Las Vegas 31. 12 1999
Messaggio di Barbra di Buon Anno (dal programma)
Riflettendo sulle parole che ho detto l'ultima volta che ci siamo incontrati, molto è cambiato nella mia vita. E' con un senso di rinnovata speranza e serenità che guardo avanti verso le avventure che il nuovo millennio ci porterà. Vi auguro tutta la gioia che il vero amore può far nascere ... saggezza, compassione e felicità. (Gennaio 1 2000)
Il manager Martin Erlichman ha affermato che è possibile che quest'impegno sia l'ultimo negli Stati Uniti o l'ultimo tour da K.O. I concerti in Australia sono confermati per Marzo 2000. L'MGM Grand è stato deliziato di aver potuto ospitare la più grande attrazione di questa storica serata di celebrazione del millennio. (Gennaio 1 2000)
31 Dicembre 1999
Un nuovo concerto, un musical d 2 ore stile Broadway, Barbra Streisand: Timeless. 2 atti di 2 ore, 33 canzoni, 60 musicisti incluso il direttore-arrangiatore Marvin Hamlisch, un cast di supporto di 10 persone, balli, commedie, teatro e poesia. Aggiungi un libro considerevole scritto dalla Streisand e da Kenny Ortega (anche aiuto regista) e l'ultima performance di Barbra diventa certamente la più grande e la più ricercata se non la più straordianaria. Considerando il tema predominante dello spettacolo incentrato sul passare del tempo, nonostante Capodanno, Barbra non fa la grande entrata del 1994. Non entra finchè non è chiaro l'argomento della serata.
Timeless si apre dietro il sipario rosso e oro. Senza overture. Savian Glover (che interpreta Brother Time) avvolto in un mantello nero comincia a camminare per diversi minuti davanti a un orologio con il futuristico sottofondo musicale in cui si distinguono canzoni come "People" e "On A Clear Day". Improvvisamente ci troviamo nel 1955; esattamente al 29. 12. 1955. Vediamo una ragazzina ribelle ma con del talento (Lauren Frost) negli Nola Studios a New York. Sta provando a registrare, con un cinico pianista (Alec Ladd) e una madre (Randell Heller) che disapprova, "You'll Never Know". Brother Time riappare come la guida e, forse, l'ispirazione per la ragazza che si lancia in "Something's Coming" da West Side Story. Presto esce Barbra e si unisce a Frost (lei ragazzina) in un magnifico duetto che porta 13000 persone ai loro piedi per applaudire la sua entrata in scena. Alla fine della canzone mentre Frost scende a sedersi tra il pubblico, Barbra le dice "Continua ad ascoltare quella voce che hai dentro!". Un modo affettuoso e unico per iniziare uno spettacolo che si basa molto su temi che creano continuità e parlano del tempo che passa con i suoi, a volte dolorosi, ricordi e le lezioni di vita mentre entriamo in un nuovo millennio.
Sbalorditiva in un completo grigio con pantaloni, senza maniche ma a collo alto, Barbra esprime la sua gratitudine per la decisione del pubblico a essersi voluto unire a lei a Capodanno.
Inizia così il suo primo monologo di ricordi di quelle prime registrazioni amatoriali con sua mamma e.... "...Com'è giusto ora per tutti noi guardarci indietro e riflettere". Una perfetta introduzione per "The Way We Were". Lancia il numero di apertura con la sua solita grinta e cura, poi sorseggia un po' di tè (in scena c'è il suo tavolino rotondo, una rosa Barbra Streisand e un servizio da tè) prima di usare un telecomando per vedere le diverse celebrazioni di Capodanno e dicendo "Non è bellissimo?". Segue su schermo un dialogo pre-registrato con Shirley MacLaine, insieme come 2 buone amiche guardano il cambio di millennio.
Shirley: "Ero lì... con il tour di Cats" Barbra: "Oh Mio Dio, viene recitato da sempre!". Questo crea una grande risata.
