POESIE SENZA TITOLO
di Claudio Pitzianti
1
Sogni e percezioni non hanno più forma
Impressioni senza indirizzo
Nuvole di polvere in un ambito di noia
Trasportati dalle vie di pietra
Vengono pulsati in tante direzioni
La vacca e stanca
Non ha più voglia di allattare le sue creature
Un interminabile passerella di vite mi scorre sotto gli occhi
2
La guerra è alle porte
Un valido pretesto giustifica una strage
L’astuzia dei generali consiste nel vincere con l’inganno
Il gesto eroico è memorabile
Verrà ricordato
Ma sarà il sangue a dissetare il palato dei più potenti
Verrà usato di tutto pur di tenere il nemico lontano
Saranno scardinate porte per costruire una spada
Saranno rasate le teste delle donne
per creare le corde degli archi
è difficile tener testa agli avversari
è l’unica forza che non li fa perdere terreno
ma come le prime foglie secche
verranno portate gi dalla brezza
ancora il più potente avrà il potere
il potere di vendere i bambini come schiavi
il potere di violentare le donne degli sconfitti
il potere di umiliare lo sconfitto
sarà allora che la città conoscerà la fine
verranno distrutti i palazzi,le opere,le anime
mentre l’aratro passera tracciando i solchi
dove verrà gettato il sale
3
Una sensazione
ho capito che non significa avere una certezza
le persone sono come le nuvole
sono trasportati dal vento
non saprai mai
che forma assumeranno nei prossimi dieci minuti
4
Succo di niente
Siamo l’essenza del male
Perchè la ragione
Non ci distingue dagli animali
Istinti primordiali
Vengono coperti da falsa moralità
Copulazioni selvagge
Vengono schernite con ipocrito disgusto
Sono bacco
Sono riverso nel mio scranno
Mentre il nettare mi cola nel petto
Venite eleggetemi come vostro capo
Siamo tutti iniziati ai nuovi culti
Non temete le persecuzioni
Voglio che il vostro ballo
vi getti in estasi
voglio che per un attimo
i vostri corpi si uniscano senza etichette
verrò crocifisso
non ci sarà nessuno a piangere per me
e io non avrò la capacita di resuscitare
5
Nascono i colori nel mio cervello
Si spandono lenti
Come condensa che scivola sul vetro
Bianco e nero sono i suoi nomi
Bianco e nero sono i miei figli
Nati da un parto incestuoso della mia mente
Violenta la massa
Violenta il tuo dio
La pazzoide in bicicletta
Gira e dona la sua voce
Mentre la grande ruota
Nel suo cervello si è gia bloccata
6
La terra viene abbandonata dai nostri padri
Le zattere vengono sospinte
Da brevi sospiri di vento
Mogli e figli perdono cosi
Un arto nella genealogia
Partono poveri ma pieni di sogni
Le mani callose spingono a stento la zattera
Fino alla bocca del destino
Appetibile sensuale
Gli odori dei sogni
Stimolano l’appetito delle nostre menti
Mentre i padri
Fondano nuove colonie
I figli crescono e muoiono deformi
Si cibano di vermi
E succhiano gli ultimi spasmi di vita dalle loro madri
7
Golose
le mani lorde di infamia
sorrisi sdentati
occhi bruciati dalla fiamma
pervadente di nome presunzione
saltella il monco
si sbraccia l’amputato
fa l’amore l’evirato
sorrisi a cento denti
sorrisi per i perdenti
seppellire i propri ricordi
esumare le proprie passioni
viaggiare mentre dormono le manie
mutilarsi in nome della moda
immolare un cristo per la razza
8
Penso che sia malinconia
Di quello che ho perduto
Perché i lacci non stringono
Più saldamente ciò che credevo
Salire su picchi e vette
Per poi ricadere su ruvide pianure
Mi fa sembrare un giocoliere
sempre in bilico sul suo filo
l’eccitazione mi trasporta
come un treno ad altissima velocità
la malinconia mi abbraccia
come una madre tenera ad un figlio
quello che sembrava certo
non lo è più è volato via
sulle ali di una gazza
che ha visto l’oro lucente
sulle mie fantasie
9
Accarezzami
Fammi sentire almeno da te voluto
Non c’è cura per i miei mali
Ne ho la certezza
Carta bruciata al vento
