1950: Renato Fiacchini, in arte Renato Zero, nasce a Roma in Via di Ripetta 54, il 30 Settembre, figlio di un'infermiera e di un poliziotto. Vive la sua infanzia con i suoi quattro fratelli (un maschio e tre femmine) in Via di Ripetta, nel cuore di Roma, vicino Piazza del Popolo. Dopo qualche tempo la sua famiglia si trasferisce alla Montagnola, una borgata romana. Adolescente, veste già in modo stravagante attirando su di sé l'attenzione e sfidando i giudizi ironici della gente. Frequenta le scuole fino alla III media dopodichè si dedica completamente alla sua vera passione, l'arte.
1964:
E' l'anno del suo
esordio al Ciak di Roma.
1965:
Si inaugura a Roma,
un locale che diventerà 'storico': il Piper Club. E' lì che Renato inizia a
frequentare importanti personaggi dello spettacolo: Federico Fellini, Don Lurio,
Gianni Boncompagni, Renzo Arbore, Rita Pavone, Patty Pravo (soprannominata "La
ragazza del Piper"), Fabrizio Zampa, Gianni Minà e, quelle che diventeranno le
amiche del cuore, Loredana Bertè e Mimì Bertè (successivamente diventerà Mia
Martini).
1966:
Esibendosi al Piper
viene notato dal coreografo Don Lurio che lo inserisce nel gruppo di ballo di
Rita Pavone "Collettoni e Collettine". Sono dello stesso periodo le sue
partecipazioni ad un programma di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni.
1967:
Realizza il suo
primo 45 giri intitolato "Non basta sai". Il risultato è deludente, ma il
giovane Renato non si arrende. Ottiene, dopo regolare corso, l'attestato come
Operatore cinematografico e partecipa ad un Corso di Danza organizzato da Renato
Greco.
1968:
Partecipa come
comparsa nel film "La bambolona".
1969:
Scrive
il brano "Carosello" firmandolo col suo vero nome, Renato Fiacchini, che viene
inciso da Wilma Goich nello stesso anno.
Federico Fellini lo vuole per una parte nel suo film "Satyricon". Partecipa
inoltre, come figurante, alla trasmissione radiofonica "Per voi giovani",
condotta da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni.
1970:
E' l'anno di "Hair",
versione italiana del musical statunitense. Al progetto, oltre a Renato,
aderiscono giovani promesse quali Teo Teocoli e Ronnie Jones. Andrà in scena al
Teatro Sistina di Roma. Più significativa si rivela l'esperienza di "Orfeo 9",
l'opera rock di Tito Schipa Jr, dove Renato ricopre il ruolo di 'venditore di
felicità'. Da qui l'idea, qualche anno dopo, del suo spettacolo "No! Mamma,
no!", girovagando di piazza in piazza, da provincia a provincia, con un piccolo
e malridotto pullmino.
1971:
Appare come comparsa
nel film "Roma", ancora una volta con il grande regista Federico Fellini.
1972:
Firma
un contratto con la casa discografica RCA, con sede in Roma, ed entra subito in
studio di registrazione con l'intento di realizzare un "Concept-album", cioè un
album in cui tutti i brani dovevano essere legati tra loro da un unico filo
conduttore. L'importanza del suo primo LP si fa sentire; Renato non è
soddisfatto dei risultati ottenuti e sente che la soluzione migliore è
registrare dal vivo, su quel palcoscenico dove aveva fatto anni d'esperienze.
Nello stesso anno appare come comparsa nel film "La mala ordina".
1973:
Esce
l'album dal vivo "No! Mamma, no!". L'album riscuote un buon successo di pubblico
ma non ottiene il giusto riconoscimento dalla critica che segnala questa
apparizione come un tentativo di imitare personaggi stranieri. Renato ne rimase
sgomento. Dopo anni di lavoro sotterraneo non accettava la definizione di
"Copione". Quel ruolo era stato sempre suo, prima della nascita del personaggio
"Bowie", e a nulla valsero le sue rimostranze, fu lo stesso etichettato una
"copia". Anche alla RCA si sentiva questo peso, lo stesso Bowie era un loro
artista. Iniziarono obbligatoriamente le prime incomprensioni tra Renato e la
RCA, per il mancato supporto economico (che la casa aveva promesso) destinato
alla produzione di spettacoli dal vivo, importanti anche per la promozione del
disco. Renato sapeva che esprimere davanti al pubblico il significato di
un'opera musicale portava ad essere compreso ed apprezzato e, per questo motivo,
era pronto ad un'estenuante tournée nonostante la RCA continuasse a definire il
disco 'poco coinvolgente' e non voleva rischiare.
