Anche quest’anno siamo partiti
... e, purtroppo, già tornati …
Era la
mattina del il 29 luglio quando, ancor prima delle 05:00,
i soliti noti (Bruno, Aaangelo e Gianni) si aggirano
per il piazzale del campo sportivo di Postioma per predisporre tutto per la
partenza ed il bivacco: acqua, the, vino, nutella,
tonno … sempre loro i nostri compagni di pranzo inseparabili …
La partenza
è per le ore 6:00 e, strano a dirsi, riusciamo a
contenere il ritardo e alle 6:15 si parte.
Quest’anno B. c’è … il clima
questa volta è allegro … anche se i giovani sono pochi
e qualche assenza pesa (Albertone Terruzzi,
Silvia, Piero Baija ... quanto ci siete mancati!!)..
Ma abbiamo
dei “nuovi acquisti” … persone che per la prima volta affrontano questa avventura con noi e che all’inizio sembrano un po’
spaesate di fronte alla novità e all’eterogeneità del gruppo ...
Partiamo
verso la nostra prima meta: Arezzo dove ci fermeremo a
visitare
Non serve
andare in Sicilia per trovare stranezze per i pagamenti: qui non accettano i
pezzi da 500 ma le carte di credito (senza chiedere nessun documento) sì …
Vabbè ormai siamo abituati…
Mentre
aspettiamo il nostro turno c’è chi assiste alla Messa
e chi, molto più spensieratamente, si reca al bar di fronte a far l’aperitivo …
sempre i soliti!! no???
Aspettiamo
ed iniziamo la visita alla Cappella: le tre guide cominciano il loro lavoro … chi
con più esperienza e conoscenze e chi, invece, è alle
prime armi.
Termina già
la prima visita del viaggio ed inizia subito la ricerca di un luogo adatto ad
ospitare 106 bocche affamate ed assetate … lo troviamo poco distante e, con i
nostri pullman, ci apprestiamo ad allestire il nostro solito “ristoro mobile”.
Già il primo
giorno iniziano i numerosissimi festeggiamenti che quest’anno
abbiamo avuto durante questi 8 giorni: c’è chi (Renzo)
festeggia la prima metà di secolo raggiunta e chi (Fede, una delle nuove guide)
festeggia una laurea (finalmente) presa … quindi torta, anguria e vino per
tutti.
Nel torpore
post prandiale dobbiamo, però, riprendere la nostra
corsa verso Castellammare di Stabia perché la strada
è lunga … lunghissima anzi.
Quindi ci
armiamo di tanta pazienza e grazie ai nostri fide Bepi
e Checco arriviamo (con qualche pausa nel mezzo) a destinazione.
Ma qui è un
altro mondo … traffico, motorini, auto, clacson, immondizie ... di tutto… e
riusciamo a raggiungere l’albergo solo verso le 22:00
... stanchi e straniti da questa particolare realtà.
Scarichiamo
in fretta i bagagli, non andiamo nemmeno a fare la doccia ma subito a mangiare,
mentre Gianni patteggia con l’addetto al ricevimento, che pretende i documenti
di tutti … e subito!!! Ma il nostro Carambiniere gli sbatte sul muso la copia dei documenti che
avevamo fatto e così risparmiamo un po’ di tempo ma … la stanchezza si fa
sentire e in breve tempo tutti si ritirano nelle loro stanze.
L’albergo
che ci ospita è accogliente, il personale disponibile (grazie al biglietto da
50 che Icco ha prontamente piazzato) e cordiale (Ciro, secondo le ragazze, magari
anche qualcos’altro ma vabbè ...) e si intuisce subito che il soggiorno sarà piacevole.
Al mattino sveglia presto
perché si va per la prima volta nel cuore di Napoli e bisogna fare i conti col
traffico, perciò alle 8:00 tutti di nuovo in pullman dopo una veloce colazione
e direzione Napoli dove ci attendono San Domenico Maggiore e il Cristo Velato.
Due tappe
meravigliose, due gioielli di questa città senza ombra di
dubbio.
Ovviamente i
soliti problemucci agli ingressi perché siamo tanti,
perché bisogna dividersi, perché vogliono i documenti … ma
ormai non ci ferma più nessuno e il nostro uomo tuttofare Gianni aveva
addirittura preparato il librone con tutti i documenti fotocopiati (che organizzazione!!).
Nelle pause
tra una visita e l’altra c’è chi, come sempre, va a zonzo e si dedica
all’assaggio delle specialità locali: la pasticceria Scaturchio
(reclamizzata dal Alberto Terruzzi – purtroppo
assente) viene presa d’assalto dai postiomesi bramosi
di assaggiare caffè, sfogliatelle e quant’altro.