Il pezzo è carino, c'è una riminiscenza dello sketch di Linda Richman e Barbra da Mike Myers 6 anni prima. Gli spettatori sembrano un po' sopraffatti da tutto questo materiale parlato, che forse avrebbe avuto più effetto più tardi nella serata. Ora è il momento di Brother Time che porta Barbra indietro ai primi anni 60 al Bon Soir, ci incanta con uno storico video di sottofondo. Canta "Cry Me a River" con 1 bassista dietro di lei e il solo accompagnamento di un piano e della batteria, proprio come avveniva al Club. Barbra così ripete una canzone emozionante anche per lei. Wow, non avevamo sentito questa canzone da 10 anni! anche con "Lover Come Back To Me" riproduce un brivido simile di ritorno ai Nightclub, mentre si muove su Basin Street che rende sempre più jazz mentre esclama "Nowwwwwww!" alla fine.
Continuando a ricordare i primi anni 60 Barbra parla dolcemente al compositore Harold Harlen e si siede per cantare la sua prima canzone di Broadway della serata. Iniziando con i raramente sentiti versi d'introduzione, che non ha mai registrato, riceve il riconoscimento e l'applauso del pubblico dopo aver detto "When a bee lies sleeping in the palm of your hand". Certo è "A Sleepin' Bee" una parentesi nel suo atto da nightclub da quando ha vinto la gara di talento nel 1960. "Vi ho fatto impazzire" interagisce subito comicamente senza perdere una battuta. Con il supporto di tutta l'orchestra Barbra eccelle nella bellissima ballata, la sua voce sale con gli archi come una scivolata senza sforzo. Mozzafiato.
Per "Miss Marmelstein", che non aveva cantato per 37 anni, mette un costume che assomiglia a quello del suo debutto a Broadway, I Can Get It For You Wholesale, mette gli occhiali e si sposta con una moderna sedia da ufficio. L'arrangiamento è notevolmente più ritmico, ma ancora divertente, anche le voci di sottofondo ci sono ancora. Barbra però sostituisce la parola "Plotz" con "Bust" nella conclusione. Che differenza queste ultime 4 canzoni con il concerto del 94. Qui sono perfettamente adatte al tema dello show e potrebbero persino essere cambiate con altri pezzi degli anni 60 molto amati dai fans, come "Bewitched", "Much More" e "Any Place I Hang My Hat Is Home" nelle altre serate.
Dopo aver rivisto la corretta pronuncia di "Strei-sand" fa, come faceva Fanny Brice, un comico scambio di parole con la voce di un attore che impersona Florenz Ziegfeld, quindi inizia una frase che fa praticamente crollare la casa -"I'm a bagel on a plate full of onion rolls (=Sono come una bistecca in un piatto di cipolle)". Ricordi di Barbra a Broadway e nel film Funny Girl scorrono durante il medley di "I'm The Greatest Star", "Second Hand Rose" e "Don't Rain On My Parade" tutte fatte per impressionare Flo. Nessun dubbio sul fatto che quel veloce sorso di tè all'avvicinarsi di "Parade" garantisse la tenuta di quella nota trionfale che ha generato una standing ovation.
Continuando sul tema di Broadway, Barbra prosegue con 2 canzoni dal suo quasi perfetto Broadway album che sono sopravvisute nel tempo senza essere state mai degli Hits sulla carta. "Something Wonderful" si persenta con un nuovo arrangiamento più vocale e delle luci purpuree sul set di colonne romane. L'orchestra segue con "Being Alive" e Barbra inizia la battaglia con il duro lavoro vocale, le difficili frasi e emozioni. Veramente sentita con gesti e una voce fenomenale verso l'ultima incredibile nota.