1974:
Renato
è pronto ad incidere un secondo album, ma i discografici non sono ancora molto
convinti. Prepara così personalmente questo comunicato stampa: "Renato Fiacchini,
nato a Roma il 30 Settembre 1950, sarebbe stato un ottimo impiegato della SIP se
non fosse stata la sua eccentricità ed il suo estro a ricordargli che il suo
posto era sul palcoscenico. Ha dovuto lottare per imporsi contro il mondo che
voleva fare di lui oggetto di studio e di ricerca. Oggi il mondo sa di avere a
che fare con un artista che canta la sua vita e quella degli altri...". Questa
dichiarazione viene presa con ironia dai critici che non gradivano una figura di
cantante intellettuale indipendente e questo fece infuriare Renato che rispose:
"Dall'incertezza di non arrivare ad essere capito alla sicurezza di un contatto
vero con il pubblico, con il mondo e con me stesso. Sotto i lustrini di questo
personaggio prende forza un'anima che spero ardentemente arrivi fino a voi".
Nasce con questi temi il suo secondo Lp "Invenzioni", con brani dai testi un pò
forti per il periodo in cui viene pubblicato: "Qualcuno mi renda l'anima",
"L'evento", "Tu che sei mio fratello", "Depresso", sono sintomatici di argomenti
e situazioni che in alcuni casi, Renato ha addirittura anticipato. Inizia quindi
la sua collaborazione con Piero Pintucci e Franca Evangelisti con i quali
firmerà numerosi pezzi negli anni successivi. E' di quest'anno anche la canzone
firmata Zero dal titolo "Dipende", che viene inserita da Ornella Vanoni
nell'album "A un certo punto".
1976:
Renato riesce
finalmente ad ottenere dalla sua casa discografica, la RCA, le basi musicali
delle sue canzoni. E' fondamentale per l'artista andare incontro alla gente,
esibirsi, solo così può far conoscere il suo "mondo". Prepara contemporaneamente
un nuovo album e la sua prima tournée, entrambi con uno stesso filo conduttore:
il "Trapezio". Renato stesso spiega il senso del suo nuovo lavoro: "Trapezio,
non è altro che la rappresentazione di una Broadway fallimentare, in decadenza,
dove tutti i personaggi alla fine dello spettacolo si scoprono meno artisti ma
più esseri umani, forse anche perché sconfitti. In generale il trapezio è il
circo, la scena della vita. Per un acrobata il momento più importante della
serata è quando lascia la piattaforma, stacca i piedi dalla terraferma e si
lancia nel vuoto. Se afferrerà il trapezio sarà un vincitore, un realizzato, in
caso contrario... E' una scelta che dura una frazione di secondo e proprio per
questo è fondamentale. Questo succede anche nella vita quotidiana, prima o poi a
tutte le persone si presenterà l'occasione di lanciarsi nel vuoto, ma quante lo
faranno?!? Quante avranno il coraggio sufficiente?!? I realizzati, gli espressi
fino in fondo, per me sono coloro che si sono tuffati nel vuoto, che hanno
rischiato. "Hanno arrestato Paperino" cioè la salvezza della nostra antica
giovinezza, che è stata messa in galera per spaccio e detenzione, oppure "Il
caos" che prende in considerazione l'incomunicabilità tra le persone. Per me le
cose sarebbero molto più semplici se si uscisse in venti e non in due, mano
nella mano, oppure soltanto con l'amico d'infanzia. La canzone che più mi
appartiene è senza dubbio "Salvami" ed è dedicata a tutte le persone che battono
la strada tutta la vita alla ricerca di un io. Per me la strada è la casa più
bella che un uomo possa avere. Inoltre per dare un senso di continuità alla mia
storia ci sono tre miei pezzi più vecchi: "Metrò", "Inventi" e "No! Mamma, no!".
