Parigi 2009: il Diario …
Eccoci qui; anche in questa estate del
Tutto comincia appena terminato il viaggio precedente … eh
sì perché noi cominciamo a pensarci
l’anno prima a dove andare a divertirci quello successivo.
Così, tra mille cose da fare, dubbi, incertezze, lavoro da
organizzare e portare avanti, eccoci arrivati al 2 agosto 2009 … ancora con due
pullman praticamente pieni, anche se inizialmente pensavamo che non saremmo
arrivati a 70 persone. Insomma un successone come sempre!!!
Come al solito c’è chi alle 4.30 del mattino è già all’opera
e va a suonare a casa di Icco per svegliarlo (dopo aver svegliato
telefonicamente i “Neroni”) e iniziare a sistemare tutto ciò che va caricato in
pullman: bibite, tonno, formaggio, salame, prosciutto, mortadella, nutella (che
per Gianni, insieme alla mortadella ed un’altra cosa innominabile, è il vero
senso della vita), pane, alcolici, Bepi. Ah no, quello lo carichiamo dopo…
Alle 5.30 c’è già molta gente ad aspettare al piazzale del
cimitero (bel punto di partenza eh??) e anche tanti volti nuovi e questo ci
rende felici ogni anno di più. Ecco che arrivano i pullman “Barzi”; c’è Bepi
Ramon, un pilastro delle nostre gite e un nuovo autista anche quest’anno,
Andrea, anche se le nostre donne speravano in Artur … ma pazienza partiamo lo
stesso dopo aver caricato i bagagli e dopo aver salutato amici e parenti che ci
avevano accompagnato.
Alle 6.10 inizia la lunga corsa che in due giorni ci porterà
nella capitale francese.
La prima sosta è a Brescia per la colazione alle 8:30: 108
facce assonnate scendono dai pullman e si dirigono all’interno dell’autogrill
per cappuccino e brioches (pipì) per poi ripartire per l’area di servizio di
Agrate dove recuperare il mitico Terruzzi che quest’anno è con noi e,
finalmente, ed ha portato con sé anche la sua dolce metà.
Ecco che adesso siamo al completo, anche quest’anno e
proseguiamo il viaggio.
Verso le 9:30 Poldo dice:”tra un’ora e mezza piove” e
infatti la pioggia la troviamo molto più tardi … (ma che previsioni del tempo
segue il nostro geometra??)
Tutto procede regolare in pullman: Bepi autista mette
Venditti e Baglioni (Federica ringrazia) ma poi è costretto a cambiare musica
perché il reparto giovanissimi (la pediatria) non gradisce molto ahimè…
Ore 10:56 siamo a Chiasso: allacciamo le cinture perché
ormai la nostra patria l’abbiamo lasciata e le regole qui ce le fanno
rispettare.
Ore 12:00: 17 gradi e piove … vuoi vedere che Poldo aveva
ragione???
Nel frattempo ci accingiamo ad affrontare la galleria del
San Gottardo (non Minotto) … ma che fatica … 3 ore di coda per percorrere
Ma è domenica e manca la Messa, così Bepi la celebra nel
piazzale e tutti partecipano.
Riprendiamo la corsa al grido di: “Icco allora ci fermiamo
al lago???” e dopo altre lunghe ore di pullman arriviamo al nostro primo
albergo: il Novotel a Mulhouse. Sempre con la pioggia e con il freddo (Poldo,
non è che porti un pochino sfiga???).
Al solito distribuiamo velocemente le camere (qualcuno si
aspettava una singola …), scendiamo per la cena e qualcuno stupidamente si
adìra per non aver trovato posto e va a mangiare con gli autisti: verdurine,
patè, pesce e riso in bianco … (a noi postiomesi???) e poi tutti a nanna visto
che il viaggio ci aveva stancato parecchio e il giorno dopo sarebbe stato
uguale … e così il primo giorno se n’è andato già…
Il 3 agosto ripartiamo alle 8:15 precise ma dobbiamo recarci
ad un’officina mercedes perché il pullman 2 dà dei problemi (CHE NON SARANNO
PURTROPPO GLI UNICI) … nulla di fatto e ci tocca ripartire sperando che metà
gente non rimanga a piedi…
Ci fermiamo alla nostra prima meta: la cappella di Notre
Dame Du Haut e conosciamo così il mondo di Le Corbuisier … è una costruzione
particolare e ancora non ci è pervenuto il commento del mitico AAAngelo
Bordignon …
Abbiamo così assistito alla prima vera spiegazione delle
guide e possiamo proprio dire che siamo nel pieno della nostra avventura.
Pranziamo in un piazzale nelle vicinanze della cappella e
festeggiamo due compleanni (immancabili come sempre): Annamaria e Mickael:
auguri!!!
