LA BALLATA DELL'UOMO INSICURO
di TomSkar
18
anni, disoccupato
corroso
dall’alcol e mai laureato;
accusato
d’essere associale,
cattolico
non osservante
di
tutte le pratiche praticante,
specializzato
in tristezza,
dannato
antisemita
figlio
d’Abramo.
Enrica,
dagli un figlio,
sono
io che te ne prego
e
butta giù il boccone amaro,
fossi
in te preferirei
uno
sparo, sia chiaro.
Ma
lui va per i 19
e
non è poi tanto
migliore,
maschio
problematico,
millenaristico,
si
sente in soggezione.
Tu,
donna moderna,
gli
incuti timore,
ha
paura della nuova emancipazione
a
livello globale,
non
più rosso intellettuale.
Ma
lui si lascia comandare,
la
tua potenza è però
strabordante,
hai in mano
il
volante di una monoposto.
La
nuova classe dirigente è femmina,
emancipazione
egoistica,
anti-artistica
a base di mediocrità,
una
dinamica veloce,
un’
efficienza proverbiale,
una
potenza che zittisce.
22
anni mancati,
da
tempo già trapassati,
unico
ospite al suo funerale,
cerimonia
piuttosto banale,
un
trapasso neanche plateale,
specchio
dell’uomo, messo a tacere.
Suo
figlio e di Enrica, giustamente disoccupato
skateboarder
ermafrodita,
mtv
dipendente senza mandato,
sociale
in una società banale,
crede
in un dio benestante
di
tutte le mode praticante,
specializzato
in finta scioltezza,
dannata
nullità,
figlio
del Mondo.