Volgendosi verso la misica da film Barbra si lancia in "As Time Goes By" che non avevamo sentito dal 1972 in What's Up, Doc? sempre fantastica. Dopo un verso o due di "Speak Low" con Brother Time che le gira intorno mentre anche lei gira seduta si uno sgabello, inizia un interessante e rivelatore aneddoto su "Alfie", che ha inciso nel 1969 ma che non aveva riconosciuto molti anni dopo ascoltandola alla radio. La sua prima esecuzione dal vivo è superba e anche così tenera alla fine. Ancora film - questa volta suoi. Mentre parla del bivido di scrivere una canzone per un film sentiamo il tema di Nuts che finisce in "Evergreen" riconosciuta all'istante per il suo inizio alla chitarra ma che cambia un po' verso l'ultima nota. E' sempre meravigliosa sentire questa canzone scritta da lei.
Timeless ora esplora l'ultimo tema del primo atto. La relazione tra Barbra e suo padre che praticamente non ha mai conosciuto. Inizia a ricordare problemi relativi a una discussione sui padri tra amici qualche anno fa. Subito dopo la discussione ha trovato una lettera scritta da suo padre 60 anni prima (vista su schermo), che fu una "...profonda esperienza per me, mistica". Naturalmente segue la malinconica "Papa, Can You Hear Me?" con un insolito arrangiamento che Barbra non completa, ma da spazio a Lauren Frost che riappare come la giovane Barbra che canta "You'll Never Know" davanti a uno specchio a figura intera. Il loro duetto continua nella canzone con Frost che inserisce un passaggio di "Papa" mentre Barbra finisce con "You'll Never Know" con una fiorita e lirica alternanza -"Papa, you'll never know if you don't know now!".
Per chiudere l'atto e superare l'incredibile momento del 94 di "A Piece Of Sky" in cui cantava con Yentl, riprende il duetto con il film su schermo e forma un trio con Frost che sale su palco. Il loro entusiasmo e il diverso potere vocale genera la più rumorosa standing ovation della serata. Quando Barbra e la sua nuova protetta uniscono le loro mani x un inchino rendono la serata imparagonabile a quella del 94. E' uno show completamente nuovo, pieno di viaggi tematici temporali.
Un intermezzo, che include il vivace tema di "The Mirror Has Two Faces", "Memory", "Stoney End" e "Somewhere",apre il secondo atto.
Viene illustrato un ricco montaggio di filmati della sua carriera, "Putting It Together" unisce nel 1985 la voce di Barbra all'orchestra dal vivo di Hamilsch, e culmina con una foto dello show.
Barbra ritorna sul palco con un nuovo vestito, un abito rosso magenta stile impero con maniche a sbuffo e avvolta in un mantello verde-chiaro. Riparte subito con "On A Clear Day (You Can See Forever)" che nel 94 concludeva il primo atto. Si siede e ricorda la meravigliosa esperienza dalla collaborazione con Stephen Sondheim ne The Broadway Album, un lavoro che certamente merita una grande attenzione nello show. Barbra canta "Send In The Clowns", una canzone che riesce sempre ad affascinare.
Inizia una piuttosto lunga sessione tematica basata sui duetti. Ricorda la sua apparizione televisiva nel 1963 con Judy Garland, mentre vediamo un passaggio di "Get Happy/Happy Days Are Here Again". Barbra osserva tranquillamente: "Era grandissima!".
Lo schermo ora ci mostra qualche altro suo duetto - con Ray Charles ("Crying Time"), Barry Gibb ("Guilty"), Bryan Adams ("I Finally Found Someone"), Céline Dion ("Tell Him") e, forse il più memorabile, Neil Diamond ("You Don't Bring Me Flowers" durante i Grammy Awards del 1980). Barbra ride sommessamente quando si rivede accarezzare la guancia di Diamond. Poi, piuttosto inaspettatamente, sono Barbra e il figlio Jason Gould che provano un duetto in "Sing" tratta da "Sesame Street", un progetto a basso costo del 1971 mai pubblicato con un video fatto in casa del 5° compleanno di Jason. Un pezzo molto divertente specialmente visto che Jason è seduto davanti in prima fila al centro. Barbra, poi, diventa subito seria esprimendo il profondo affetto che la lega a suo figlio con "I've Got A Crush On You". Subito sul video scorrono le immagini di Jason adulto in The Prince Of Tides e foto in bianco e nero che si combinano mentre Barbra canta dal vivo davanti ai nostri occhi con un altro partner: Frank Sinatra (in un pezzo degli anni 50). E' un successo sia di tecniche che di emozioni. Un classico anche se è una semplice simulazione.
