RAGAZZA
di Cucciolo
Il cuore
sussurrò ancora, come la prima volta,
io,
consapevole della tua presenza, non dissi nulla.
Forse
capisti quel lungo silenzio e domandasti,
domandasti
cosa nascondevo in fondo agli occhi,
e
scorgesti due lacrime, non di dolore, non di rabbia.
Guardai le
mie visioni deformate dalle gocce salate,
ma ti
rividi nitida, splendente, ad abbagliarmi il viso,
eri lì,
vicina, ad un passo da me ed io?
Io ero già
lontano, già fuori dalla tua vista
per quella
strana sensazione che ho sempre avuto,
di essere
fuori posto, di essere estraneo al mondo.
Come hai
fatto a comprendere i miei mali?
Perché
hai insistito là dove non capivi?
Come mai
esisti e mi conosci, tu, così perfetta per me?
Mi posi
questa domanda a lungo nei giorni della tua triste assenza,
non trovai
mai una risposta, né una precisa domanda,
ma la
depressione mi attanagliava e tu non c’eri,
non
c’erano più i pomeriggi al telefono e la parole di conforto,
non
c’era più la comprensione e il comune disagio, non ceri più tu.
Non ho più
pianto, tutto è rimasto incastrato dentro,
solo tu mi
hai aiutato ad uscire da una brutta storia,
da un
circolo vizioso di fissazioni, perversioni.
Mi hai
tirato fuori dalla tristezza, anche se spesso ricado
e non mi
so alzare, mi hai aiutato, tu unica, unicamente tu!
Non so da
dove vieni, forse il cielo,
ed il Dio
a cui non ho mai avuto il coraggio di credere
in realtà
mi hanno guardato e ti hanno mandato qui.
Angelo
custode, dolce ragazza, non ho mai detto,
né mai
avrò il coraggio di dirti che ti voglio bene,
che sei
indispensabile per me, medicina che fa continuare a battere
il mio
cuore, la mia speranza che un giorno tutto cambi,
che un
giorno tutto migliori.
Ragazza,
una sola cosa:
non
lasciarmi mai, ti prego, non svanire come tutte le cose
del mondo,
non odiarmi mai, anche se mi allontano
o sembro
freddo.
Ragazza,
io ti voglio bene, forse troppo bene,
un bene
casto e puro, fuori dall’amore, fuori da ogni logica.
Adesso
credo nella tua amicizia, là dove forse pensavo
che ci
fosse qualcosa di più, bene, non c’è,
rimangono
le tue parole, unico sbocco di speranza per me.