Mentre
torniamo ai pullman ci gustiamo il carattere della città, ne assaporiamo
il clima e quella che è l’inevitabile sua realtà.
Potevano
mancare i posti strani in cui pranzare? certo che no e
infatti anche quest’anno ci ripetiamo e il primo
giorno mangiamo al porto di Napoli, in un piazzale caldo e spoglio. Beato chi
ha pensato di portare i gazebo.
Il bello è
che per un gruppo come il nostro tutto va bene … tutti accettano e si adattano
e basta la compagnia di tutti e un po’ di buonsenso a far stare bene anche i
più titubanti.
Festeggiamo
il compleanno del p
Dopopranzo
torniamo al centro di Napoli, ripercorrendo il tragitto del mattino e andiamo a
scoprire bellezze quali S. Chiara, il Chiostro delle Clarisse, il Gesù Nuovo,
le guglie, il Duomo e San Gennaro.
Una giornata
densa e piena che si conclude arrivando in albergo.
Doccia, cena e, finalmente, passeggiata per Castellamare
a cercare di scoprire quali siano i lati positivi di
questo paese …
Nulla … è un’altra realtà … la puoi solo accettare ma non cercare di
cambiarla …
Quanta pena
e quanta rabbia fa vedere quella spiaggia impraticabile e usata come discarica,
vedere che l’ambiente non viene sfruttato … ma è una
questione di mentalità.
Si
passeggia, si ride, si scherza, ci si ferma a bere il famoso limoncello (ma
ce lo servono tiepido ahimè …) …si torna in albergo e
comincia la parallela e solita vita notturna dei più giovani che si organizzano
al loro solito modo spostandosi di camera in camera per tutto l’albergo.
Sono riusciti
a fare subito gruppo, grandi e p
Ma siamo già
al terzo giorno … ancora sveglia presto, colazione e di nuovo
Napoli dove incontriamo davvero dei luoghi e dei monumenti tra i più
noti: Castel dell’Ovo, Castel
Nuovo e la famosissima Piazza del Plebiscito con il Gambrinus
e il caffè alla nocciola che tanto Terruzzi ci aveva raccomandato.
Spiegazioni,
foto, risate, distrazioni, litigi e simpatie … e un’altra mezza giornata se ne è volata via.
Pomeriggio
partenza per il Vomero ... funicolaree
“atterraggio in un'altra dimensione” come qualcuno ha detto: non sembra nemmeno
di essere a Napoli qui su questo colle tranquillo e pulito …
Anche Icco (che pur detestando
Palermo l’ha definita migliore di Napoli) è soddisfatto e rilassato …
Qui
visitiamo
Nel
frattempo rispediamo B. all’imbocco della funicolare per non farlo stancare (e
per non averlo sulla coscienza) e pian piano noi ci avviamo a piedi.
Ovvio che
qualche malumore ogni tanto c’è per i soliti motivi: stanchezza, caldo, gente non puntuale, simpatie ed antipatie personali …
ma tutto si risolve sempre.
Rientriamo
in albergo finalmente … cena … ottima anche questa volta, ci hanno davvero
viziato con le loro paste e il pesce fatti in mille modi diversi … e con i
contorni … anche se Icco la pensava diversamente … (tegoine
e patate… patate e tegoine).
La giornata
è stata faticosa e quella successiva sarà ancora peggio,
perciò tutti (seeeee…sembra vera…) a letto presto.
Mercoledì
primo agosto: Bruno al solito ci aspetta tassativamente con la bottiglia di
vino bianco: la tradizione è tradizione!!!!...tutti
brindano e nessuno escluso ... non si può!!
Oggi ci
aspetta Pompei … la meta classica di un viaggio in Campania.
Arriviamo
con i nostri potenti mezzi al piazzale e mentre gran parte (o meglio tutti) vanno a visitare il santuario due sole persone rimangono in
pullman a ripassare per far, poi, da guide … e ogni tanto si lanciavano sguardi
a metà tra l’impaurito e l’incosciente come a dire: “siamo ancora in tempo ad
andarcene…”.
Nel
frattempo riescono a cogliere aspetti caratteristici del carattere di quanta
gente: sempre alla ricerca dei soldi e dell’affare appena vedono arrivare un
pullman arrivano a chiederti se hai bisogno di qualcosa
e ad offrirti i loro servizi.
E questa
volta a dire il vero ci sono stati utili questi napoletani: infatti
troviamo un posto (pagando ovviamente) dove mangiare che dir comodo è poco! meglio di così non si poteva (certo peccato per i 3 gazebi che non sono stati sfruttati a pieno) ...
