MUSICA

di Teatro magico

Eccomi,
sono tutto tuo,
piccola ammaliatrice,
dolce compagna
delle mie notti
senza sospiro alcuno,
tu che vieni da paesi
con pallidi nomi angosciosi
che piano sogghignano
agli umani orecchi,
eccomi qui
-antichi occhi di Persia-

Come son belle le ballerine
ignude
rese schiave dal tuo splendore!
Come tremano le oscure valli
dei bianchi sepolcri
all'udir del volto tuo più cupo!
Come bramano gli amanti
del peccato
al toccar l'acqua tua sessuale!
Come recan gioia le braccia tue
benefiche
che forti uniscono nel divino ostello
i due
in perpetuo amore impuro e tirannia!
Come piange la terra mia
tutta
quando la tua timida ala
batte il tempo di quel lavoro
che da sempre grida la sua condanna:
"Produci!"

Mia dolce compagna
dai mille volti,
il tuo corpo è un oceano,
anneghiamoci insieme
nel fulmineo giro
di mezzanotte,
tu,
che odori
di bianco sangue
di farfalle,
tu,
coi tuoi capelli
come quelli di mia madre,
Tu,
col cuore ruvido,
persino puoi
(se il tuo volere
altre parol non dice)
uccidermi dolcemente
con la lama del tuo coltello.

Ma ti prego,
dolce amica,
fammi tuo
in quest'orgia grottesca,
non lasciarmi solo
in questa notte
senza sperma
dolore
né sangue,
ti prego,
mia dolce amica
dai mille volti,
dammi una sola goccia
del tuo glaciale Amore.

"Ti prego,
dolce compagna,
accogli queste ruvide mani
di uomo sconfitto!"
(22 aprile 2003)