di
Carlo Salvadorini
Finzioni
di vite assurde
vissute pericolosamente
sull'orlo di un abisso.
Vite inutili
sprecate nell'arco di un baleno
o di uno sfarfallio.
Bizantinismi vaghi
inscenati in un gazebo
di fronte al mare.
Rumori di folla senza volto
in mezzo ad un binario
che corre dritto verso il nulla.