A ME STESSO di Nevershard A me stesso rivolgo questa domanda. A me stesso, che mente sorprende com’anima errante, a fantasticare, per terre e per mari, d’amori e danari. Ora il quesito si pone incombente: quando sazio d’amore, di fantasia, vivrò del nulla reale, in questo deserto di masse, con mistici atei, sicari di Dio,
uomo, dunque, pur, sarò io?
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