Per la prima volta entra in classifica, nella Hit Parade dei dischi più venduti,
il suo 45 giri "Madame/Un uomo da bruciare", sale fino alla 15esima posizione.
Tra i brani del disco c'è una canzone intitolata "Motel", che verrà ripresa da
Patty Pravo, seppure con titolo e testo leggermente cambiati: "Grand Hotel".
Ultima comparsata cinematografica, sempre con il Maestro Fellini, nel film
"Casanova". Sempre di questo periodo è la presenza nella trasmissione RAI "Zero
and Company".
1977:
Renato si rimette al
lavoro. La sua popolarità è aumentata vertiginosamente in un solo anno,
l'artista si sente responsabilizzato e sa che non può fallire… Il suo cervello
vulcanico partorisce "Zerofobia", e sarà la sua fortuna. Il successivo
spettacolo che prende lo stesso titolo dell'album, è uno show con un tema ben
identificato: vivisezionare la nostra società e farla passare ai raggi X
affrontando le figure base che accompagnano la nostra vita, il padre e la madre
prima, l'amante poi, e per molti di noi la psicoanalisi, un "Fenomeno" dei
nostri tempi, ma allo stesso tempo, rappresentato come un grosso bluff. Lo
spettacolo registra per mesi il tutto esaurito in ogni città d'Italia. Il disco
avrà un grosso successo di vendite, così come il 45 giri contenente "Mi vendo" e
"Morire qui". La popolarità di Renato aumenta sempre di più.
1978:
Nasce la "Zeromania
Music Edizioni" e una nuova etichetta: "Zerolandia", distribuita dalla casa
discografica RCA. Esce il quinto LP, "Zerolandia", che resterà saldamente in
testa alle classifiche nazionali per molte settimane, trainato dal singolo
"Triangolo". Sull'onda del grande successo vengono incise in lingua spagnola le
canzoni "La grancarroza" e "Triángulo", che come lasciano chiaramente intuire i
titoli tradotti, non sono altro che, rispettivamente, "Il carrozzone" e
"Triangolo", editi in un unico 45 giri in Spagna e Argentina per la traduzione
di Buddy Mary McCluskey e Lope De Toledo. L'album e i 45 giri balzano subito ai
vertici delle classifiche, ormai è successo pieno.
1979: In questo periodo
della sua vita Renato sente il bisogno di intraprendere la strada del produttore
e scopritore di talenti. L'artista che più degli altri riesce ad emergere è
Farida, una cantante siciliana che si era messa in luce grazie ad alcune
interessanti incisioni, fra cui una personale versione della nota "Vedrai
vedrai" di Luigi Tenco. Oltre a prestarsi come supporter nei variopinti
concerti, Zero produce alcuni dischi della cantante: un Q-Disc (supporto a metà
tra il singolo e il 33 giri) dal titolo "Complicità", e il singolo "Io
donna"/"Al limite di noi". In "Mister uomo", l'unica delle quattro canzoni di
"Complicità" non firmate Zero, Renato interviene anche vocalmente. Per la stessa
etichetta viene scritturato un certo Yo Yokaris, artista emergente che è un ex
attore-bambino che si era rivelato nel '56 nel film "Il ferroviere" di Pietro
Germi con il nome di Edoardo Nevola, Renato lo aveva conosciuto quando
recitarono assieme nell'edizione italiana di Hair. Yokaris incide un solo 45
giri con due pezzi firmati Zero: "Il mago delle nuvole" e "Il tempo". Zerolandia
diventa anche l'etichetta discografica con la quale Zero produrrà d'ora in poi
tutti i suoi dischi. In questo periodo un gruppo vocale poco conosciuto, i "San
Francisco", incidono un pezzo scritto dal musicista romano, "Vuoi", che passa
completamente sotto silenzio. Poco dopo, il pezzo viene modificato leggermente e
riproposto dal suo autore con un titolo diverso, "La rete d'oro", inserito
nell'album "EroZero", con il quale ottiene nuovamente un trionfo di critica e
pubblico
Sale in testa alle vendite sia con l'album che con il 45 giri da esso estratto
"Il Carrozzone". Vince a Venezia la "Gondola d'oro 1979". Realizza per la
Cineriz il suo primo (e finora unico) film da protagonista, intitolato "Ciao Nì!",
un'ironica storia musicale a carattere autobiografico. E' un successo di
pubblico incredibile, supererà negli incassi addirittura il kolossal americano
Superman. Affitta un tendone dai circensi Togni e lo chiama Zerolandia, in cui
teatro e musica si fondono in una kermesse ricca di costumi fantasmagorici.
