PERFIDO INGANNO

di Teatro magico

Oh notte purpurea
che seduci, affascini e innamori, con tanta beltà,
il mio ruvido cuore in ginocchio
ora ti chiede pietà.

"Quando luce giace io verrò"
-così lei parlò-
ma la tua dolce mano arrivò
e i miei occhi serrò.

E ignaro io dormii.

Ma il mio cuore fu un perpetuo sussulto,
il respiro un tacito affannare,
quel mio cuore percosso a tal punto
che mano scrive per amare.

E per questo
io ti amo,
perfida Notte,
io ti amo!
(25 ottobre 2002)