BlAcK_lOtUS's Fanfiction

Fragment of a Real Crying Life About You


Silenzio. Una porta spalancata, il respiro breve, male allo stomaco. Chiudo gli occhi. Li riapro e niente è più come prima.
La porta è chiusa.
Lei non è più qui.

Incredulo. Eppure perché lo aveva fatto? Perché se n'era andata? Era colpa sua. Era sempre colpa sua. Perché non aveva fatto niente ancora una volta.
Potevi parlarle, chiederle cosa aveva, ma aveva paura. Pure Toji era riuscito a parlarci, tanto.
D'altronde, era migliore di lui, lo diceva sempre.
Chissà cosa si erano detti, allora.

Luce nella stanza, casa buia, festa, non festa, addio.

Via. Male allo stomaco. Sentiva solo quello, oltre alle gambe che tremano, tremano tremano e tu non ti reggi in piedi, perché senti che tutto ciò che contava nella tua piccola, sporca, fottutissima vita ti viene strappata con la stessa brutalità di un filo superfluo nelle mutande. E ti senti vuoto, perché sai che non la rivedrai più.

Intangibile. Il filo che li legava. Troppo intangibile. L'aveva voluta, la voleva a tutti i costi. L'ama... o è solo attrazione? Se lo domandava spesso e non se lo domandava mai. Pura devozione. Guardarla e basta, sperare che Lei gli parlasse era troppo, lei non lo chiamava, lei non lo considerava, lo guardava appena, ogni sua parola era un tesoro.

Ancora quella voce, quel corpo, quell'anima, nella sua mente, a torturarlo, a ricordargli i suoi peccati, a ricordargli il suo sentimento, per sentirsela scorrere leggera fra le dita ogni giorno di più, fino a sparire fra qualche giorno, quando davvero partirà per sempre.

Sempre. Quelle parole.
"Shinji... Rei lascerà la città. L'hanno trasferita non so dove. Mi dispiace."

Incontrarsi di nuovo. Dopo ciò che era successo? Quante chiavi aveva per la sua serratura? Nessuna. Si sarebbe guardato allo specchio, ignorando ogni cosa, ignorando il mondo, ignorando se stesso.

Lacrime. Nonostante tutto non vogliono uscire. Voleva tanto piangere, ma il vuoto pneumatico che sentiva gli impediva qualunque reazione. Gli impediva qualunque emozione. Crepa Asuka, te e i tuoi problemi. Crepa Asuka, che ti lamenti sempre della mia presenza anche se vuoi sempre che io ti guardi. Crepa.

Vegetare. Non faccio altro. Non ho dormito stanotte. Pensare solo a Lei. Nel freddo del suo letto, pronta a dissolversi come nebbia e sparire. Ho mangiato qualcosa che credo abbia portato Lei alla festa. Oppure lo ha solo mangiato. Non importa. L'ho sentita vicina a me.

Incontrarla all'uscita della scuola, il giorno prima della partenza. Appena tornerà dalla Nerv le telefonerò per chiedergli di aspettarmi quando esce dalla scuola. Chiarire tante cose... Mi attacco al telefono, ho bisogno di conforto, ho bisogno di qualcuno, ho bisogno di amici.
"Me lo ha detto stamani, ci sono rimasta malissimo. Se vuoi parlarne il mio numero ce l'hai..."
No... voglio una persona vera. Voglio Lei. Da stringere per la prima e unica volta.

Annichilirsi. Morire. Ci aveva pensato tante volte. Non era mai stato a Firenze. Tanti troppi giapponesi andavano a visitare Firenze. Città d'arte e bellissima. Appena morirò mi farò cremare e farò gettare le mie ceneri da Piazzale Michelangelo, così che le mie spoglie veglieranno su tutta la città. A casa una tomba senza spoglie.

Shinji Ikari.
2001 - [illeggibile]

[Note dell'autore]

Per quando ciò che valeva per te quasi più di te se ne va, e ti lascia solo, senza più possibilità di essere visto, perché sai che tanto non uscirà con te, e in gruppo non riuscirai a parlarle... Ciao. Grazie all'Ory che nonostrante tutto mi sopporta tutti i giorni e che sebbene mi conosca riesce addirittura a essermi amica, perché gli voglio troppo bene...