IL TEMPO
...secondo Cucciolo
Un gioco serio, forse un gioco forzato, anzi sicuramente qualcosa che prescinde dalla nostra volontà. Sbalzati avanti e indietro da un bimbo impertinente chiamato “tempo”, non possiamo che rincorrerlo nel fondo di uno specchio, cercando di prenderlo, di fermarlo. Ogni foglio che si stacca da un calendario è passato, ieri, ricordo, un addio falsamente indolore che ad ogni istante dobbiamo pronunciare a denti stretti, consapevoli della nostra impotenza e precarietà.
Una bella poesia che rende perfettamente l’idea della caducità del nostro vivere, il nostro camminare in punta di piedi sul filo di un rasoio. Il battito asincrono del tempo a coprire il battere del cuore, mostra la superiorità di quel bambino impavido, la sua cattiveria nei nostri confronti. Complimenti, mi piace molto questa poesia!