I FIGLI DI CERNOBYL

 di TomSkar

Siamo i trans-mitologici, post-classici

gli evocativi, i figli di Cernobyl,

con noi va instabilmente male.

La nuova poesia è nostra.

La nuova poesia è ricerca.

La nuova poesia è un discorso parlato.

La nuova poesia è un comizio urlato

con lingua semplice e contenuto profondo,

cruda e spontanea, esprime noi stessi,

evoca cose d’ogni giorno,

classici, mitologia, religione

La nuova poesia è fusione.

Così semplice il significato

che capirlo rende tutto più complicato,

non si perdono le rime del passato,

le assonanze tossiche millenaristiche,

forma e sostanza, acido ironico

fusibile fuso, nati da fusione pura non funzionante:

siamo i figli di Cernobyl.