LEYLA
di Jse_75
Ero io quella persona che stava innanzi alla sua finestra.
Guardavo la luce fioca che aveva appena acceso.
la luna disegnava strane ombre davanti a me,
e qualcosa mi diceva che sarebbe accaduto proprio oggi...
Era una giornata insolita:il vento,freddo e tagliente, rovinava quel
poco che restava della mia bella acconciatura...
Cazzo...100 euro...erano 3 settimane che non andavo dal
parrucchiere...e ora qui,con le scarpe infangate e senza il mio trucco
pesante a nascondere le mie rughe, le mie paure,le mie insicurezze....
Non sapevo se scendere dal treno dei miei pensieri o fuggire via.
Il tremore prendeva a poco a poco ogni briciola di buon senso presente
in me in quel momento.
Si accresceva la paura di non riuscire a portare a termine il mio
progetto...
Mi feci forza, ripresi a ripetere per filo per segno quello che dovevo
fare...
Presi allora un grosso sasso... trovato lì per caso...nel suo giardino.
Non mi rendevo conto di quello che stavo facendo, tanta era la voglia
di spaccargli la faccia,...
Si era permesso di guardarmi,quello scemo,...corteggiare la mia
ragazza... discutere il mio operato...
Dirmi "lesbica" solo perché ho 2 matrimoni finiti alle spalle ed una
donna come compagna!!!
Leyla, è la donna più importante, colei che mi ha ridato la
felicità...tutto il mio futuro!!!
Lei ama solo le donne!...Mai un uomo nella sua vita,...a parte quello
stupido del vicino di casa...
L' ha usato per due mesi facendogli credere amore eterno....Hehehe...
l' ha preso in giro...
Voleva che gli desse delle ripetizioni di matematica......che imbecilli
gli uomini!!!
Non si fa così caro dottore...non sono sua moglie, nemmeno sua
sorella...io lo pago, ogni seduta mi costa: è troppo!!
Lui lì bello incravattato... seduto innanzi a me che mi parla di
filosofia, psicologia...non lo sopporto più...ed io lì a raccontare
le mie debolezze...ma ora dovrà sentire cos' ho da dirgli!
Suonai il campanello. Ad un tratto la porta si aprì!
Che mi stesse aspettando? Come poteva essere?!?!
Per quanto bravo,... uno psicologo non può essere un indovino!!
Entrai...feci le solite scale...quelle che ogni venerdì alle 18 mi
accompagnavano da lui...
La porta scura in pelle, con bottoni forgiati mi aspettava. Non era
chiusa, ma socchiusa...
Si intravedeva una luce...quella accesa pochi minuti prima e che io
avevo visto dal marciapiede.
Camminai sulle punte, non avrebbe dovuto sentirmi...quello scemo.
Ora gliene dico quattro...e nel frattempo stringevo in me quella pietra
che ormai stava divenendo sempre più pesante e umida a causa del sudore
che decisamente bagnava le mie mani.
Arrivai innanzi all'uscio ed entrai.
Stava fumando. Seduto sulla sedia mi dava le spalle. Lì a cincischiare
col suo PC a guardare siti Hard.
Guardalo lì... donne nude,... spogliarelli...quel depravato...
Feci due passi,..presi una rincorsa e.... mi ritrovai a terra...
Il sasso rotolò di due metri innanzi a me.
Sentivo un caldo tepore alla schiena. Ero felice... Ero riuscita a
finire la mia giornata.
Avevo sonno...ero rilassata.Volevo alzarmi ma non ci riuscivo...
Eppure quante notti insonni passate a prendere sonniferi....
Ora avevo sonno...molto sonno.Voltai lo sguardo. Lui era lì con la
pistola in mano che sorrideva.
Quel ghigno di merda...!!!
Chiusi gli occhi, mi addormentai teneramente ricordandomi che
all'indomani avrei dovuto accompagnare Leyla a casa dei suoi.
Quella sedicenne avrebbe dovuto dirglielo a mamma e papà...di me,di
lei, di noi....del nostro amore.
Il rumore della sedia che ruotava, distolse lo sguardo dell'uomo, che
con fare paterno si avvicinò alla scrivania.
_ "Leyla...disse...spegni la sigaretta!E' ora di andare: la cena al
ristorante ci aspetta".
_ "Uff...disse lei...che giornata stressante...andiamo.
Possiamo
ritornare tardi stasera,... tanto la paura è passata.Sai che ti dicevo
di un impegno per domani? Mi son dimenticata di dirti che non ce l'
ho
più!"
E si avvicinarono all'uscio,...lei girò lo sguardo per guardare quel
corpo raggomitolato.
Infine si mise il cappotto e prese la borsa...come nulla fosse
successo...
La aprì...fece per prendere un fazzoletto.Non lo trovava....
ah, eccolo!!!era finito sotto un grosso sasso...uno di quelli che si
trovano in quei giardini per addobbare le bordure d'erba...e che lei
gelosamente ora nascondeva nella sua borsa. Guardò il suo bel
dottore...lo baciò!
-"Forza amore, disse- la notte è lunga....ma a volte può diventare
davvero breve..."