Timeless poi si muove in un'elaborata sequenza di frustrazioni dovute alla moderna tecnologia per introdurre una nuova canzone, "Simple Pleasures" composta da Hamilsch con il testo di Alan & Mrilyn Bergman. Ora Barbra fa il giocoliere in modo comico con dei telecomandi e ricorda quando c'erano le manopole sulla TV per cambiare tra i 5 canali di New York. Alla fine la sua esasperazione è ben espressa da uno scioglilingua. Poi presenta per la prima volta "Simple Pleasures", una canzone che ci incoraggia a prenderci il nostro tempo fuori dalla teconologia per fare cose semplici come leggere, chiamare gli amici e camminare sulla spiaggia. Gli ultimi versi sono "Candelight/ A chocolate bar/ A kiss goodnight/ And there you are/ With simple pleasures every day".
"Extra! Extra! I'm In Love" Chi avrebbe mai pensato di sentirla ricantare da Barbra?! 2 decadi dopo ha ancora stile. "La musica da discoteca degli anni 70... tutto quello che è vecchio ritorna come nuovo ancora una volta" dice. E questa performance di "The Main Event" che non ha mai cantato dal vivo, accende una reazione spontanea nel pubblico quando migliaia di lampadine cominciano a muoversi a tempo. Dice solo una cosa che potrebbe averne fatto scoppiare la reazione: "Questa dovrebbe essere una festa!".
Dopo aver lasciato il posto a Brother Time per qualche minuto, che lui riempie con dei passi di tip-tap, Barbra rientra con un elegante vestito bianco (con collarino) che ci ricorda il suo vestito da sposa. Forse il prossiomo segmento ha qualcosa a che fare con l'amore??? Esatto.
Rivisita la lettera di suo padre e legge alcune delle sue poesie romantiche (su schermo) che chiama "Timeless" nominando così per la prima volta il titolo dello spettacolo. Sullo schermo scorrono delle immagini da "The Mirror Has Two Faces" e il pubblico gioisce con lei per aver finalmente "trovato un ragazzo" sia nel film che nella realtà. E' quando suo marito, James Brolin, appare sullo schermo in una bella foto che lei gli chiede: "Sei imbarazzato?". Le immagini della coppia continuano a scorrere sullo schermo mentre canta "I've Dreamed Of You" per la prima volta in pubblico dal matrimonio nel 1998. La sua voce è morbida come la seta e amorevole come sempre, mentre avanza nella delicata melodia alla fine della quale manda a James un bacio mentre lui si alza per applaudirla. Un momento magnifico, forse il più commuovante della serata.
Una piccola introduzione parlata prima di "At The Same Time" che canta con un coro di bambini e adulti. Virtualmente uguale alla registrazione di Higher Ground, questa canzone riecheggia nella mente a lungo anche dopo la fine dello show, un inno che ha un particolare effetto nel nuovo millennio.
Intanto ci si avvicina alla mezzanotte.
Barbra spiega le origini di "Auld Lang Syne" che significa "Tempo ricordato con molto affetto", non una coincidenza visto il tema dominante dello spettacolo. Quando canta la canzone non è ancora mezzanotte e il tempo come gli arrangiamenti sono deliberatamente lenti. Si sarebbe potuto sentir cadere uno spillo. Brother Time ritorna per spingere Barbra a fare qualcosa visto che manca un po' a mezzanotte.