Torna il
resto del gruppo e i cambusieri iniziano ancora una volta la loro opera…
Si mangia e
poi ci si dirige ai vicinissimi scavi…
Non è facile
orientarsi qua dentro … e, causa anche qualche incomprensione, c’è chi rischia
di perdere il controllo … ma poi tutto si aggiusta e
assieme si procede (grazie Alby e Gianni) …
La visita
agli scavi sembra non finire mai … il ristorante aperto a metà percorso sembra
quasi un miraggio e noi ci fermiamo per una pausa ristoratrice ...
Anche in
questo caso B. viene, con un subdolo espediente, riportato ai
pullman scortato da Icco e Rosetta (ma è riuscito ugualmente a
scorticarsi una gamba … non sta mai fermo…) per evitare che si affatichi troppo
anche se, fosse per lui, camminerebbe sotto il sole per ore pur di stare con la
sua gente …
Poco a poco
tutti e tre i gruppi giungono alla Villa dei Misteri, l’ultima tappa pompeiana …
e stanchi come non mai corriamo alle nostre case mobili che ci porteranno a casa (come la chiamano tanti…l’albergo).
Ma la giornata non finisce
qui … dopo la solita abbondante cena c’è la serata a Sorrento … tutti di nuovo
in pullman e via verso questa nuova meta con la solita spensieratezza che
contraddistingue le uscite serali.
Nemmeno da dire che qui è tutto più bello e più pulito..
La serata è
dedicata, dai più, all’acquisto di ceramiche, coralli (ancora???????),
all’assaggio dei babà e del limoncello (freddo questa
volta!!!) … all’acquisto di una “sorpresa”
per Albertùn …
Torniamo ai
pullman che ormai sono sempre più carichi di persone e di ricordi…
Ripercorriamo
la strada e ammiriamo il paesaggio notturno e i fuochi d’artificio che ci hanno
accompagnato per tutti questi giorni.
Albergo e
solita notte.
Siamo a
giovedì (di giàààà???? come vola il tempo quando si sta bene ...) e la mattinata ci
vede partire alla volta di Caserta e della Reggia.
Qui, muniti di auricolari (che tecnologia … che qualcuno usa per
distrarre la guida … ah ah ah), visitiamo le ricche e
sontuose sale e passeggiamo per i giardini immensi … peccato che il tempo come
sempre sia tiranno e non ci permetta di fare tutto con calma. Magari avessimo
potuto pranzare in quello splendido parco …
Andiamo a
mangiare e, per la serie le stranezze, ci ritroviamo questa volta in un parcheggio
sotterraneo (pensavate che il porto fosse l’apice della stramberia … invece no!!).
Manco a dirlo che pure qui noi stiamo bene … sempre comunque con gli
occhi vigili e attenti ai vari strani personaggi che circolano in quella zona
con intenzioni poco benevoli ...
Il clima è
rilassato, la giornata che resta è di puro relax ... giro libero per Napoli ...
da vivere come più ci pare.
Così
torniamo nel capoluogo e ognuno va ... chi torna a Piazza del Plebiscito, chi
in Galleria Umberto I, chi alla Rinascente o da Benetton (si luoghi tipici di Napoli ...) … chi ha ancora
il coraggio di mangiare i babà, questa volta alla nutella
(Fedeeeee), e di bere il caffè alla nocciola (o del
nonno??).
Ripartiamo
verso Castellamare verso le 18:00
e a cena festeggiamo il compleanno di Alberto (… con un altro dolce …) e poi ci
attende la serata danzante.
Il piano - bar
stenta a partire … il musicista non capisce che i postiomesi
hanno bisogno di musica vera e di taaaanto taaaaanto movimento … finalmente fa la cosa giusta e li
iniziano le danze sfrenate un po’ di tutti (le eccezioni ci sono sempre … ma è bello anche guardare…).
Fino a
mezzanotte si balla e poi gli auguri ad Annamaria che, come Renzo, compie 50
anni… Ah ... e pure Michael raggiunge un traguardo
importante: i 18 anni!!
Venerdì 3
agosto ci si sveglia con calma … alle 9:00 si va
all’imbarco dei battelli e si parte verso una giornata di puro divertimento:
Il viaggio è
emozionante, divertente, rilassante … si arriva alle 11.30 ad Amalfi e mentre
qualcuno gira incuriosito per la città, altri trovano il tempo di andare già in
spiaggia e di fare il primo bagno battendo tutti sul tempo … c’è chi recupera
l’anziano gesuita sotto una tettoia e lo affida ai camerieri del ristorante …
Alle 12:30 prenzo alla Marinella … oggi
riposano tutti: le guide e anche i cambusieri che per una volta non devono star
li a preparare panini.
