La via
del sale (via di Crinale).
Il
circuito della Ceva è un itinerario completo che necessita di una
buona preparazione fisica per superare la lunga salita e delle buone
qualità in discesa per affrontare l'impegnativa discesa. La bellezza
di questi luoghi vi farà certamente dimenticare le difficoltà e
le fatiche dell'itinerario
Accesso
: L'itinerario parte da Limone Piemonte per arrivare a Ventimiglia,
serve quindi un servizio di navetta. Il modo migliore per raggiungere
la località sciistica piemontese è, a nostro parere,
con il trenino che regolarmente percorre il tratto Ventimiglia -
Cuneo (possibilità di caricare le bici). In caso si volesse
raggiungere Limone in auto bisogna risalire la Val Roya seguendo
la statale del Col di Tenda sino ad arrivare nella località
piemontese.
Itinerario
: Dal Colle di Tenda (p.340 - 1871m) prendere la strada
che sale alla stazione sciistica dei Trois Amis e continuare sino
a raggiungere il forte Centrale (p.339 - 1880m). Da qui scendere
per riprendere la pista principale (p.338 - 1880m) e seguire la
pista che, salendo attraverso le piste di sci di Limone porta ad
un primo colle a 2150 m. La strada continua a salire raggiungendo
prima il Colle della Perla e poi il Colle della Boaria (p.326 -
2102m), porta d'ingresso del massiccio del Marguareis. Dal colle
la pista inizia a scendere per poi risalire passando sotto il castello
di Chevoilail (2240m) e ridiscendere a 2074 metri. La pista riprende
a salire, supera il Colle dei Signori (p.327 - 2111m), uscendo dal
Massiccio del Marguareis, ed arriva ad una cresta a 2200m. Da qui
la pista diventa più scorrevole ed attraversa un bel bosco di larici
: il bosco delle Navette. Uscendo dal bosco un falsopiano ci porta
al bivio Monesi/Passo del Tanarello a 1830m (qui si trova un punto
acqua e, nel caso si volesse dividere l'itinerario in più tappe,
la possibilità di alloggiare in albergo a Monesi). Alla biforcazione
prendere a destra la pista che sale verso il Passo del Tanarello,
lasciare a sinistra il bivio per il monte Saccarello e continuare
fino al Passo del Tanarello. (p.277 - 2045m). Dal passo la strada
gira sull'altro versante scendendo (fondo molto sconnesso ed accidentato)
fino al passo del Collardente (p.270 - 1599m). Arrivati in fondo
prendere a destra lo sterrato che sale, superando un primo colle
(p.272 - 1680m), alla bassa di Sanson a 1707m (via d'uscita per
Briga 13 Km). Si continua a salire fino alle antiche caserme di
Marta, da qui la strada inizia a scendere, passa davanti al rifugio
Grai e dopo, circa, 700 metri si giunge ad un crocevia sotto
un colle a 1830m (da questo punto si può scendere in 20 minuti al
colle Melosa 1542m - rifugio Allavena).
Variante
1 : da questo crocevia in 4 chilometri si arriva a colle
Melosa, da qui inizia una strada asfaltata che in circa 12 chilometri
scende al paese di Pigna. Dal paese la statale della Val Nervia
ci porta in 20 chilometri a Ventimiglia.
Variante
2 : all'incrocio, anziché scendere verso Melosa, prendere
la pista in salita che porta al Colle della Valletta (1909m).
Proseguire sul sentiero erboso fino ad arrivare un passaggio con
ancoraggi e cavo metallico. Da qui inizia un tratto molto
tecnico ed esposto che raggiunge il passo dell'Incisa (p.170b
- 1684m). Dal passo il sentiero sale fino al Colle del Torraggio
a 1821m (passaggio con ancoraggi e cavo metallico). Scendere per
un sentiero fino ad un incrocio e prendere a destra dove imbocchiamo
la parte più delicata del percorso. Il sentiero in questo punto
è molto esposto e corre lungo un pericoloso burrone fino al Colle
del Corvo (p.170a - 1404m). Continuare a scendere fino ad arrivare
ad una pista che porta a Passo Muratone (p.170 - 1157m) dove le
difficoltà diminuiscono. Proseguire in direzione sud-ovest sulla
strada militare che porta a Scarassan a 1226m. Da qui prendiamo
a sinistra ed in un paio di chilometri fino a Gouta (posto di
ristoro con possibilità di alloggiamento - collegamento con Pigna
a 14 km.). Arrivati al ristorante prendere a destra la strada
asfaltata che porta in pochi minuti a Margheria dei Boschi. Arrivati
ai prati di Margheria svoltare a sinistra subito dopo il pontino
che attraversa il torrente. Da questo punto percorrendo una pista
pietrosa passiamo Pau, la fontana dei Saviglioni, il monte Abellio,
il monte Abelliotto e cima Tramontina. Finito lo sterrato, una
strada asfaltata porta in qualche chilometro al bivio Dolceacqua/Camporosso/Verrandi.
