Occorre trattare in modo MIRATO le diverse PATOLOGIE, sia LESIONALI che ENERGETICHE.
La terapia avrà unazione tanto più valida quanto più LINFORMAZIONE CHE ESSA PORTA SARÀ UGUALE ED INVERSA ALLO SQUILIBRIO DA CURARE.
Sarà tanto più efficace, quanto più la CAUSA PRIMARIA della patologia sarà identificata come BERSAGLIO.
Bisogna tener presente anche che LAZIONE TERAPEUTICA NON POTRÀ AVERE COMPLETO SUCCESSO SE UN BERSAGLIO NE NASCONDE UN ALTRO.
Può capitare che dopo aver curato uno squilibrio ne compaia un altro che prima non si era manifestato.
Per superare QUESTO PROBLEMA a volte è necessario la somministrazione di due o più rimedi, in una SUCCESSIONE TEMPORALE precisa, onde permettere al primo rimedio di forzare la prima "SERRATURA" ed a quelli che seguono, man mano, le successive.
LO SBLOCCO DELLA PATOLOGIA SI REALIZZERÀ SOLO QUANDO LA CHIAVE TERAPEUTICA GIRERÀ NELLA RISPETTIVA SERRATURA PATOLOGICA.
A tale proposito dice il Dott. Patrick Véret:
"La chiave terapeutica girerà nella serratura patologica solo quando essa sarà stata riprodotta esattamente secondo il modello della serratura" .
Da quanto detto si evince che questa "Analisi " può rivelare una patologia con un ANTICIPO DAVVERO NOTEVOLE, superando tutti i sistemi attualmente in uso per quanto riguarda la precocità diagnostica.
Questo vantaggio impagabile ci permette dINTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE con la cura più idonea.
Bisogna ricordare che quando si esamina un sistema in via di guarigione, se il "programma patogeno" è stato "corretto", allanalisi energetica il sistema risulta GIÀ GUARITO, quindi in anticipo sulla sua effettiva guarigione fisica!.
ATTENZIONE !... DI QUESTO BISOGNA TENER CONTO SEMPRE ONDE EVITARE DI DICHIARARE IN ANTICIPO AVVENUTE GUARIGIONI NON ANCORA "COMPLETE" E QUINDI IN APPARENTI CONTRADDIZIONI CON EVENTUALI ANALISI TRADIZIONALI.
Prima di dare un responso bisogna attendere sempre la guarigione "strutturale del tessuto" che seguirà, per conseguenza, a quella energetica.
è sorprendente la RAPIDITÀ con la quale un'alterazione energetica si rimette in equilibrio: uno, due o massimo tre minuti dopo che il paziente ha assunto il rimedio (di solito per via sublinguale).
Questa rapidità dell'effetto ristabilizzante ci conferma quanto è già stato detto: il rimedio funziona certamente come INFORMAZIONE (probabilmente elettromagnetica). Un eventuale funzionamento biochimico avrebbe bisogno necessariamente di tempi più lunghi per permettere alla sostanza terapeutica di diffondersi nell'organismo.
ATTENZIONE !...: I tempi che intercorrono tra il RIEQUILIBRIO energetico e la GUARIGIONE fisica e funzionale dellorgano, variano secondo la gravità ed il tipo di patologia da curare, ma soprattutto da persona a persona.
Questo dipende evidentemente dalla maggiore o minore attività dei meccanismi dautoguarigione del paziente.
Tener presente che nel caso estremo questi meccanismi di autoguarigione (Vis medicatrix naturae) dovessero mancare completamente al paziente, non si otterrebbe alcun miglioramento qualunque sia la patologia da curare.
Un fenomeno ricorrente, dopo che la patologia (quella che presentava il maggiore disordine) è stata rimossa, è la comparsa di NUOVI SQUILIBRI che si presentano allanalisi bioenergetica.
Avviene cioè che una patologia (di solito la più grave), ne nasconde altre minori. Bisogna tener conto di questo "EFFETTO DI MASCHERAMENTO" per decidere le terapie successive in relazione alla "nuova situazione" che si è determinata ed a quelle che potranno ancora progressivamente determinarsi.
RIEQUILIBRIO ENERGETICO con il TeleBioTron
Con il "TeleBioTron" si può:
1) Selezionare il tipo di rimedio più idoneo (quello che posto nell'apposito contenitore dello strumento riduce il valore della patologia rilevata).2) Ottimizzare nello stesso modo la posologia e la relativa diluizione o dinamizzazione (simillimum).
3) Stabilire se due o più rimedi possono essere presi contemporaneamente (sinergismo).4) Verificare se, o quali sostanze, determinano allergia nel paziente (allergeni).
5) Si possono realizzare, in caso di necessità, anche farmaci, composti da uno o più rimedi (composé omotossicologici), trasferendo le proprietà energetiche di questi, in fiale di acqua bidistillata, o in altri supporti usati tradizionalmente in omeopatia.
Si possono utilizzare anche i "nosodi" ed i "nosodi inversi" o adoperare, come in omotossicologia, i prodotti degli organi emuntori del paziente stesso (sangue, urine, espettorato, feci...), e realizzare i cosiddetti rimedi "isoterapici".
Questi rimedi danno, anche nei casi più difficili, sorprendenti risultati positivi.
Il "TeleBioTron" può essere adoperato da un "operatore radionico" (meglio se è un medico)
dopo un adeguato corso di addestramento.