(A FABRIZIO QUATTROCCHI)

FALLUJIA

 di Nicola Costantino

Dal Sud a Oriente per vie tormentate

non ti ha trattenuto il Simeto

e ti sei accostato al torrente di fuoco

con ingenua speranza proibita.

 

Hai trovato il Minotauro

assetato di sangue nell’esito finale

d’una meta chiusa da Thanatos

nelle tortuosità del labirinto.

 

Offerto all’invisibile Mostro,

fosti divorato da spaventosa voragine

aperta dal nuovo ingresso, a Babilonia,

nell’imperdonabile dedalo d’intrighi.

 

Il tuo occhio scorreva limpido

ancora per assolati campi siculi

e alzava il velo italico

nella prova estrema abissale.

 

Un giovane spinto a Fallujia

per dipanare i fili del mondo

a ridare misura allo spazio

volò vicino al sole rovente

e fu spento.