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UNO STRUMENTO BIOELETTERONICO ATTO A
RILEVARE E QUANTIZZARE
L'ENERGIA VITALE DELL' UOMO.
PERMETTE AD UN OPERATORE ADDESTRATO DI FARE
IL "BIOSCREENING"
Fare un bioscreening significa:
VERIFICARE, attraverso la valutazione ENERGETICA dei vari ORGANI e SISTEMI,
lo stato di EFFICIENZA FISICA E PSICHICA di un individuo.
E' possibile anche COMPENSARE gli eventuali SQUILIBRI, riscontrati al paziente,
E RIPRISTINARE LO STATO DI SALUTE.
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COME VEDREMO, IL "TeleBioTron", LO STRUMENTO RADIONICO ATTIVO PIU' AVANZATO OGGI DISPONIBILE,
FUNZIONA SECONDO I PRINCIPI DEL
BIOLOGICAL TRANSLATION SYSTEM,
SINTONIZZANDO I SUOI CIRCUITI SULLA BIOENERGIA RADIANTE (1)
IN UNA DETERMINATA BANDA DI FREQUENZE.
R I S O N A N Z A
(1) Fritz Popp: Teoria dei Biofotoni. Ediz. IPSA
(c)1994 =GIZETA=SystemS= ©
Sinteticamente, per quanto riguarda gli squilibri, bisogna tener conto che:
ALTERAZIONI ENERGETICHE possono dare origine a DISFUNZIONI (spesso endocrine) o, in certi casi, a LESIONI organiche vere e proprie
LA LESIONE, prova tangibile della malattia, è la conseguenza duno SQUILIBRIO ENERGETICO.
Se si fossero rilevate e corrette per tempo le prime DISSONANZE ENERGETICHE, essa (la lesione), non si sarebbe mai sviluppata.
Eziopatogenesi:
1° Disordine energetico primario
2° Disordine funzionale
3° Lesione
I disordini energetici presiedono alla elaborazione delle lesioni.
Le lesioni poi, a loro volta, inducono disordini energetici, spesso permanenti anche dopo la loro cicatrizzazione.
Bisogna tenere in dovuto conto che lasportazione di un organo ammalato IMPEDISCE definitivamente a questo di MANIFESTARE la propria patologia.
Lenergia DISSONANTE (patogena) che aveva determinato il problema allorgano ormai asportato, può indirizzarsi "altrove", manifestandosi in un nuovo squilibrio con aspetti alquanto DIVERSI da quelli precedenti, ed in genere PIÙ GRAVI.
Per agire sul soggetto che deve essere analizzato, occorre regolare al momento una serie di filtri risonatori, in successione secondo un PRECISO CODICE NUMERICO, per trovare L'ESATTA SINTONIA.
Nel momento in cui loperatore utilizza il "TeleBioTron", egli sta controllando UNA O PIÙ FREQUENZE di un organo o di un sistema nei rispettivi punti di RISONANZA ELETTRONICA.
Il fenomeno si manifesta quando lo Strumento è SINTONIZZATO, ossia è in RISONANZA con lEnergia Cellulare Radiante del soggetto in esame. L'effetto è dovuto ad una combinazione di elettricità, magnetismo e forse qualche altra forza o fattore biologico non ancora ben determinato. Comunque, tutte energie impulsive OSCILLANTI.
Uno strumento del genere deve possedere caratteristiche tecniche (selettività, fattore di merito (Q), impedenza, ecc.) molto precise, cosa indispensabile affinché lenergia biologica sintonizzata possa attivarlo, mandandolo in "risonanza".
Mancano tali presupposti tecnologici la bioenergia, non trovando nei circuiti limpedenza adatta, tenderebbe a scavalcarli, disperdendosi altrove. Avremmo così un by-pass e lo strumento non funzionerebbe.
NB: è importante tener presente che questo strumento non rileva lo stato fisico della struttura biologica dell'organo in esame, ovvero lo stato patomorfologico, ma l'attività che esso riesce a svolgere, in quel preciso momento. (funzionalità attuale, dinamica).
Continuando con "IL BIOSCREENING"
Mediante Il TeleBioTron, come è stato sopraddetto, è possibile analizzare lo stato ENERGETICO di una persona e quantizzarlo, in riferimento ad un valore medio (stato di sanitas) su di una scala centesimale.
Questo controllo può essere fatto:
È di primaria importanza capire che in questo modo si esamina LO STATO DELL'ENERGIA BIOLOGICA che, secondo le ultime ricerche scientifiche, è quella che determina l'attività dei vari organi.
Si ritiene che un organo, una ghiandola o un intero sistema funzioni correttamente, solo se le energie che lo governano sono coerenti e rispettano il " programma ".
Questultimo tra l'altro, oltre alla funzionalità biologica specifica dellorgano, sovrintende anche alla disposizione spaziale delle più intime parti (cellule), determinando così anche forma e struttura.
Quando il "programma" per una qualunque ragione (veleni, tossine, infezioni, virus, traumi) si "modifica", si "altera", l'organo pertinente comincia a non funzionare più bene e se lo squilibrio persiste, esso si ammala.Spesso il male si somatizza dando luogo alla
Occorre trattare in modo MIRATO le diverse PATOLOGIE, sia LESIONALI che ENERGETICHE.
