Roma 30 luglio 2003

Spettabile Redazione,

Ho recentemente letto la Vostra rivista di Motociclismo d'Epoca,(.... e per la verità anche altre..), perché sono interessato a restaurare, o meglio, rimettere in funzione, una Sertum 500 Bicilindrica Valvole Laterali, anno di costruzione 1950, anno di prima immatricolazione 1955.

Sulla Vostra Rivista però, come purtroppo anche sulle altre, non ho trovato nessun riferimento ad articoli di "Prove e rievocazioni" o altri riferimenti,  tranne nella sezione Quotazioni, che trattassero il marchio Sertum.

In verità il marchio Sertum, come ho potuto constatare anche di persona, è abbastanza sconosciuto al pubblico, e certamente non regge il confronto con marchi italiani prestigiosi in termini di STORIA dell'Italia e degli Italiani (...basti pensare a Guzzi, a Gilera o Bianchi !!!) ma è triste che per il grande pubblico dei Vostri lettori, o quantomeno negli appassionati delle moto d'epoca, non resti neanche una piccola traccia nella memoria storica di un marchio, ancorché modesto, ma sicuramente italiano. 

Personalmente Vi assicuro, che di chilometri ne ho macinati tanti sulla sua sella, e tutti con grande gusto ed emozione, per non parlarvi poi della curiosità, incredulità e ammirazione (...perché è proprio "BELLA DA VEDERE"  !!)  suscitate nelle persone incontrate. 

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La motocicletta l'ho acquistata nel 1970, ....se ne stava addossata ad un muretto nella campagna lecchese, esposta al sole d'estate, alla neve d'inverno, alla breva e al tivano tutti i giorni dell'anno....,  e da giovane studente 20enne, appassionato di meccanica in generale e di motori in particolare, all'epoca avevo una Vespa 125 e una Gilera 98 super elaborata come si usava, l'ho subito restaurata, sia la parte meccanica che la carrozzeria. Il restauro l'ho fatto facendomi aiutare da un vecchio meccanico, già vecchio nel '70, che se la ricordava vagamente da prima della guerra, anche se il suo vero "amore", in verità, era solo per  la Frera 250, di cui mi raccontava, emozionandosi, gesta memorabili.

Gli interventi meccanici principali sono stati il rifacimento dei pistoni (rifatti dalla Asso sul modello dei vecchi pistoni) e delle valvole, utilizzando valvole dell' Alfa Romeo 1600, leggermente modificate dal meccanico nello stelo, per adattare la sede dei fermi dei bicchierini delle molle. Purtroppo non avendo allora documentazione fotografica, sulla base delle tracce di vernice e di cromatura rimaste tra la ruggine della carrozzeria e dei vari pezzi, ho ripristinato con un carrozziere e  un'officina galvanica, la carrozzeria di colore nero brillante e le cromature varie, tra cui il faro, il serbatoio e i cerchioni delle ruote. Devo dire che l'aspetto nel suo insieme è risultato particolarmente bello e gradevole.... richiamava vagamente moto inglesi d'epoca, e il motore è risultato assolutamente affidabile, anche se il carter, lato frizione, perdeva sempre un filo d'olio che non sono mai riuscito sistemare.

La motocicletta non si è mai fermata in 12 anni di utilizzo quotidiano, fino  al 1982 quando, con famiglia e figli piccoli, e trasferitomi nel frattempo a Roma, non ho più avuto tempo e modo di usarla: allora l'ho rismontata completamente e i vari pezzi, ben ingrassati, giacciono da allora in cantina, riposti in 3 casse, in attesa di tempi migliori.  Naturalmente, avendo circolato per più di dieci anni, sono anche in possesso dei relativi documenti, Libretto di Circolazione, Foglio Complementare e targa originale - provincia di COMO -, 

Ora finalmente è arrivato il "tempo migliore", e quindi ho deciso di rimontarla tra l'entusiasmo  di mia moglie, che ha macinato tutti i chilometri fatti sul sellino posteriore, e dei miei figli che, ora grandi, sono anche loro appassionati di motociclette.

Vengo al punto:

sulla Vostra bella rivista purtroppo non ho trovato un Registro Storico SERTUM cui rivolgermi per informazioni sulla mia motocicletta, in particolare sulla originalità dei colori e delle sospensioni, in quanto la moto, come l'ho trovata, ed allora restaurata, ha sospensioni anteriori a forcella telescopica e posteriori ad ammortizzatori a molla, entrambi carrozzati in tubi di lamiera verniciata, mentre su un catalogo parti ricambio, che ho trovato tramite internet, sono riportati i due soli modelli Sertum 500 Bicilindrica-VL a telaio rigido e 500 Bicilindrica-VL a telaio molleggiato (con forcellone posteriore e semi-balestra) entrambe con forcella anteriore a parallelogramma e mollone centrale.

Ora, essendo stata costruita nel 1950, credo poco prima della chiusura della fabbrica, è possibile che gli ultimi modelli prodotti avessero sospensioni telescopiche ???  o piuttosto sia stata apportata successivamente da qualche officina una così radicale modifica ???

Visto che mi accingo a rimettere in funzione la motocicletta, vorrei ripristinarla nella sua versione originale di fabbrica (eventualmente lasciando ancora le sospensioni telescopiche, solo a patto che siano originali della casa).

Vi pregherei di darmi cortesemente informazioni, sempre che le abbiate anche Voi, o di dove rivolgermi per avere indicazioni sulle modalità del ripristino originale della motocicletta, in particolare circa le sue sospensioni ed i suoi colori originali.

Ringraziandovi anticipatamente porgo

Distinti Saluti