IL FUTURISTA
di TomSkar
Lo
potevi vedere
scendere
in viale
Raffaello
Sanzio,
spuntare
dall'angolo;
lo
riconoscevi
davanti
al fornaio
e
si approssimava
verso
la fermata
e
puntava
non
sempre te,
ma
la gente
e
parlava
cose
strane;
emetteva
parole
e
sembrava
dirgli
genio
azzardato;
ma
chi era
il
futurista;
rigurgitava
bestemmie
in
vocali assonnate
e
non si scorgevano
gli
occhi diamanti
nebbiosi;
a
cosa ambivano
le
sue lacrime;
e
ridevano
e
gli appariva strano;
ma
chi era il futurista;