Sotto il tendone di Zerolandia affluiscono ogni sera migliaia di 'sorcini' ed
esplode in tutta Italia la Zerofollia!
1980:
Nel mese di maggio
l'artista raduna i suoi collaboratori di sempre (Evangelisti, Conrado, Caviri,
Cini, Pintucci) ed entra in sala d'incisione. I brani escono da soli tanto che
Renato sarà costretto a pubblicare un doppio album, acquistabile anche
singolarmente. Il disco, il cui titolo è "Tregua", è dedicato al padre Domenico.
Il 45 giri contenente "Amico/Amore si, amore no!" arriva immediatamente al primo
posto in classifica (ci resterà per ben dieci settimane) così come l'intero
lavoro (dieci settimane anch'esso al numero 1). E' un album ricco di canzoni
trascinanti oltre la 'classifica' come "Guai", "Niente trucco stasera", "Non
sparare", "Svegliati", "Fortuna", "Potrebbe essere Dio". Il 13 luglio del 1980
la Rai trasmette uno special, tratto dal tour "Senza tregua" dal titolo"3...2...1...
Zero", nel programma Variety. Nello stesso periodo esce il 45 giri contenente il
brano "Amico è", realizzato in collaborazione con Dario Baldan Bembo, che rimane
in testa alle classifiche per oltre 10 settimane.
1981: Esce il doppio live "Icaro", contenente due brani inediti, "Chi più chi meno" e "Più sù", oltre al meglio della sua produzione, rigorosamente dal vivo e a cui fa seguito un altro programma che la Rai trasmette dal titolo "Viaggio a Zerolandia", uno special su un concerto tenuto da Zero a Torino per la regia di Valerio Lazarov. E' un successo senza precedenti per un disco "live", arriva addirittura al primo posto in classifica. In estate, senza nessun preavviso, Renato pubblica un 45 giri con una canzone inedita "Galeotto fu il canotto" e sull'altro lato, l'ormai famosissima "Più sù". Subito dopo l'estate, l'artista raduna il suo staff (Conrado, Evangelisti, Baldan Bembo, Pintucci, manca il grande Ruggero Cini, perché prematuramente scomparso) e prepara il nuovo lavoro discografico. La sua intenzione è quella di rappresentare gli opposti: il bianco e il nero, il bene e il male, il polo sud e il polo nord. Tra ottobre e novembre Renato entra in sala di registrazione e il 1° Dicembre presenta uno dei più bei dischi di tutta la sua produzione, "Artide e Antartide", grazie al quale vincerà il premio per il disco più venduto dell'anno, (un milione di copie vendute). L'album contiene canzoni ancora oggi considerate dei capisaldi della sua produzione. "Ed io ti seguirò", "Marciapiedi", "Non passerà", "Sterili", "Padre Nostro", "Il jolly", "Gente", "Stranieri".
1982:
Entra a far parte del cast-conduttori di Fantastico 1982 accanto a
Raffaella Carrà e Corrado presentando un suo teatrino dal titolo "Fantastico
Zero". Durante l'autunno presenta al Piper di Roma la sua nuova fatica
discografica dal titolo "Via Tagliamento 1965 - 1970", un tributo al luogo dove
prese avvio la sua carriera. Conduce dai microfoni di Rai 2 la trasmissione "Zerolandia
Fermoposta", il cui successo porterà alla luce altre due edizioni: "Zerolandia
Fermoposta ci riprova" e nel 1983, "Zerolandia Fermoposta in StereoZero".