C'è così il tempo per due classici: "The Music That Makes Me Dance" (dedicata a JB) e "People". Grandi applausi salutano l'ultima, lunga e alta nota di "Music" mentre lei si prepara a cantare l'ultima sua canzone del millennio. Prima di fare questo ci dice come sia stata difficile la scelta -"Una canzone che dica tutto" lei ammette ci sia sempre stata: "People". Il pubblico è d'accordo. Tutti tirano fuori le loro lucine tascabili e fanno diventare la cosa veramente spettacolare.
"Siete tutti pronti?" urla Barbra mentre un orologio digitale comincia a fare il conto alla rovescia 2 minuti prima di mezzanotte. James sale sul palco e si abbracciano.
Brother Time si muove con ironia x ammazzare il tempo e Barbra inizia il count down a 59 secondi mentre il pubblico si unisce solo x gli ultimi 10. Arrivato il 2000 l'orchestra di Hamlisch suona "Auld Lang Syne". Cantano tutti, le coppie si baciano, la famiglia, gli amici e il cast al completo raggiungono Barbra e JB sul palco mentre cade una pioggia di coriandoli e dei fuochi d'artificio vengono lanciati sopra il palco. La celebrazione continua per diversi minuti, Barbra e JB ballano mentre le luci del pubblico si muovono e tutto brilla.
Prima della fine Barbra ringrazia il cast, la troupe, i musicisti e, soprattutto, Lauren Frost che chiama "Voce gloriosa" o "Mini me". Per la prima canzone del nuovo millennio sceglie "Friends" la musica che ha scritto con Hamlisch su cui i Bergman hanno scritto il testo. A metà della canzone chiede al pubblico di cantare "Auld Lang Syne" (parole sullo schermo) mentre lei continua con "Friends". Dice che è il suo primo duetto del millennio. Alla fine torna ad "Auld Lang Syne" enfatizzando il veso "...we'll drink a cup of kindness yet".
Per concludere lo show, come ha spesso fatto, canta "Happy Days Are Here Again" ma questa volta con una distintiva e raramnete sentita introduzione con un assolo di violino come nell'arrangiamento per il Garry Moore Show nel 1962. L'arrangiamento poi diventa più moderno e familiare con una nota finale semplicemente sbalorditiva, visto che non prende fiato per estenderla al massimo. Un applauso grandioso.
Dopo 1 ora il secondo atto di Timeless si conclude.
Si chiude il sipario ma l'applauso continua. Il sipario si riapre mentre Barbra canta "Don't Like Goodbyes", una canzone raramente riproposta dall'album People (1964). Una bellissima interpretazione perfetta per la serata.
Poi il suo pensiero d'addio: "Tutti vogliamo cambiare il mondo in un posto migliore... tutto ciò che possiamo cambiare siamo noi stessi un po' per volta... poi forse potermmo cambiare il mondo". Quindi scivola in "I Believe" con l'introduzione di archi come in Higher Ground e una magia in ogni nota. Incredibilmente la sua voce si è solo rinforzata in tre ore.
Da qui il solo posto dove andare è "Somewhere", che si costruisce sui sentimenti della canzone precedente e in cui fa crescere un po' il tempo. Sorrisi ovunque, anche verso Lauren Frost che ritorna al suo fianco. Barbra l'abbraccia e inizia a cantare con lei il finale della canzone. Salgono una lunga scalinata e mentre la Frost continua a salire Barbra si ferma a metà scala per il finale come solo lei sa fare.
Risponde al tuono del pubblico mentre Hamlisch le manda un bacio. Lei guarda il suo pubblico e dice allegramente "Grazie. Buon anno!". Il sipario si chiude ma l'ovazione non si ferma.
Quando si riapre Barbra ringrazia ancora e dice "Ora potete chiudere il sipario. 2000! Whoa!". Hamlisch e l'orchestra suonano la conclusione di "People" come nel 94. Sono le 12.25 a.m.