Da qui abbiamo 4 possibilità per scendere a Ventimiglia
:
1) prendendo
a sinistra si raggiunge dopo 8/9 chilometri Dolceaqua (Val Nervia)
e da qui in 8 chilometri si arriva a Ventimiglia.
2)
svoltando in direzione Verrandi una rapida discesa vi porta in
6/7 chilometri sulla statale del Col di Tenda (Val Roya), da questo
punto si raggiunge Ventimiglia in 15 minuti circa.
3)
continuando verso Camporosso la strada che porta in Ciaixe, dopo
una serie di sali-scendi, prende decisamente a scendere e ci porta
al bivio Ciaixe/Camporosso/Ventimiglia
(30 minuti circa dal bivio), da qui 3 chilometri per arrivare
a Ventimiglia.
4)
svoltare per Verrandi ma anziché svoltare a destra ed imboccare
la strada asfaltata che porta a Verrandi, prendere la sterrata
che ci riporta in un paio di chilometri ad imboccare l'alta via
dei Monti Liguri. Arrivati alla fine di questa strada si trovano
due sentieri che portano entrambi allo stesso punto; il sentiero
a sinistra è un po' più faticoso, a causa di un tratto da percorrere
a piedi, ma molto divertente. Il sentiero di destra scende rapidamente
e porta in due minuti al bivio. Attraversare la strada asfaltata
(Camporosso/Trinità) e riprendere lo sterrato di fronte. A questo
punto seguire i segnali dell'alta via (AV).
Dopo un tratto
percorribile in bici ed uno a piedi si arriva ad un piccolo colletto
dove un sentiero scende fino alla cappella della Madonna della
Neve. Risalire il sentiero di fronte sino ad arrivare ad una pista
militare che porta ad un colle sotto il Monte Fontana. Continuare,
scendere lungo uno sterrato porta alla strada asfaltata e poco
prima di imboccarla svoltare a destra. Proseguire sul crinale
lungo l'alta Via fino a raggiungere un gruppo di villette. Passare
davanti alla cappella di San Giacomo, scendere verso un gruppo
di serre e seguire il cammino a destra che porta nel centro di
Ventimiglia. Occhio ai segnavia (AV)!!!!
Variante 3 :
all'incrocio di Scarassan anziché prendere a sinistra per
Gouta svoltare a destra. Seguire la pista che supera il prato
di Pegairole ed arriva a Fasciasagran. Prendere a sinistra all'evidente
bivio e cominciare a salire verso Testa d'Alpe. Raggiungere
il palo 171, poi una vecchia caserma della forestale (1365m)
e dopo un ultimo dislivello il palo 111. Al primo tornante imboccare
a destra il pietroso sentiero che raggiunge una pista mal segnata
che domina a 1000m la Valle Roya. Dopo esser passati ad un punto
acqua si raggiunge la pista che in pochi minuti porta a Pau.
Da questo punto il percorso è lo stesso della variante 2.
Caratteristiche
dell'itinerario :
Questo itinerario è molto impegnativo per la lunghezza ed il dislivello
(2200 metri) e quindi richiede un buon allenamento. Le varianti
2 e 3 sono decisamente più impegnative della variante 1, quindi
sta a voi scegliere quella che riterrete più opportuna. Se non
vi sentiste particolarmente in forma vi consiglio di scegliere
la 1. In caso scegliate le altre varianti il tratto che dal Colle
della Valletta porta a passo Muratone necessita di molta attenzione
vista la notevole esposizione del percorso. Per quanto riguarda
la durata dell'itinerario penso che tutto dipenda dall'allenamento
e dal tempo a disposizione. Personalmente ho fatto sempre questa
uscita in giornata, molto probabilmente godendomi poco il bellissimo
paesaggio. Sicuramente se si mettono in preventivo un paio di
giorni l'uscita diventa più rilassante e ci si può perdere tranquillamente
ammirando tutte lemeraviglie che si incontrano. Ricordatevi sempre
che per le varianti 2 e 3 servono sicuramente 5 o 6 ore in più
nella migliore delle ipotesi. Per quanto riguarda l'equipaggiamento
è bene ricordarsi che si passano i 2000 metri e quindi è meglio
portare anche qualcosa di più pesante in caso non fosse una giornata
assolatissima. Portatevi una buona scorta d'acqua visto che le
sorgenti che si incontrano non sono tantissime. Il periodo consigliato
va, secondo il mio modesto