Poi ci rimettiamo in corsa verso un lunghissimo pomeriggio
di pullman intervallato solo da qualche breve sosta (caffè e pipì) e i primi
acciacchi cominciano a farsi sentire per qualcuno …
Arriviamo a Parigi tardissimo; l’albergo è la copia di
quello della prima sera: camere accoglienti, … se non fosse per i cuscini
quadrati e scomodissimi e per la strana pur se risaputa usanza dei francesi di
non avere il bidet in bagno … e senza aver il tempo per una doccia andiamo
direttamente a mangiare (preferiamo non ricordare cosa, che tanto il reparto
giovani non ha gradito…) e poi quasi tutti a nanna (tranne qualcuno del pullman
2 che imperterrito e per nulla stanco esce per fare una passeggiata…).
C’è chi si ritrova nelle stanze a far quattro chiacchiere e
chi sta veramente male e si mette a riposare … ma anche la seconda notte scorre
via veloce.
Il terzo giorno inizia
la vera vacanza parigina e di buon’ora usciamo a piedi perché Bepi e
socio sono costretti a tenere i pullman fermi anche se in verità ci portano via
Ico che deve andare con loro per tentare di rimediare ai problemi tecnici del
pullman 2. Domanda: se i 2 autisti non possono guidare per rispettare la sosta
settimanale; chi guida il pullman 2 fino all’officina? Solo pochi lo sanno (…
Gianni birichino, la sai lunga …).
Passeggiamo per la capitale possiamo finalmente immergerci
nella sua atmosfera magica e assaporarne lo stile e l’anima…
Visitiamo il Centre Pompidou (esternamente) e Notre Dame de
Paris … il primo è da capire, la seconda ci fa sognare; quindi andiamo alla
Saint Chapelle dova Madda e Gianni ce la mettono tutta per farsi capire
all’addetta della biglietteria …
Poi tutti pranziamo per conto nostro, e con Maddalena
andiamo a mangiarci una baguette farcita ad un chioschetto e poi ci sediamo in
uno dei tantissimi giardinetti che Parigi offre … c’è anche chi va dal Mc
Donald per non perdere il vizio …
Nel pomeriggio a piedi andiamo al Pantheon (dove,
finalmente, ci raggiunge Ico) poi prendiamo la metro per recarci all’Arco di
Trionfo (che però non riusciamo a vedere benissimo a causa di una
manifestazione) e siamo stanchi anche oggi per tutto questo camminare (certo
che non siamo mai contenti: o stiamo troppo in pullman o stiamo troppo a
piedi…)…c’è qualcuno che spera di riuscire a passeggiare per gli Champs Eliseé
ma il tempo è tiranno e dobbiamo tornare il albergo … finalmente possiamo farci
una doccia e prepararci per la cena … (ma perché ai bambini sempre le patatine
fritte e a noi al massimo arrivano al purè e la carne dolce?). Che gli abbiamo
fatto a ‘sti francesi oltre che ad averli gloriosamente battuti ai
mondiali???????
Alla sera c’è gente che esce e va a vedere la Tour Eiffel illuminata
e magnifica e chi invece rimane in albergo.
E siamo così al quarto giorno … per fortuna i pullman oggi
ci scarrozzano per la città e così non ci stanchiamo moltissimo!! … andiamo al
Museé d’Orsay che potrebbe essere una delle meraviglie del mondo per la sua
struttura e per il contenuto delle sue opere … semplicemente magnifico ...
talmente è bello che non ci si affatica per nulla durante la visita!!! E
talmente è bello che perdiamo qualcuno e dobbiamo ritornare a prenderli un po’
dopo, quando ci accorgiamo che non sono in pullman con noi ….
Poi pranziamo vicino a Place de la Concorde perché
probabilmente Ivana non voleva abbandonare il suo obelisco dato che sarà poi
quasi sempre quello il nostro punto per
i pranzi della cambusa …
Anche quest’anno c’è gente strana che passa di là prende i
panini senza chiedere nulla e se ne va indisturbata … mah …
Dopo il lauto pranzo partiamo per le mete del pomeriggio:
Trocadero e torre solo per fare le foto (e c’è qualcuno che se la prende …) e
poi tutti in visita all’inps come disse Ico … eccoci a Les Invalides dove
visitiamo anche la tomba di Napoleone (ma li ci stava tutta la famiglia secondo
noi per quanto era grande…).