In questo periodo Zero riprende le vesti di produttore, interessandosi di un
giovane e promettente artista, Massimo Morante, con cui scrive diversi brani :
"Corsari", "Caro professore", "Artiglieria", "Sono tornato", "Fanatico", "Prima
della fine" (tutte racchiuse nell'album "Corpo a corpo" di Massimo Morante),
oltre a "Imprevedibile" e "Adesso o mai più", dirottate su un Q-Disc. Un'altra
sua canzone, "Protagonisti", viene incisa da un ennesimo emergente, Mark Bodin.
Claudio Villa, incide "Buon compleanno", scritta insieme a Roberto Conrado ed
edita su un 45 giri. Quasi dieci anni dopo, Renato vorrà omaggiare "Il reuccio"
sovrapponendo la sua voce con quella di Claudio nello stesso brano, inserito
nell'album "La coscienza di Zero".
1983:
E' l'anno del Q-Disc estivo "Calore". Renato, per ringraziare il suo
pubblico (i dischi, purtroppo sono molto cari e Renato ha pubblicato in 3 anni 4
album doppi di levatura eccelsa), esegue questo lavoro discografico che avrà un
notevole gradimento (resterà 6 settimane consecutive al primo posto). Sulle
"Spiagge", la "Voglia" di "Navigare", con "Fantasia".
1984:
Per presentare il nuovo lavoro discografico dal titolo "Leoni si nasce",
organizza una conferenza stampa allo Zoo di Roma e per ribadire la sua rabbia
contro la chiusura improvvisa del Tendone Zerolandia, si presenta indossando una
pelle da leone con tanto di pigmei al seguito. La provocazione ottiene il suo
scopo e il disco sale subito al primo posto in classifica.
1985:
Pubblica "Identikit", album composto da vecchi successi completamente riarrangiati dal Maestro Renato Serio ed eseguiti da un'orchestra composta da 25
elementi (la stessa del tour). Nell'album sono compresi anche due brani inediti:
"La gente come noi" e "Io qui".
1986:
L'artista abbandona i costumi variopinti per presentarsi in una veste più
sobria. E' l'anno di "Soggetti smarriti", un lavoro discografico che ci presenta
una nuova era di Renato Zero. L'album vincerà il disco d'oro per centomila copie
vendute. Da ricordare brani come: "Infiniti treni", "Fantasmi", "Ostinato
amore", "Problemi".
1987:
Esce il nuovo lavoro discografico intitolato, opportunamente, "Zero", dove
mostra il suo vero volto senza trucchi e senza inganni. I suoni, gli
arrangiamenti, i testi, sono chiaramente traducibili in un unico comune
denominatore: la maturità artistica di un "teatrante" dello spettacolo, che va
alla ricerca di nuove collaborazioni per crescere e maturare di più. Il disco è
stato mixato al "Puk Studio" in Danimarca e il suo staff è quello di sempre, con
l'aggiunta di Troiani e Lakatos per i brani, rispettivamente, "Ho dato",
"Telecomando", "Artisti".
1989:
Renato intraprende un viaggio in Inghilterra alla ricerca di suoni nuovi e
nuove ispirazioni. L'incontro con il grandissimo Geoff Westley sarà molto
importante per l'artista, che inoltre conoscerà e collaborerà con l'altrettanto
grande Phil Palmer (già collaboratore di Paul Mc Cartney). Il risultato è un
album ricco di suoni e di sfaccettature. Il titolo del lavoro discografico è
"Voyeur"; uno sguardo sul mondo; un atto d'accusa feroce sul problema
dell'incomunicabilità dei giovani rampanti e su tutto ciò che non va nei
comportamenti umani. Il disco viene registrato e mixato al "Parsifal Studio" di
Londra. Spiccano brani come "Voyeur", "Accade", "Il canto di Esmeralda" e "Ha
tanti cieli la luna".
1990:
Parte il "Voyeur Tour" che toccherà tutte le principali piazze italiane
registrando ovunque il tutto esaurito. Dopo una breve sosta riprende i concerti
sotto il grande tendone di Bussola tenendo il cartellone per tutta la stagione
estiva che si concluderà a Firenze con la grande festa per il suo 40esimo
compleanno.
