DAVANTI AL FOGLIO TERRIBILMENTE BIANCO…
di Cucciolo
Davanti al foglio terribilmente bianco… Mi tuffo!Si,forse l’unico modo di esprimere qualcosa.
Davanti al foglio terribilmente bianco… Cerco parole e colori nuovi che sorprendano chi lo guarda. Entro in una dimensione nuova, uno specchio in cui la gente di ogni giorno guarda se stessa e vede qualcosa di diverso.
Davanti al foglio terribilmente bianco… Mi confronto con gli altri,supero paure e timidezze, sferro attacchi più dolorosi di un pugno allo stomaco. Questo il compito di uno scrittore, questo il compito che spero di svolgere bene come chi prime di me, tra sparare oppure sparire, ha scelto con coraggio di sperare, sperare che almeno una tra i milioni di persone che corrono stressate in questo mondo, si fermi ad assaporare qualcosa che va oltre il quotidiano politico letto nella pausa pranzo o la domenica, con il sigaro in mano, qualcosa che va oltre, verso una realtà che forse neppure lo scrittore sa cos’è, un emozione, una sensazione impalpabile al corpo, dolce carezza rassicurante che solletica i sensi.
Davanti al foglio terribilmente bianco… Io racconto storie di ogni giorno, canto canzoni già sentite "arrangiandole"con nuovi strumenti che rendano al meglio ciò che sento, che facciano capire quanto paradossalmente un giorno d’estate passato in spiaggia può essere triste o quanto si possa essere felici in un giorno di pioggia perché un timido raggio di sole, perforando nuvole e mostri di nebbia, arriva alla mia chitarra facendone luccicare le corde e sussurrando ai miei occhi lucidi di febbre che anche quella è una giornata da ricordare.
Davanti al foglio terribilmente bianco… Scrivo canzoni, speranze, amori, risposte a domande mai fatte. Io metto gli occhiali a chi non vede lontano, urlo forte là dove la gente parla troppo piano, non so, forse in cerca perenne di dimostrare che siamo umani, amiamo, odiamo, anche se non lo diciamo. Davanti al foglio terribilmente bianco… Dimostro teoremi di vita quotidiana usando sette elementi: LE NOTE, in un’aritmetica che pochi studiano, che troppa gente impara a memoria canticchiando senza capire il vero senso.
Davanti al foglio terribilmente bianco… Con un pianoforte tra le dita, insegno quanti colori ci sono oltre il bianco e il nero dei tasti, quanti disegni ci sono in un foglio vuoto a pentagrammi.
Davanti al foglio terribilmente bianco… Imparo a non vergognarmi di dire: "Ti amo" perché è naturale. Anche il cielo arrossisce, innamorato del sole al tramonto, per poi diventare triste e scuro quando questo, tradendolo, se ne va. Imparo che anche se fa male, bisogna girare l’angolo e continuare a cercare, cercare amore, forse solo comprensione per che come me è troppo sensibile al dolore.
Davanti al foglio terribilmente bianco… Capisco che non sono mai da solo e continuo a sperare che qualcuno mi ascolti , capisca ciò che dico, anche se non uso le parole.
Davanti al foglio terribilmente bianco… Capisco che il mondo è come una giostra in cui se vuoi girare devi sempre pagare un prezzo che ho capito, è sempre troppo alto…
…Questo foglio terribilmente bianco è la vita che vivo riga per riga con una penna tra le dita…