CHI VIVE, CHI MUORE…
di Cucciolo
Sento
ancora troppo vicino,
l’urlo
sordo di tuo padre,
quello
strazio diffuso attorno
e quel tuo
non esistere ormai più.
E’
passato tanto tempo
eppure io
ti ricordo ancora,
il rumore
della tua presenza
fa
compagnia al mio sbiadito dolore.
E’
volato via il tuo odore,
quel
ricordo di bambino,
è
rimasta, ingiallita, un’ immagine
senza
fine, senza scopo.
Come
anelito di malinconia,
incendi il
viale dei ricordi,
pochi
centimetri per diventare
un
ragazzino grande.
Tutti qui
adesso ridono
e
rimpiazzano la tua presenza,
non fa
niente, tu pensi ad altro
e sei già
volato via.
Apri gli
occhi poeta sognatore,
il passato
è un burrone senza fondo
e ogni
ricordo è già svanito.
Chi vive
va avanti,
chi muore
è rimasto indietro…