Voglio che il fumo arrivi alla luna
Non ho più voglia di aprire la porta
Sarò sempre il vicino presente
Che non risponde più ai continui richiami
Preferirei cadere nel limbo
Voglio usare tutti i miei mezzi
Ho rabbia
Sono un cane che azzanna il divano
Mi restano le parole che sono solo la mia follia
10
La guerra civile è terminata
I nemici si sono ritirati
Alcuni cercano di riunire le forze oltre mare
Nella speranza di un nuovo cambiamento
Verrà data l’autorità ad un nuovo capo ora
Verrà nominato colui che si ritiene lo specchio del popolo
Verrà nominato un nuovo dittatore
Abile nel usare abiti nuovi per ogni situazione
Plagerà le menti in una parvente democrazia
Per questo non scioglierà le assemblee
Il suo partito prevede di favorire i più deboli
Verrà nominato dalle genti il protettore
Darà grano agli affamati
Terrà impegnati i disoccupati facendoli costruire il muro del proprio impero
11
Sono solamente sensazioni
Quelle che mi portano a spiare le mie fantasie
Fanatiche,paranoiche
Come tanti soldati che marciano
Ubriachi di parole
Violentati nelle menti dai dittatori
Sono soltanto sensazioni quelle che
Mi fanno sembrare un'altra persona doppia ambigua
E inesorabilmente felice
12
E l’alba di un nuovo giorno
Che ha spinto a rinascere e a ridiventare
Lentamente ciò che era
È caduta un’altra potenza
E diventi il padrone incontrastato
La ricchezza rimpingua i forzieri
Il popolo e la spinta al cambiamento
Non si è mai soli
E non bastano per crearsi un nemico
Comuni amicizie o ipocrite alleanze
La potenza è un richiamo alla potenza
Come un vampiro mai sazio di sangue
Cerca altro sangue
Compromessi ormai non esistono più
È una continua lotta alla supremazia
Per ricoprire la nomea di augusto
13
Il sole è ormai tramontato
La notte bussa all’uscio
Gli ultimi rivoltosi si sono battuti
La pianura è calpestata
Gli ultimi rimasti di una battaglia
Danzano con le anime dei caduti
Il territorio è perso per sempre
Non servirà più a difendere il guado
Il limes è superato
Il vecchio racconta che non meritavano la sconfitta
Forse non hanno messo il cuore
Forse lo stesso non meritava neanche una risposta
La lega viene sciolta
Mantengono l’indipendenza ma perdono i privilegi
Non vogliono morire dominati
14
Riverso sul molo esausto
Luci ad intermittenza illuminano
Parzialmente chiazze oleose sul porto
Riverso,sbavante
Gioioso rimango inerte
L’odore salmastro entra nei polmoni
Nient’altro che molesti visitatori mi separano
Da quel piccolo sprazzo di libertà
Meglio di una passeggiata
Meglio di una panoramica
Due lattine fanno a gara nelle acque rigide
Due idioti tifosi si consumano come candele
Si sfidano fino a quando una si inabissa
Si sfidano fino a quando una giunge al molo
15
Asciugati le lacrime bambina
Ho in serbo un nuovo giorno per te
Niente fiori,niente regali
Aspetta impaziente
Alla fermata del bus
Prendi giusto il necessario
Riponi i sogni dentro le tue tasche
Ho in serbo un nuovo giorno per te
Con le tue lacrime
Voglio bagnare
Le stupide illusioni che ti sei portata dietro
16
Amati e lustrati
Riempiti d’oro
Voglio che diventi il tuo credo
Voglio che sia il tuo credo
Corruzione si chiama la mia donna
Come tante roulette
girano gli ingranaggi della mia vita
non viene concessa nessuna tregua
o ci sei o sei fuori
ti voglio vieni
voglio che sia il tuo credo
divertirsi divertire
divertirsi divertire
17
aspetta sola
se avesse gli occhi starebbe a guardarmi fisso
con aria d’accusa
dolci sono le sue curve
anche senza braccia
vedo le sue braccia protendersi verso di me
sto male quando non l’abbraccio
sto male quando non la sento
una litania nella mia mente
mi rimprovera di incapacità
di autocompiacimento
se cerco ciò che ho perso
ritrovo ciò che ho lasciato
18
Una vecchia mi disse
Perché hai gli occhi cosi tristi?
