La funivia del Monte Bianco, che collega La Palud, nei pressi di Courmayeur,
a Chamonix, è divisa in 6 tronconi. Il primo va da La Palud al Pavillon
du Mont Fréty (2173 m.), col giardino botanico alpino Saussurea
(l'ingresso è compreso nel prezzo della funivia). Il secondo porta
fino al Rifugio Torino, a 3375 m. L'ultimo tratto italiano termina ai 3462
m. della Punta Helbronner, al confine con la Francia, dove è ospitata
un'esposizione permanente di cristalli. Il quarto tratto, il più
spettacolare, con i suoi 5 km di lunghezza, collega la Punta Helbronner
all'Aiguille du Midi, il punto più alto, a quota 3842. Dall'Aiguille
du Midi è possibile scendere al Plan de L'Aiguille, a 2137 m., e
da qui a Chamonix.
È incredibilmente facile trovare persone che avrebbero dichiaratamente
paura a salire su questo impianto, soprattutto sulla telecabina panoramica
dalla Punta Helbronner all'Aiguille du Midi. La funivia non è in
realtà più pericolosa delle altre, anche se la lunghissima
campata sulla Vallée Blanche in caso di vento oscilla lateralmente
e anche verticalmente di parecchi metri, fermandosi diverse volte (quando
un gruppo di cabine arriva alle stazioni) e talvolta anche indietreggiando.
Si tratta comunque di un'esperienza da non perdere per gli amanti della
montagna. Se vi interessa, munitevi di vestiti molto pesanti anche in piena
estate (può scendere fino a -10°c, anche se quando ho scattato
queste foto, il 7 Agosto 2000, la temperatura era invitante), occhiali da
sole, crema solare ad alta protezione (alta non vuol dire 5-6!) e di una
giornata perfetta. Informatevi sulle condizioni meteo prima di partire
(Info Meteo: 0165/89961) perchè la traversata viene facilmente chiusa
per il vento, e se il vento continua c'è il rischio di dover tornare
in pullman.
Oltre i 3000 metri, e peggio ai 3842 dell'Aiguille du Midi, l'ossigeno
è poco. Non sottovalutate questo fatto se sapete di avere poco fiato.
Il volantino dell'Aiguille du Midi dice: "Camminate piano, siete a più
di 3800 m. di altitudine. Una buona prova: dovete poter parlare, mentre
camminate, senza perdere il fiato".
A chi ha problemi di cuore e/o di pressione è caldamente sconsigliato
salire.
La funivia è stata costruita negli anni '60, ma è tuttora
una delle più spettacolari al mondo, e presenta alcune soluzioni
tecniche uniche, come il pilone sospeso, e offre la possibilità
di ammirare un panorama incredibile, al prezzo però di un impatto
ambientale non indifferente.
Le critiche che vengono mosse all'impianto, che tra l'altro rimane
in funzione tutto l'anno, riguardano principalmente l'afflusso di troppa
gente (non preparata nonchè ecologicamente poco attenta, ma anche
esperti alpinisti) in alta montagna, con il rischio di degrado di quest'ultima;
se si trattasse di costruirla sarei certamente contrario, ma già
che c'è non mi sembrava il caso di perdermela, e quelle che seguono
sono alcune delle foto che ho scattato come ricordo e documentazione dell'impresa.
Apprezzo comunque che, dopo la mia prima visita una decina di anni
fa, siano stati smontati gli skilift alla base della Punta Helbronner,
dedicando quindi la zona più all'alpinismo che allo sci, notoriamente
più devastante.
Per saperne di più: www.montebianco.com.
Cliccate sulle immagini per ingrandirle.
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