non sono uno sfigato. E’ solo un momento no. Un momento lungo, ma solo un momento. Ognuno nella vita ha dei periodi negativi, i miei periodi si sono accalcati tutti all’inizio, quindi, il domani non può essere che rosa, rosato, rosario.
Replico.
ciao. mi dispiace che tu pensi che io sia sfigato. in realtà, è che ho un
senso dell’umorismo troppo spiccato e finisco per
dare una visione sbagliata.
Replico. ti prego non fare così. è solo un momento no. ma il futuro è roseo. continua pure a leggermi, io ne sono felice.
Risposta.
non hai una dignità? un divo (ma quale divo?) che prega i suoi fan di seguirlo
perché ha bisogno di loro …non ti vergogni? mi fai pena …
Replico. sei una persona fantastica. io l’ho capito subito. sono veramente troppo orgoglioso di avere una lettrice attenta come te. se tu sapessi …tutti quanti mi scrivono solo perché sono la puzza, e non per me stesso, per nick, voglio dire. quando diventi un personaggio pubblico, perdi la tua vera identità. tutti ti vogliono avvicinare perché sei la stella, ma di te in realtà non importa nulla. ma tu no, tu sei diversa. Risposta. certo che sono diversa. infatti, a me non importa nulla né di te, né della tua stella (ma quale, poi?). senti, brutto cazzaro: facciamo che mi sono sbagliata, che sono capitata per disgrazia su quel fottuto sito di merda e ho letto il fottuto racconto di merda di un fottuto e sfigato autore di merda, ok?
Replico. lo sai che mi sei simpatica? sul sito di merda, poi, concordo con te, ah, ah, ah …
Risposta. sei proprio così imbecille o studi fuori corso?
Replico.
perché?
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6°
movimento –
Basta con la storia dello sfigato, finirò col portarmi sfiga per davvero. Non occorre una stronzetta qualunque per distruggere la mia alba appena tramontata.
Dolce sollievo. Le dita scivolano sull’epidermide svilita per intrusi corpi fruttiferi, olezzante di muffa e posature variegate. Bella la solitudine, in fondo. Me la godo.
Drin drin drin … squilla il telefono sul più bello, come sempre.
- Ciao, Nick – è il gestore del sito.
- Ciao – rispondo.
- Scommetto che ti stavi masturbando.
- Embè?
- Lasciamo stare … veniamo al dunque. Mi vuoi davvero mettere nei guai, Nick?
- Per una pippa?
- Coglione!
- Io?
- Ci sono altri coglioni dalle tue parti?
- Cosa è successo ancora?
- Ne vuoi una nuova, Nick?
- Spara.
- Mi ha scritto la tipa?
- Quale?
- La tua lettrice incazzosa.
- E che vuole?
- Che sarebbe questa storia del sito di merda?
- Ascolta … era solo per compiacerla. Cioè, le davo ragione per non incazzarla ancora di più, ecco.
- Ok, Nick. E’ solo una stronza che ha scambiato le tue note biografiche per un racconto d’umorismo, no? Non te la prendere …
- Certo, capo. Giusto.
- Hey, Nick: non andrà mica in giro a sputtanare il sito, vero?
- E’ solo una troietta che nessuno se la scopa capo.
- Ok. Ci sentiamo, Nick. Continua pure quello che stavi facendo …
- Ok.
Riprendo il mio passatempo preferito. Concentrazione e …
- Pronto?
- Hey, Nick – è sempre lui, il mio boss -lavati le mani quando passi dal mio ufficio.
- Ok.
- Ancora una cosa.
- Cioè?
- Non era niente male il tuo accento inglese.
- Americano ...
- Yeah, americano, come vuoi tu, Nick.
- Yeah, boss.
- Lo sai Nick … sei il numero uno.
- Lo pensi davvero, capo?
- Yeah! Yeah! Yeah! Nick La Puzza yeah!