L'INCONTRO
di Fabiobi
Assorto nel mio pensare
vago per il viale di alberi
spogli
in cerca di un conforto
che tarda ad arrivare.
"Salve, caro amico,
come stai?"
Con la vista ancora
annebbiata
mi volto al viso conosciuto
e lo accolgo nel mio alone
di sofferenza.
"La vita è una prova
continua,
ma guarda fuori dalla tua
finestra
l'orizzonte rosso dell'alba,
ascolta la dolce voce
della madre
che porge il seno al
figlioletto
mentre sugli alberi risuona
il soave canto dei passeri
e respira a pieni polmoni
l'aria
pura e frizzante del
mattino."
Lo lascio con gli occhi
pieni di lacrime.
Non lo sai, amico, non lo
sai.
Dalla mia finestra
vedo lava bollente
che scende impetuosa dai
monti
ingoiando tutto al suo
passaggio.
Sento le grida di dolore
della donna che trova il
neonato nella culla
con gli occhi velati
e l'assordante gracchiare
dei corvi
che svolazzano attorno
all'immondizia,
mentre il fetore nauseabondo
mi soffoca.
Non lo sai, amico, non lo
sai.
Sono ormai sprofondato
rovinosamente
nella fredda terra
che ha accolto quella bara
accompagnata fino al
silenzioso campo di croci.