1991:
Renato partecipa per la prima volta al Festival di San Remo, con una
canzone scritta per l'occasione da Mariella Nava dal titolo "Spalle al muro". La
sua esibizione, così come il significato del brano, ricevono un lunghissimo
applauso con tutto il pubblico in piedi. Non vincerà il Festival, ma fu il vero
trionfatore di quella edizione. Il disco live "Prometeo", contenente il brano
sanremese, nonché un altro brano inedito scritto da Renato nel 1965,
"L'equilibrista", ha venduto 250 mila copie ed ha raggiunto la terza posizione
nella Hit Parade. L'incisione di "Spalle al muro" fu eseguita dalla Royal
Philarmonic Orchestra di Londra, diretta e arrangiata dal grande Geoff Westley.
Per Natale pubblica una raccolta di inediti dal titolo "La coscienza di Zero".
Tra gli inediti figurano le registrazioni di inizio carriera rimaste negli
scaffali della sua prima casa discografica, la RCA, una sua personale versione
di "È la pioggia che va", il successo beat dei Rokes, la classica di ogni tempo
"Mamma" di Cherubini e Bixio e la sua "Al mercato dell'usato", appartenuta a
Loredana Bertè.
1992:
Accetta di tornare in televisione per presentare, in compagnia di
Giancarlo Magalli e Barbara De Rossi, la Trasmissione della RAI, "1, 2, 3, RAI...Riva
Del Garda" e con l'occasione, annuncia, per la prima volta, il progetto Fonòpoli.
1993:
Prende vita l'idea Fonòpoli, l'inevitabile meta di un percorso coraggioso
e coerente all'insegna dell'impegno e dell'incrollabile fede nella "gente
comune". E' per dare vita a questa iniziativa che Zero torna sulla sua decisione
di abbandonare le scene. Quale migliore cassa di risonanza per promuoverla di
Sanremo! Partecipa infatti all'ultima edizione sollevando, come di consueto,
grande scalpore e polemiche, con il brano "Ave Maria" (alla fine della sua
esibizione il pubblico, in piedi, gli attribuisce un applauso di dieci minuti!).
Escono contemporaneamente l'album "Quando non sei più di nessuno" e il mini-disc
"Passaporto per Fonòpoli" (i proventi di quest'ultimo andranno tutti in favore
di Fonòpoli). Il 19 di aprile debutta al Regio di Parma con il suo nuovo Tour "ZerOpera",
che si avvale per la prima volta, dell'accompagnamento di un'orchestra sinfonica
e che toccherà i più prestigiosi teatri d'Italia.
1994:
Esce "L'imperfetto". Il disco viene registrato e mixato, presso lo "Studio
Fonòpoli" di Roma con la partecipazione di 13 musicisti, e di coristi del
calibro dei Baraonna, Augusto Giardino e Pasquale Schembri. Tutto il disco è di
grande spessore a livello di testi, musica e arrangiamenti, con sonorità rock.
Sempre dello stesso anno è la partecipazione di Renato alla Colonna Sonora del
film di Tim Burton "Nightmare before christmas". Le canzoni in cui è presente
l'Artista sono "Re del blu, re del mai", "Cos'è", "Assemblea cittadina",
"L'ossessione di Jack", "Far Natale", "Povero Jack" e "Finale/Reprise". Inoltre
presta la voce al personaggio Jack Skeletron nei dialoghi.
1995:
Pubblica il cd, omaggio per i 30 anni di carriera "Sulle tracce
dell'imperfetto". Il disco contiene il brano "I migliori anni della nostra
vita", titolo che sarà usato, inoltre, per presentare il cofanetto natalizio
contenente i due album "L'imperfetto" e "Sulle tracce dell'imperfetto".
1998:
Esce il tanto atteso album "Amore dopo amore" che risulterà "Disco
dell'Anno" e "Album più venduto nel 1998" (un milione e duecentomila copie). Al
disco dovrebbe seguire una serie di concerti per tutta l'estate; ciò non avviene
a causa di un incidente durante lo spettacolo di Verona del 15 maggio, nel quale
Renato si frattura un piede. Nell'estate dello stesso anno, ancora convalescente
e ingessato al piede, partecipa come ospite fisso al programma televisivo di
Canale 5 "Un disco per l'estate". In autunno riprende la serie di concerti
precedentemente interrotta e raccoglie un enorme successo in tutta Italia.