Si mangia concludendo con il solito babà (c’è chi ne prende 5 fette) …
ma tutti hanno fretta di andare in spiaggia perché il tempo non è tantissimo e
l’occasione è irripetibile.
Fino alla 16:00 si sta stesi al sole o a mollo in mare e poi si trova il
tempo di fare qualche acquisto (ancora) dell’ultimo minuto … i soliti coralli,
ceramiche e limoncelli.
Altre 2 ore
di traghetto e poi ancora albergo dove ci attende la cena con la torta finale
per festeggiare i due compleanni … giusto per non farci mancare nulla.
Alla sera
qualcuno esce, si beve per l’ennesima volta il limoncello
… si parte in 3 e si torna in 4 ... è arrivato Titti (…). Tralasciamo
va…
Siamo così
arrivati a sabato … ultimo giorno in terra partenopea … e già un po’ di
malinconia comincia a farsi sentire.
Alberto e Federica
si devono arrangiare oggi perché la gita in battello
ha messo KO Christian … poco male … la giornata è leggera: Solfatara ed Eremo
Camaldolese (che però è chiuso…) … quindi si decide di andare a trovare un
spiaggia dove stare a bagno dopo la Solfatara …
Nel
pomeriggio, così, arriviamo a Licola … ma che orrore …
dobbiamo farci posto tra le immondizie quasi … nulla a che vedere con il giorno
in costiera … ma anche qui ci adattiamo e il pomeriggio scorre tra tutti e
bagni di sole e di birra (1,50 € la bottiglia … svuotato il frigo del chiosco)
E’ l’ultima
sera….
A cena ci
festeggiano con … babà (bastaaaaa) e brindisi di arrivederci… e poi ancora serata di musica per chiudere
in bellezza…
Ma non si può fare troppo
tardi … la sveglia suona alle 6 … un ultimo sguardo al panorama notturno e poi
via a chiudere le valigie.
Domenica 5
agosto tutti i nostri bagagli vengono caricati nei
pullman ... che porteranno a casa molto peso in più.
Colazione e
partenza alle 7:20 circa.
Dopo 3 ore
circa arriviamo a quella che davvero è l’ultima meta: Cassino e la sua Abbazia …
luogo caldo e mistico dove ammiriamo gli affreschi del Prof.
Favotto di Musano … le
ultime spiegazioni delle guide, gli ultimi acquisti
all’erboristeria dei frati, le ultime foto (a Bepi che dice una messa abbastanza
informale nel piazzale) … e via verso il pranzo.
Si mangia
ancora una volta tutti in compagnia sapendo che il giorno dopo sarà tutto diverso … e si riparte per un lungo pomeriggio di
viaggio.
Qualche
tappa intermedia e poi la cena al solito autogrill con i cambusieri che cercano
di avanzare meno roba possibile (gianni dà l’ultima lezione di come si pulisce
il vaso della nutella) ... l’ultima anguria viene aperta … l’ultimo caffè
preparato … si chiude tutto e si parte verso Postioma.
Solita
strada … Castelfranco ... Vedelago
… Postioma … casa Brunetta … Piazza … Campo sportivo … stop … si scende.
Anche questo viaggio è
terminato…
Come sempre
c’è chi si abbraccia e chi quasi piange per dover lasciare gli amici appena
trovati.
Si scaricano
le valigie, si recuperano le proprie cose ... ci si saluta …ci si da appuntamento a lunedì 13 per la cena sotto il
capannone della sagra … si salutano Bepi e Checco che sono insostituibili come
sempre.
È il tempo
di dire grazie …
A tutti…
A B…che da
sempre troppo ... in ogni senso …
A Icco (e Rosetta) che
hanno vegliato su B.
A Gianni che
come sempre è indispensabile (e non dire di no...)
A Diego che
ha dato un supporto ed un aiuto enormi
A Bruno, AAAngelo e tutti i cambusieri che non ci hanno davvero mai
fatto mancare nulla.
Alle guide
che in un modo o nell’altro ce l’hanno fatta.
Agli autisti
… impagabili.
Agli amici
A chi ci è stato simpatico
A chi avremmo voluto lasciare a Napoli
A chi si è conosciuto
Alle nuove
amicizie
A quelle
consolidate
A chi si è innamorato
A chi si è voluto in qualche modo bene
A Napoli
Alla Campania e alla sua gente … alle sue brutture e alle sue
meraviglie…
grazie perché per tutto questo (e
tanto altro che ognuno porta dentro di sè) anche
questo viaggio è stato indimenticabile e rappresenta un altro p
buona continuazione in tutto … e
buona vita ad ognuno … (chissà che questo possa essere un arrivederci … e non
un addio…).