Dio ti guarda e ti vuole bene
Penso che se dio esiste
È sintonizzato su di un altro canale
Tra una partita ed un'altra
Mia madre mi disse che quella vecchia era pazza
Ma noto la tendenza
Delle persone a dare giudizi avventati
Voglio un foglio dove vi sia scritto pazzia
Ne voglio un altro dove vi sia scritto normalità
Ti prometto che starò a vedere
Dove sarà il punto d’equilibrio
19
Si sposta la bestia
Con costanza si sposta dentro la stanza
Sento gli odori e tendo le orecchie
Come una bestia mi accuccio
e cerco di distruggere gli ostacoli
nel cuore sento un'altra bestia
è molto più grande di quanto si possa immaginare
è grande si dibatte e graffia e morde
strappa i lembi della speranza
dilania la carne senza far suppurare i tessuti
mi divora e come un chicco di sabbia
che viene rubato all’oceano
mi svuota e non mi lascia altro
che le mura disabitate di una città fantasma
20
Sei piccola
Sei la mia bambina
Ti coccolo
Ti pettino
Ti prendo e ti frantumo al muro
Sono il bambino
Ti pettino e ti do da mangiare
Ti rimonto con le gambe al posto della testa
Sei piccola
Sei il mio giocattolo
Ne trovo tante
Anche a meno prezzo
21
Quando ti ho detto che ero solo
Non scherzavo
Mi hai preso all’amo
Con la lenza hai tirato su il mio cuore
Viscida creatura
Come una seconda membrana
Ti sei insinuata nei miei sentimenti
Non mi importano ora le tue lacrime
Fiori ora nel mio giardino non ne crescono più
I miei sogni se li è portati via la bufera
Il carico sulle mie spalle è pesante
non hai portato via niente
22
Sono le stupide strofe di un cieco
Che non riesce più ad apprezzare i piccoli gesti
Ama le cose che non può avere
Disprezza le grandi cose che ha
È in costante movimento
Come un onda
Che viaggia controvento
In mezzo all’oceano
Senza avere mai una costa su cui infrangersi
È il generale che ha orgoglio
Anche quando non serve
È il generale che odia le guerre
Ma è in costante battaglia con gli altri
23
La polvere sull’acciaio
Giusto per tenerti ancora più nascosto
Mattine senza tempo
Seduto in disparte
Viaggiare nel tuo mondo che ti sembra anche giusto
Per addossare i tuoi guai sulle spalle di qualcuno
Tutto malattia
Pillole per i tuoi mali
Pillole per il tuo sonno
Un carosello aperto tutti i giorni
Giostre e spettacoli tutti uguali
Tutti i giorni
Sempre lo stesso
24
Sono il pendolo
Il punto di partenza
O solo il niente generato dalla mia mente
Ho provato di tutto
Ma non ho ancora raggiunto il capolinea
Continuo
E se poi vedo dei bei paesaggi verdi
Devo convincermi che è solo veleno
I prati verdi con i fiori non sono mai esistiti
Piango dentro
Sto solo raccogliendo i frutti
Mi sembra scontato pensare
Che sono appena all’inizio
25
Ho passato la notte dentro un albero
Chiuso nel mio bozzolo aspettavo la mia nascita
Con gli occhi della mente ho immaginato di non essere solo
Ho visto la mia nascita
Ho visto gli altri bozzi morire prematuramente
Sono uscito dall’albero
Richiamato dalla vita che mi aspettava
Mi sono spinto fino a su
Evitando leggi fisiche
Il vento mi ha sospinto in avanti
E la pioggia ha cancellato i colori dalle mie ali
26
Le sirene sono ancora lontane
Eppure sei sicuro che suonino per te
Cacciati in un vicolo
E suona tutti i campanelli che trovi
La mamma ti ha insegnato le buone maniere
La nonna a rispettare la legge
Il babbo si firma tale all’anagrafe
E ti ha insegnato a distruggere tutto e a camminare sui vetri
Non c’è religione che possa darti pace
Non c’è nessun amore che possa darti sollievo
Ci sono solo tante avare illusioni e tanti rimpianti
Che ti porti dietro da anni
27
Selezionare la razza
Prelevare campioni ammorbati
Silenzio
Nel buio
Senza disturbare gli eletti
Guidare un treno senza viaggiatori
Gridando dentro le orecchie di dio
Santo padre
Santo dio
Sei il dottore
Amputa la carne marcia
Lacrime di sangue
Sono il sacrificio richiesto
Lo fai per la massa
Lo fai per il credo
Scanzonati viaggiatori anomali
Sfogliatori di riviste porno
Il giudice è sovrano
Tanto sudore per la scalata
