INESISTENZA

di Cucciolo

Vedermi fuori da me,

non presagio di morte,

ma interruzione dell’esistenza,

intermittenza del soffio.

Fuori da me, nero profondo,

incoscienza celata

dalla subitanea resurrezione,

la mancanza di un ricordo,

e il ruvido ricordo

di una mancanza..

 

Sentirmi parlare da fuori,

ascoltarmi scandire parole,

comprendere discorsi

senza essere mente esistente.

Fuori da me, fumo grigio,

superficiale coma irreversibile,

dormiveglia senza respiro,

inesistenza dell’esistenza.

 

Vedermi fuori da me,

fino ad un attimo prima

della fine di una fine,

del sospirato ritorno.

Dentro di me, di ritorno,

schizofrenia da quasi coscienza,

sono morto nella vita

e rinasco nella morte.