Il pomeriggio è uno dei più piacevoli di tutta la settimana
e la serata sarà altrettanto gradita … se tralasciamo ovviamente la cena … ma
sempre meglio della Germania, ricordiamolo …
Dopo cena si parte infatti per il giro in battello sulla
Senna che ci permette di vedere degli scorci incantevoli di Parigi … è una
serata calda (in compagnia dei moscerini) e stiamo davvero bene … terminato il
giro qualcuno fa ritorno all’albergo e altri girano per la città andando
nuovamente a vedere la torre illuminata e a mangiare una crepe (vero Daniela???) … si torna a in albergo
verso le 2 di notte e arrivederci al giorno dopo…
Il 6 agosto (qualcuno è rimasto intrappolato nelle braccia
di Morfeo e asserisce di non aver sentito la sveglia, raggiungendoci poi in
taxi); ci attende l’Orangerie con le “ninfee” e poi il tanto agognato tempo
libero per acquistare, acquistare e acquistare … anche cose senza senso ma
l’importante è farlo!!! …e come poteva mancare una tappa ai magazzini
Lafayette???? (e per qualcuno come poteva mancare la tappa da “H & M”? vero
Angela, Beatrice, Loretta, Madda, ecc. ecc???) … pranzo sempre vicino a Place
de la Concorde e poi via al Louvre … probabilmente la meta più attesa del
viaggio … peccato che il tempo sia davvero poco (perché i francesi mettono in
gruppi nel tardo pomeriggio dei giorni in cui il museo chiude alle 17:30 !!!)
ma le nostre guide sono delle meraviglie quest’anno e riescono comunque a farci
vedere delle opere selezionate ed importani … vediamo anche La Gioconda … ma
qualcuno dice:”si vabbè è un quadretto …”….e tra le guide per questa occasione
c’è anche la Stefania morosa di Alberto, che è davvero molto molto molto brava
e che viene candidata come guida per il prossimo anno (…)
Terminiamo la visita al museo e con molta calma torniamo
alla nostra dimora parigina con largo anticipo e riusciamo a far barba capelli
e peli superflui prima di cena … (carne dolce con il purè, dolce anche questo
…) …poi il mitico Bepi autista ci porta a fare un giro in pullman della città
con breve sosta (per alcuni al Disney store) e rientro verso la mezzanotte …
manca sempre qualcuno ma si fa lo stesso festa e ci si diverte…
Il sesto giorno è già arrivato ed è anche il nostro ultimo
giorno a Parigi … al mattino andiamo a Versailles e arriviamo così presto che
per ammazzare il tempo (oltre che cercare un bagno) qualcuno si fa regalare
un’intera parure ….
Poi finalmente entriamo alla reggia (o, come dice lui, “a
casa di Matteo” …) e a qualcuno sembra di essere a Caserta invece che in
Francia … visitiamo gli interni e passeggiamo per i giardini immensi (“Gildo el
ga fatto un bon lavoro” dice qualcuno…)…
Pranziamo indovinate dove??? sì…sempre li nei pressi
dell’obelisco e poi al pomeriggio andiamo Mont Martre dove portiamo l’anziano
Padre Brunetta a visitare la chiesa del Sacro Cuore fondata dai Gesuiti, così
lo facciamo contento (come quando gli compriamo le banane insomma…)…poi un po’
di tempo libero … visitiamo il Moulin Rouge e i vari negozietti che ci sono nei
dintorni e ancora pullman per tornare a casa-albergo … dai che all’ultima cena
ci prepareranno qualcosa di succulento certamente … sì, spezzatino con le
carote….bene, benissimo.
Dopocena parte la spedizione “Hard Rock Caffè” e la ricerca
delle ultime cartoline (vero Alice??) e qualcuno si ferma fuori a bere qualcosa
mentre altri (Madda, Dani, Sofia e Fede) vanno al baretto vicino all’albergo e
si mettono a mangiare patatine fritte e crepes con la nutella … poi via a
scrivere le ultime cartoline (e che cartoline … aiuto …)
Ma si deve fare anche la valigia questa sera che il mattino
dopo si riparte per tornare purtroppo a casa … e così la sveglia dell’ultimo
giorno suona alle 7 e alle 8 siamo tutti in pullman per ripartire … dopo un
paio d’ore ci fermiamo a Troyes … e il nome di questa cittadina è tutto un
programma visto che qui ci rifilano dei francobolli scaduti … c’è chi non ha
proprio più voglia di fare nulla e gironzola per la città e chi va
diligentemente a visitare la cattedrale e poi risaliamo tutti in pullman per
cercare una meta per il pranzo … questa volta non più parco immerso nel verde
ma piazzola di sosta di un autogrill, comunque ombreggiata …ma va bene lo
stesso.
Pomeriggio monotono di pullman e basta … e alla sera
arriviamo ancora una volta a Mulhouse … e Bepi autista spacca il minuto …
camere, doccia e cena … dei vassoi giganti di patate (lesse), salsicce,
wurstel, maiale … su di un magnifico letto di crauti.