Puzza di marcio dietro i vicoli
Cani in mezzo alla strada
Compra pane
Compra merda
Mangia merda
Caga pane
28
Sono contento perché se ne andata
Come la pioggia ha impregnato l’aria
E ha riempito i tuoi polmoni di ossigeno
Come un osceno manichino osservo da un vetro
Come un discepolo bevo il vino per la messa
Il piatto e pieno
del niente che mi hai accuratamente conservato
dietro le quinte del teatro ho trovato l’ingegno triste
che mi ha portato avanti
un cane rognoso morde la coscienza
ma forse non serve la vita per vivere d’attori
sto telefonando da mesi
per dare le condoglianze a dio
29
Ti giuro non fa per me
Non sono come gli altri
Cercatelo il tuo angelo
Non cercare me
Lo so che sono il tuo tipo
E per quello che ci godo
Ma capisci che sono ancora un bambino
A cui piace giocare
Rimandiamo
È solo uno sbaglio
Ma non me ne importa
Non è sicuramente il primo che commetto
Una vita senza errori
È troppo perfetta per me
Non ti voglio,anche se so che mi piaci
Incatena un altro schiavo
Non voglio che la tua pece
insozzi le mie ali e mi faccia cadere
mi piace guardare dall’alto
mi piace guardare in genere
sono una persona difficile e questo tu lo sai
forse e farti vivere
questo incubo che ti piace
tu forse godi
più di una vita rosa e fiori
30
Un giudizio divino per chi non è dio
Una rosa senza spine
Che punge le mie carni putride
Mordi
Mentre un appetito divora la mia mente
Avvolgo l’albero del peccato
Ascolto il fischio nel tuo orecchio
Come un cristo o come un giuda
Voglio schiacciarti nelle mie spire
Balla davanti ad una punizione
Chiedi e il peccato ti arriva per posta
Il tempo annulla e corrode
ogni singolo elemento
31
Con gli uncini adunchi trascina
Su di un verde prato
Natura di latte e di siringhe
Il solstizio si è involato
Quarto di luna splende
Trascina con gli uncini trascina
Una larva
Curva e bianca
Un bozzolo mai farfalla
32
Stai li sola
Appesa al muro della notte
Un orologio senza tempo
Che conteggia un età senza inizio
Certe volte mi chiedo
Se ti annoia stare li
Ad osservare il mare
A stuzzicarlo
Come una donna dalle mille voglie
Sarò onesto con te
Ti ho desiderata
Qualche volta
ho sognato di raggiungerti
con una scala dagli infiniti pioli
in un viaggio senza tempo
e come te eterno
33
Hanno aperto una porta
Anche se non ho motivo
Di credere
Che sia quella giusta
Voglio entrare
Fa freddo e il buio
Ricopre il soffitto come una cappa fuligginosa
Hanno spinto dentro una candela
Non ho intenzione di spegnerla
Anche se può causare un incendio
Ho voglia di riscaldarmi un po’
34
La notte filtra lenta
Il vento spinge forte i battenti
Ma il ragazzo rimane inerte a terra
Ogni tanto qualcuno si affaccia alla finestra
Ma non e nessuno di importante
Per lui il sole non sorgerà mai
Ma tanto non ha importanza
Il suo cuore vegeta ancora
Una lenta ninnananna si dibatte
Come una radio rotta
Tra le grate della sua condizione
Il postino lascia le lettere
Il lattaio gli consegna il latte
Ma lui con il suo stupido sorriso
Rimane inerte a terra
35
Non credo in dio
Pero prego
Lo chiamo
Non mi sta ad ascoltare
Il sorriso agli idioti resta sempre
Però prego dio
Anche se non ci credo
Mi basta poco
Il sorriso o la luna
Ti sto ad implorare
spegni la tv
sto per essere felice
apro lo spumante
anche se non so dove festeggiare
36
Attoniti,rimaniamo statici
Continuando a mentire e a non capire
Sentinelle all’erta
Pronte ad imbracciare le armi
Il sole scompare lasciando posto al buio
Dibattiti senza fine
Masturbazione da parte dei conduttori
Le presenze dentro le mura della tua mente
Te le sei create mangiando ogni giorno tv
Stereotipi allucinati
Alla felix o popaye
Non rispecchiano forse l’animo inconscio
Di noi schiavi
37
Un giorno
tutti i pensieri diventeranno reato
la gente informe
sarà costretta a vivere in cubicoli di vetro
risorgeranno i guerrieri del bujido
non solcheranno i cieli da est
ma emergeranno
da un inferno underground
di amore freddo
saranno i sentimenti
mentre la notte
sarà il nuovo giorno
38
Sono lacrime
Quelle che vedi scendere
