SERE D’ESTATE
di Cucciolo
Sere
d’estate aggrappate ad un filo
per
sfuggire alla notte e scappare lontano.
La vita
sta volando e non mi rendo ancora conto
che i miei
occhi non sono più i tuoi.
Sere
d’estate trascorse disteso
a
distinguere l’inizio del cielo dalla fine del mare,
la fine
dei tuoi occhi ed i miei occhi sorpresi,
io, le ali
spezzate, senza rincorsa per volare.
Le onde
urlano nell’immenso incubo in movimento,
mi
chiamano al mio destino di polvere,
alla mia
fine d’un inizio d’un sentimento.
Le
malinconiche criniere scure a cerchio
corrono,
vengono a rompere il mio dolore,
io, nato e
morto dentro il mare.