BUCO NERO
di Cucciolo
Circondato
dal vuoto
lasciarsi
scivolare,
vorticare,
accelerare
dentro
il vuoto interstellare.
Sempre
più veloce,
polverizzarmi,
rigirare,
fino
a risucchiar la luce,
e
nel buio penetrare.
La
pressione che aumenta,
comprime
il mio corpo perso,
e
lo accelera lanciandolo
verso
un universo inverso.
Come
un’immensa clessidra,
mi
avvicino alla strozzatura
man
mano che il tempo prosegue
e
mi attira velocizzandomi.
Arrivato
vorticando nel culmine,
sempre
più stretto, più veloce della luce,
esco
cadendo in un mondo contrario
ritornando
me stesso e il contrario di me.
Aspetto
che l’universo si ribalti
per
poter ritornare dov’ero
in
un vorticare infinito,
sopra
l’orlo di un buco nero.