Dal delta del fiume
Sono gia morti gli inganni
Ma sempre strette nelle mani le avare illusioni
Voglio stretta la soluzione del quiz
È unica anche se non rispecchia minimamente il canone voluto
E i racconti sono leggende
Come cavalcare una nuvola
39
Sera canta
Accompagnata da nuvole deformi
Premature gravidanze
Di feti mutilati
Che generano altri feti o draghi dalle mille bocche
Tua figlia luna
Sarà sempre presente
E non sarai più
Notte di sabba e di paura
Inghiottendo solstizio ed equinozio
Mentre silenti case
Accendono i loro occhi
Mormorando o copulando silenziosamente
40
Continuamente
Sarò io il giudice della sentenza
Sarai gia dentro
Perchè il processo sarà imparziale
È il gioco e tu ci devi stare
Non facciamo moralismi
Cambio rotta
Sono un mastro burattinaio
Tendo i tuoi fili
E faccio il gioco per te
Si chiama divertimento
E tu ci devi stare
41
Balla e balla
Si taglia le vene
E come un forsennato balla la sua sabba
È la sua festa
La festa degli spaventapasseri
Balla e balla
È l’uomo dei conigli seduti
Mentre parlano si fissano
Mentre beve il suo sperma si fissano
Non ha più sangue nelle vene
ma continua a ballare
la festa non e finita
smonta l’asta e la porta appresso
non è depresso,ma deluso
il sorriso glielo hanno cucito sul viso
e gli occhi sono due bottoni neri
balla e balla l’uomo dei conigli
42
Colmi di sangue
Gli occhi del giovane
Il nutrimento l’ha trovato nella rabbia
Viene aiutato
Da una gondola
A risalire il guado
Portando con se il fagotto putrido
Viene portato in processione
Come una madonna
Trasportata dalle note
Dentro il flauto di pan
Rifugio
in un culto ormai pagano
di incoscienza ed emarginazione
43
Pioggia d’agosto
Riempie i fiumi che
Diventano via via più torbidi
Spaventati dai costanti tuoni
Fugge il fiume
Sotto gli occhi distratti
Di gente troppo impegnata a tornare a casa
Regna la desolazione
In serate cosi belle
Mentre camerieri frettolosi
Chiudono gli ombrelloni
E sensuali bariste
Lucidano i banconi
Timorose dell’impronta della pioggia
44
Non mi farai guardare
Attraverso il buco di una serratura
Non sarai il mio eco per il futuro
Non credere nella mia via
Ho bisogno di perdermi
Continua a mangiare merda
Voglio un ristorante
Quando piangi nel mio bicchiere
Ricordati di mandare giù
Le tue lacrime
Non voglio niente da te
45
Sorridente compresi
Come due elementi
Possano fondersi anche se privi di significato
Discosto,nauseato
Da come coincidenza e cabala
I vergini pensieri
Non sono più tabù
Come un puzzle colorato
Compongo quella che si chiama realtà
46
Spio la bellezza
La immortalo su di un vetro
Carezzevole e seducente di curve
Ma troppo timida per essere guardata
Vigliaccheria per i più forti
Se per forte si intende
un immensa vacuità
con gli occhi di bambola
fa sudare sperma
rivoli di paura
intimoriscono quella singolare vacuità
47
Ho capito
Che non esistono ideali
È tutto gia un prodotto pre-confezionato
Puoi chiederlo al cassiere del supermarket
Puoi chiedere al tabaccaio
Te li danno
Dicono che le mangia soldi sono fuorilegge
Ti illudono che
con un sorriso smagliante puoi essere una stella
vivi in una stalla
ma stai già volando
come una nuvola nel cielo
il cielo e la tua casa ora
gli ideali sono un prodotto pre-confezionato
48 (parte 1)
Dietro la montagna
Come eldorado si apre la casa dei vivi
Nella casa dei vivi
Pace ed una fresca brezza accarezzano il viso
Turisti silenziosi
Vagano come anime
Cercando un po’ di ombra dietro una croce
49 (parte 2)
Le mura della grande chiesa
È pregna come una scrofa
Di ricordi senza storia
All’interno grandi croci si ammassano
Come regali mai aperti
Come un natale senza convitati
50
Ansimate miei cari
La mattina mi ha regalato un altro sole
L’ho visto sullo specchio come tutti gli altri giorni
Ho nelle mani il dolce desiderio di tutti quanti
Mi alzo sudicio
Mi sveglio con il sole nelle mani
Non ho in soldo e chiedo l’elemosina
Vivo per firmare assegni in bianco
Mi basta sapere che ogni mattina
Ho il sole che mi culla tra i suoi raggi