Dopocena non c’è molto da fare visto che l’albergo da
direttamente sulla strada ed è in un posto abbastanza isolato, se non
costringere gli autisti ad accendere le macchinette del caffè e chiacchierare
fuori nel piazzale … poi qualcuno gioca a carte nella hall, altri vanno in
internet, gli irriducibili della scopa sono a bordo piscina impegnati in mille
partite e il resto si sta organizzando la nottata … pochi, pochissimi questa
notte hanno dormito nelle loro stanze … ma non indaghiamo …
Così sorge l’alba del nostro ultimo giorno assieme e
partiamo nuovamente … per fortuna il traffico e il San Gottardo non ci rendono
la vita difficile come all’andata e ci fermiamo anche in Svizzera a fare
rifornimento di cioccolato …
Poi pranziamo con tanta, tanta voglia di tonno e ripartiamo
alla volta di Como … in pochissimi seguono le guide … ma è comprensibile …
molti vorrebbero fare una bella passeggiata in riva al lago (qualcuna anche
attraversarlo a nuoto per andare alla villa di Clooney) ma vista la gente che
c’è li si preferisce andare al bar, mangiare un gelato (pistacchio e melone o
tiramisù e limone…) e aspettare che i pullman ci vengano a riprendere …
Ripartiamo…o meglio vorremmo ripartire ma una vecchia Volvo
con a bordo una vecchia signora pensa bene di andare addosso al pullman n.1 e
di far scendere dal paradiso tutti i santi a causa del rosario recitato da Bepi
autista … così perdiamo un’ora tra constatazione amichevole e vigili urbani che
al solito fanno solo confusione (maledetti … tranne quelli di Postioma
ovviamente …) e ripartiamo con l’autista che dice che alla prossima gita si
prende un gatto nero e se lo mette vicino tutto il viaggio che forse porta meno
sfortuna…
Nel frattempo il pullman 2 ci precede all’area di servizio di
Soave e li stanno preparando l’ultimissima cena (ma cavolo è finito il tonno …
che peccato …) … poi messa che la domenica è sempre domenica e ripartiamo per
l’ultimo frammento di viaggio … concludiamo il Parigi-quiz e il sondaggio sulle
mete preferite e poi partono i canti e i ringraziamenti (“o Bepi non
t’incazzare il fanale devi cambiare…”).
Castelfranco, Istrana ed ecco Postioma … piazzale del
cimitero e stop si scende. Baci e abbracci a tutti, si scaricano i pullman che
sono tornati più pieni almeno del doppio e nel giro di mezz’ora tutto finisce e
rimangono solo gli irriducibili che ancora non si vogliono separare …
In questo viaggio è successo di tutto: sono nati nuovi
amori, grandi e p
Abbiamo avuto p
Abbiamo conosciuto gente nuova (anche Gregorio e la moglie),
gente simpatica e gente antipatica (“bevi che ti disidrati”) e conosciuto un
popolo, diciamo, particolare con il quale sentiremo sempre una certa rivalità e
concorrenza…
Abbiamo già fatto progetti per il prossimo anno anche se
ancora con la mente siamo a Parigi.
E abbiamo avuto la possibilità di stare bene assieme …
Grazie a tutti…
Sempre, comunque ed eternamente a Bepi Brunetta per essere
lui e per dare, dall’alto dei suoi 80 anni suonati (come a volte sembra suonato
lui), insegnamenti costanti e dimostrazioni continue di affetto e di forza…
Grazie a Ico che ormai è il nostro capogruppo
irrinunciabile…
Grazie alla cambusa, con Angelo e Bruno, che anche
quest’anno ci ha letteralmente sfamato e soddisfatto…
Grazie a Diego e a Gianni perfetti coordinatori ed
organizzatori …
Grazie alle guide Terruzzi, Alice, Alberto e Christian e anche Stefania.
Grazie, comunque, agli autisti…
Grazie alla roccia Bepi Ramon
Grazie alla Sector
Grazie anche alla Barzi perché a volte è giusto capire che
non sempre tutto può andare bene…
Grazie a chi anche quest’anno ha dato molto…
A chi ha dato di più dello scorso anno…
Grazie anche a chi non ha fatto mai nulla, a chi non
salutava mai e se ne è sempre rimasto in disparte perché ci ha fatto capire
ancor più il valore della persone disponibili e sincere che abbiamo nel nostro
gruppo…
Grazie come sempre ai giovani…
Agli angeli custodi di Bepi (Alberto “Junior” e Michele
“Taschin”)….
A Madda per le traduzioni…
Alla persone nuove che hanno portato sicuramente qualcosa…
Ai nuovi amori….
Alla Francia….
A Parigi
Ai francesi che non fanno che far crescer la nostra
autostima…grazie per quando verrete in Italia e vi tratteremo molto meglio di
come voi avete fatto con noi in certi casi …!!!
Grazie ad ognuno di noi per la splendida avventura ….
Buona vita a tutti e chi il viaggio continui sempre … ed un
arrivederci al 2010 e alla Puglia …