1999: Esce l'album live "Amore dopo Amore Tour dopo Tour" registrato a Milano,
al FilaForum di Assago, il 20 Ottobre 1998 durante le tourneè dell'anno
precedente. E' dello stesso anno l'ufficializzazione dell'idea di Fonòpoli, il
cui progetto definitivo viene consegnato al Sindaco di Roma Francesco Rutelli
durante una conferenza stampa nella Sala Rossa del Campidoglio. Durante una
puntata della trasmissione "Carramba che fortuna" presentata da Raffaella Carrà,
Renato pone la prima simbolica pietra del progetto Fonòpoli alla Magliana, un
quartiere di Roma, su un terreno adiacente al Centro direzionale Alitalia. E' di
quest'anno la splendida serie di concerti "Cantiere Fonòpoli" con Carla Fracci e
i Momix.
2000:
Finalmente Renato ha uno spazio tutto suo in televisione. La RAI, dopo i
successi dei programmi di Morandi e Celentano, gli offre la possibilità di
realizzare una trasmissione in quattro puntate, più una 5 puntata speciale con
"Il meglio di…". Renato accetta l'invito e così nasce "Tutti gli Zeri del
mondo", viaggio ideale a bordo della "Zeronave", attraverso la sua arte, la sua
musica, il suo essere teatrante. L'album omonimo esce il 26 maggio, poche
settimane dopo il termine della trasmissione. Il 30 maggio partecipa alla
trasmissione televisiva su Canale 5 "Festivalbar", a Napoli, e presenta il brano
"Via dei martiri".
2001:
Nel mese di settembre scompare, per malattia, la madre di Renato. Questo
tragico evento influisce molto sui suoi progetti, al punto da decidere di
posticipare l'uscita del suo nuovo lavoro discografico. Il 12 ottobre viene
trasmessa in radio la canzone "Non cancellate il mio mondo", singolo che
anticipa l'imminente uscita del nuovo album, il cui titolo rimane coperto dal
mistero fino a pochi giorni prima della data di pubblicazione, il 9 novembre.
"La curva dell'angelo", questo il titolo dell'album, conquista la classifica in
una sola settimana.
2002:
"La curva dell'angelo" entra a far parte della Top Ten dei cd più venduti,
con circa 500.000 vendute in meno di due mesi. A febbraio inizia a
concretizzarsi il "Prove Di Volo Tour 2002", l'attesissimo Tour di Renato. Le
più importanti città italiane si preparano così ad ospitare questo nuovo
carrozzone, che parte da Firenze il 15 aprile e si conclude a Viareggio il 4
agosto. Il 18 giugno viene omaggiata la memoria di Alex Baroni con un concerto
ai Fori Imperiali di Roma; Renato vi partecipa eseguendo in maniera toccante due
canzoni, "E' stato un viaggio" e "E il cielo mi prese con sè", scritta da Renato
per l'amico Alex, oltre alla recita di una poesia, "La primavera di Alex".
2003:
Il 3 novembre, al Teatro Eliseo di Roma, e in diretta radiofonica su
Radiouno, Renato presenta in anteprima alcuni brani tratti dal nuovo ed
attesissimo CD "Cattura", che viene pubblicato il 7 novembre. Renato è l'autore
delle dodici canzoni del nuovo album, coadiuvato da Geoff Westley, Podio e
Claudio Guidetti.
2004:
Il 2 aprile esce nei negozi il nuovo singolo “Come mi vorresti” che
contiene, oltre al brano, anche il videoclip. Il 16 aprile, in occasione
dell'imminente tour (che partirà il 29 maggio allo stadio Meazza di Milano) esce
una nuova edizione dell’album "Cattura", con copertina a sfondo bianco, la
traccia video come bonus track e alcuni dei brani, quali "Prendimi", "Come mi
vorresti", "Naturalmente strano" e "Figlio" che presentano delle variazioni nel
cantato e negli arrangiamenti.