La terapia avrà unazione tanto più valida quanto più LINFORMAZIONE CHE ESSA PORTA SARÀ UGUALE ED INVERSA ALLO SQUILIBRIO DA CURARE.
Sarà tanto più efficace, quanto più la CAUSA PRIMARIA della patologia sarà identificata come BERSAGLIO.
Bisogna tener presente anche che LAZIONE TERAPEUTICA NON POTRÀ AVERE COMPLETO SUCCESSO SE UN BERSAGLIO NE NASCONDE UN ALTRO.
Può capitare che dopo aver curato uno squilibrio ne compaia un altro che prima non si era manifestato.
Per superare QUESTO PROBLEMA a volte è necessario la somministrazione di due o più rimedi, in una SUCCESSIONE TEMPORALE precisa, onde permettere al primo rimedio di forzare la prima "SERRATURA" ed a quelli che seguono, man mano, le successive.
LO SBLOCCO DELLA PATOLOGIA SI REALIZZERÀ SOLO QUANDO LA CHIAVE TERAPEUTICA GIRERÀ NELLA RISPETTIVA SERRATURA PATOLOGICA.
A tale proposito dice il Dott. Patrick Véret:
"La chiave terapeutica girerà nella serratura patologica solo quando essa sarà stata riprodotta esattamente secondo il modello della serratura" .
Da quanto detto si evince che questa "Analisi " può rivelare una patologia con un ANTICIPO DAVVERO NOTEVOLE, superando tutti i sistemi attualmente in uso per quanto riguarda la precocità diagnostica.
Questo vantaggio impagabile ci permette dINTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE con la cura più idonea.
Bisogna ricordare che quando si esamina un sistema in via di guarigione, se il "programma patogeno" è stato "corretto", allanalisi energetica il sistema risulta GIÀ GUARITO, quindi in anticipo sulla sua effettiva guarigione fisica!.
ATTENZIONE !... DI QUESTO BISOGNA TENER CONTO SEMPRE ONDE EVITARE DI DICHIARARE IN ANTICIPO AVVENUTE GUARIGIONI NON ANCORA "COMPLETE" E QUINDI IN APPARENTI CONTRADDIZIONI CON EVENTUALI ANALISI TRADIZIONALI.
Prima di dare un responso bisogna attendere sempre la guarigione "strutturale del tessuto" che seguirà, per conseguenza, a quella energetica.
è sorprendente la RAPIDITÀ con la quale un'alterazione energetica si rimette in equilibrio: uno, due o massimo tre minuti dopo che il paziente ha assunto il rimedio (di solito per via sublinguale).
Questa rapidità dell'effetto ristabilizzante ci conferma quanto è già stato detto: il rimedio funziona certamente come INFORMAZIONE (probabilmente elettromagnetica). Un eventuale funzionamento biochimico avrebbe bisogno necessariamente di tempi più lunghi per permettere alla sostanza terapeutica di diffondersi nell'organismo.
ATTENZIONE !...: I tempi che intercorrono tra il RIEQUILIBRIO energetico e la GUARIGIONE fisica e funzionale dellorgano, variano secondo la gravità ed il tipo di patologia da curare, ma soprattutto da persona a persona.
Questo dipende evidentemente dalla maggiore o minore attività dei meccanismi dautoguarigione del paziente.
Tener presente che nel caso estremo questi meccanismi di autoguarigione (Vis medicatrix naturae) dovessero mancare completamente al paziente, non si otterrebbe alcun miglioramento qualunque sia la patologia da curare.
Un fenomeno ricorrente, dopo che la patologia (quella che presentava il maggiore disordine) è stata rimossa, è la comparsa di NUOVI SQUILIBRI che si presentano allanalisi bioenergetica.
Avviene cioè che una patologia (di solito la più grave), ne nasconde altre minori. Bisogna tener conto di questo "EFFETTO DI MASCHERAMENTO" per decidere le terapie successive in relazione alla "nuova situazione" che si è determinata ed a quelle che potranno ancora progressivamente determinarsi.
Si procede nel seguente modo:
1) Si fa sedere il paziente su di una sedia non metallica, con i piedi nudi poggiati su una pedanina composta da due piastre di particolare lega polimetallica, e/o facendogli tenere in mano due manicotti della stessa lega.
Questi elettrodi (pedanina e manicotti) sono collegati allo "Strumento" con cavi di rame isolato.
2) Si imposta il numero del " CODICE " (2) specifico riguardante ciò che si vuole analizzare, ruotando in successione le manopole dei commutatori.
3) Si cerca la RISONANZA migliore ruotando la manopola di SINTONIA.
4) Si ruota la manopola controllo INTENSITà, fintanto che il segnale rilevabile è presente.
Fermare la rotazione, appena tale segnale scompare.
5) Si legge quindi sullindice di detta manopola graduata in scala centesimale, il valore della BIOENERGIA relativa all'oggetto (organo, sangue, ghiandola,...etc.) in esame.
