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ITINERARIO N° 9 - Lombardia

Varzi - Pietragavina -M.Alpe - Tre Passi - Passo Penice -Scaparina - Brallo - Fego - Varzi.

Lunghezza: km  48 ca.

Asfalto/Sterrato: 17/31  km ca

Dislivello in salita: 1128 m.

Difficoltà tecnica media: 3/3
(chiappe strette e mascelle serrate)

Tempo di percorrenza: 4 ore ca.

Altri itinerari di riferimento : vedi N. 3-4-16-17-18

Itinerario aggiornato a: gennaio 2005

Il percorso comincia da Varzi, p.za della Fiera, procedendo in direzione passo del Brallo/Penice. Appena ci si è immessi sulla strada statale si prende a sinistra in salita via Verdi che, al termine delle case prosegue diventando sterrata. Dopo circa 400 m si giunge ad un incrocio ove si procede a sinistra in salita costeggiando un fabbricato. Successivamente si tiene la destra nei seguenti due incroci tenendo sempre la linea della massima pendenza, si transita tra la strada asfaltata ed un edificio e si prosegue diritto seguendo la mulattiera pietrosa in salita che successivamente spiana leggermente prima di raggiungere la carrareccia che sale dalla strada asfaltata. Si gira a sinistra e, percorso un breve tratto pianeggiante, si svolta a destra e si segue la pista principale in salita che poi si stringe fino a diventare un sentiero stretto fra i rovi. Si transita a fianco di una cascina e si prosegue diritto su un tratturo ciottolato dapprima pianeggiante poi via via più ripido che procede parallelamente alla strada asfaltata.    Dopo circa 1 km il percorso spiana nell'approssimarsi all' abitato di Pietragavina ove si incrocia una stradina asfaltata. Si svolta a destra in lieve discesa e dopo qualche decina di metri si svolta a sinistra per una breve sterrata, al termine della quale si gira a sinistra su asfalto per poi voltare a destra in discesa per giungere al passo di Pietragavina .    Si prosegue in direzione S.Cristina, si ignora il primo bivio per Casa Fiori, si imbocca il secondo bivio a sinistra in salita su asfalto fino a che, superate alcune case ed edifici rurali, la strada diventa un largo sterrato in salita. Si segue la pista principale fino a raggiungere una fontana (f.dell'Acquafredda) con area attrezzata per pic-nic. Si prosegue dritto nel bosco seguendo l'ampia sterrata ombrosa ignorando i numerosi sentieri laterali e, dopo circa 2,5 km di salita non eccessivamente impegnativa ci si immette sulla strada di cresta che dal M.Calenzone raggiunge il M.Alpe. Si prosegue in direzione sud sulla diritta strada di cresta che dopo un tratto pianeggiante comincia a salire fino raggiungere la sommita del M.Alpe. Seguendo sempre la pista principale, che ora si immette nella pineta, il percorso diventa discensivo e veloce fino a raggiungere la zona dei Tre Passi. (Alternativa: in vetta al M. Alpe, in prossimità di un tavolo da pic-nic in legno, invece di seguire la svolta a sx della pista principale tagliare il pratone di fronte seguendo le vaghe tracce nell'erba fino ad imboccare il single track che, seguendo la linea della max pendenza, porta, tagliando due volte la pista principale, direttamente alla fine della discesa).     Da località Tre Passi si percorre la ex S.S.461 in direzione del Passo del Penice, si supera il piazzale con i ristoranti  e, procedendo in discesa, all'altezza del primo tornante verso sx si prende a dx una carrareccia in costa che aggira per buona parte il M.Penice. Per seguire la retta via basterà mantenersi in costa ignorando i viottoli laterali che salgono verso la vetta o scendono in Val Trebbia e seguire i cartelli con la scritta MTB che di tanto in tanto sono presenti. (A mezzavia è presente una fontana: proseguire dritto). Al termine di un tratto discensivo si giunge ad incrociare la strada asfaltata che unisce il P. della Scaparina con il paese di Ceci. A questo punto si svolterà a sx in salita e percorse alcune centinaia di metri si giungerà al passo in prossimità di un bar.
Svoltare a sx in direzione Brallo di Pregola e percorrere per circa 1,8 km la strada asfaltata di cresta che permette di vedere la Valle Staffora sulla dx e la Val Trebbia sulla sx. Al termine di una breve salita, quando appare sotto di noi la zona del Brallo di Pregola e di fronte a noi il M.Lesima con il suo “pallone” sulla vetta, troveremo una mulattiera in salita sulla dx ed una rampetta che immette in una pineta sulla sx. Si imbocca quest'ultima che diviene ben presto un single track in discesa. Si attraversa l'asfalto piegando leggermente a sx e ci si immette in una ombrosa ed ampia carrreccia nel bosco. Dopo alcune centinaia di metri di percorso pianeggiante ci si trova di fronte ad un bivio ad Y: a sx la larga sterrata prosegue in discesa, dritto prosegue una mulattiera in salita. A questo punto l'una o l'altra sono indifferenti perchè seguendole si arriva comunque ad un'area attrezzata per pic-nic. Si prosegue in discesa sull'ampia sterrata con fondo ghiaioso (vi sono molte alternative piacevoli nei numerosi sentieri che si intrecciano in questi boschi: potrebbe valere la pena di effettuare qualche esplorazione) fino a raggiungere la stretta strada asfaltata che da Brallo di Pregola porta a Dezza. Non si arriva a toccare l'asfalto ma si prende a dx in costa e si prosegue sempre dritto in saliscendi su una larga carrareccia. Percorse alcune centinaia di metri si svolterà a sx in discesa (tenendosi a dx si raggiunge in breve il Centro Tennis CONI) fino a raggiungere l'asfalto all'altezza del cimitero di Pregola.    Si svolta a sx, si passa davanti ad una fontana per poi arrivare al Passo del Brallo. Si deve ora imboccare il sentiero, conosciuto anche con il nome dei “tre guadi”, che seguendo il corso del torrente Montagnola scende dal Brallo all'abitato di Fego e quindi in Valle Staffora. Lo start è situato nella piazzola del distributore in centro a Brallo ed è costituito da una breve rampa in cemento in discesa che lascia presto il posto ad una mulattiera che va seguita fedelmente. Dopo il guado la via risale fino ad incontrare una mulattiera a dx in salita, proseguire dritto costeggiando un pratone con segni di moto fino ad un bivio ove si prende a sx in leggera discesa via via più ripida. Data la presenza di numerosi sentieri alternativi la cui agibilità varia di continuo, da questo punto in poi le indicazioni sono da ritenersi indicative; il principio da seguire è che bisogna costeggiare il più possibile il corso del torrente portandosi ora sull'una ora sull'altra sponda con un continuo alternarsi di mulattiera, single track, carrareccia. Una volta giunti in vista dell'abitato di Fego, quasi al termine della discesa che porta all'ultimo guado, in un tornante a sx si stacca una carrareccia di costa seguendo la quale, in circa 1km, si arriva sul greto del torrente Staffora e quindi una volta guadatolo sulla strada asfaltata che da Fego conduce a Casanova Staffora. Se si ritiene che lo Staffora sia troppo carico d'acqua conviene tralasciare quest'ultimo tratto e dirigersi a Fego per proseguire su strada asfaltata. Si supera l'abitato di Casanova in direzione Varzi e, poco dopo aver oltrepassato l'incrocio che porta all'abitato di Bosmenso, imboccare a sx in discesa per la frazione Carro. Costeggiare staffora e risalire sempre su asfalto fino a raggiungere la strada che dal passo del Brallo scende a Varzi che basterà seguire per terminare il giro.

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