1) Selezionare il tipo di RIMEDIO PIÙ IDONEO (quello che posto nello strumento riduce il valore della patologia).
2) OTTIMIZZARNE LA DILUIZIONE o DINAMIZZAZIONE omeopatica (quella che sullo strumento azzera il valore della patologia).
3) Stabilire, sempre con lo strumento, se due o più rimedi possono essere presi CONTEMPORANEAMENTE (sinergismo).
4) Verificare se, o quali sostanze, determinano ALLERGIA nel paziente (allergeni).
Si possono realizzare, in caso di necessità, anche farmaci, composti da uno o più rimedi (composé omotossicologici), trasferendo le proprietà energetiche di questi, in fiale di acqua bidistillata, o in altri supporti usati tradizionalmente in omeopatia.
Sempre con il TeleBioTron si possono utilizzare anche i "NOSODI" e convertirli, se necessario, in "NOSODI INVERSI" o adoperare, come in isoterapia, i prodotti degli organi emuntori del paziente stesso (sangue, urine, espettorato, feci...), e realizzare i cosiddetti rimedi "isoterapici".
Questi rimedi danno, anche nei casi più "difficili", sorprendenti RISULTATI POSITIVI.
TALE STRUMENTO PUÒ ESSERE ADOPERATO DA TUTTI, DOPO UN BREVE CORSO DI ADDESTRAMENTO.
(2) E' stato da me introdotto il termine " CODICE " che sostituisce quello improprio di "frequenza" , usato da alcuni scrittori ed operatori del settore. Questo perché i numeri, ai quali ci riferiamo, non esprimono frequenze in c.p.s. o in Hertz, ma indicano la posizione (in sequenza) dei risonatori degli "Strumenti radionici. In lingua inglese questi codici vengono detti "RATES".
IAPPENDICE
Un "SISTEMA" è detto "CIBERNETICO"(1), quando ha la capacità di variare, uno o più dei suoi parametri (caratteristiche), per compensare ed adattarsi a modificazioni o cambiamenti sopravvenuti in se o nell'ambiente che lo circonda, creando un nuovo equilibrio.
La disciplina che studia questi "SISTEMI" è la cibernetica
Tutti i sistemi viventi hanno questa proprietà per cui si possono dire biocibernetici. La scienza che studia questi sistemi viventi è detta BIOCIBERNETICA. Di conseguenza
L'UOMO E' UN SISTEMA BIOCIBERNETICO.
Alcuni semplici esempi di "correzioni" biocibernetiche:
1. Variazione (diminuzione) del diametro della pupilla (diaframma), all'aumentare dell'intensità luminosa dell'ambiente circostante per evitare labbagliamento.
2. Variazione (aumento) della traspirazione cutanea all'aumentare della temperatura ambiente per consentire il raffreddamento del corpo mediante evaporazione del sudore ed evitarne il surriscaldamento.
3. Variazione (aumento) del flusso ematico in zone epidermiche dove viene sottratto calore (es: contatto con un corpo freddo) e costrizione dei pori, per aumentare lapporto di calore "in loco" e diminuirne la dispersione.
4. Variazione (diminuzione) della sensibilità uditiva, all'aumentare dell'intensità sonora...etc...
I parametri che determinano la qualità di un sistema cibernetico, (o biocibernetico), sono:
1. Soglia di rilevamento dei sensori (minimo valore rilevabile).
2. Tempo di intervento dopo il rilevamento (rapidità di compensazione).
3."Range" di azione (massimo squilibrio che riesce a compensare).
Le patologie che si manifestano in un organismo vivente possono considerarsi "variazioni" causanti perturbazioni tali, che il meccanismo di autocompensazione (biocibernetico) non riesce più a correggere, perché vanno fuori di quel "Range" massimo di azione.
Per annullare questa alterazione dello stato di equilibrio del "SISTEMA VIVENTE", occorre intervenire con lo stesso metodo naturale (cibernetico).
Il funzionamento del TeleBioTron, secondo il metodo B-T-S si basa proprio su questo principio:
il BIOFEEDBACK e cioè:
"rilevamento delle energie patologiche ed annullamento di esse MEDIANTE UN SISTEMA di CONTROREAZIONE, per riportare cosi l'organismo in quel "range" di autocompensazione che gli permette poi di guarire".
(1) Il termine "cibernetica" è stato proposto per la prima volta da Wiener.
Penso che con l'ausilio di tale "Strumento" , la Medicina ed in particolare l'Omeopatia potrà fare un notevole balzo in avanti, sfatando per sempre la falsa opinione che ritiene comunque la cura omeopatica estremamente lunga e laboriosa.
Tale convinzione è conseguenza dei tempi lunghi che spesso occorrono allOmeopata per identificare il rimedio o i rimedi giusti per guarire quel determinato paziente, dovendosi egli basare per tale difficilissima scelta, sulla sua esperienza, sensibilità, ed intuito.
A queste indispensabili proprietà e capacità, oggi egli può affiancare l'ausilio di uno strumento che come è stato detto, individuerà senza possibilità di errore le patologie del paziente, verificherà la idoneità della cura e la validità terapeutica dei rimedi con un guadagno di tempo veramente notevole.
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