DIARIO DI BORDO
POSTIOMA-SICILIA-POSTIOMA
31 LUGLIO – 9
AGOSTO 2006
LUNEDI’ 31
luglio 2006: POSTIOMA … si parte
anche quest’anno nonostante tutto e nonostante tutti … destinazione SICILIA.
Alle
5:00 del mattino un gruppetto di loschi figuri (Bruno,
Gianni, AAAngelo, ecc…) già sta alacremente lavorando
per preparare le vivande per il viaggio ... disturbando il riposo della guardia
notturna che è ferma in macchina davanti al campo sportivo.
Cominciano
ad arrivare i primi gitanti armati di bagagli ed entusiasmo … poi ecco i
“nostri” pullman che da sempre ci accompagnano nelle nostre avventure e
peripezie, ed ecco Bepi e Checco che tanto ci sopportano durante il viaggio e
che riescono quasi sempre ad accontentare le nostre
bizzarre richieste …
Arrivano
quasi le 6:30 ... ormai manca poco … è tutta una
frenesia nel mettere tutte le cose al loro posto … dividere la gente nei due
pullman, sistemare le valige, i bagagli per il traghetto, rispondere alle mille
domande che tutti fanno …
E si
parte … ovviamente con un opportuno ritardo di 15 minuti … prima tappa il
panificio a Vedelago per il pane; si ferma il pullman
“geriatria” e i “giovani” intanto proseguono la loro corsa.
Arriva
anche la benedizione telefonica di B…
ad entrambi i pullman.
Classica
sosta colazione dopo un paio d’ore e poi via alla volta della prima tappa
culturale sull’autostrada del sole: la CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA.
Qui
ci raggiungono anche il mitico Albertone Terruzzi e
Stefania: ora finalmente siamo al completo e pronti a
continuare .
Primo
pranzo del tour ed inizia la saga dei panini con
prosciutto, mortadella, formaggio, salame, tonno, giardiniera, nutella (senza di loro non sapremmo come fare) ...
Si
riparte sempre più in ritardo sulla tabella di marcia, tanto che ci tocca da
subito rinunciare ad una meta: le TOMBE ETRUSCHE …. Pazienza, dai che dobbiamo
correre per l’imbarco in traghetto.
Porto di
CIVITAVECCHIA: Silvia, Diego, Icco
e Federica si avviano speranzosi verso la biglietteria
ignari delle complicazioni che avrebbero avuto per sistemare tutti al loro
posto tra cabine e poltrone … colpa non di certo loro ma della scarsa
organizzazione della biglietteria che li ha fatti penare per quasi un’ora
rischiando di far saltare i nervi un po’ a tutti già dal primo giorno.
Insomma,
alla fine anche gli ultimi salgono in traghetto e si sistemano (non sono
mancati problemi da risolvere anche una volta imbarcati
con la cabine…).
La
serata e la nottata passano piacevolmente: chi
girovaga senza una meta, chi si addormenta nelle posizioni più strambe, chi va
a dormire presto, chi va in discoteca…
Ma
la gioia più grande di questo primo giorno è stata per tutti la notizia che B… ha vinto ancora contro tutti coloro che gli
vogliono male ma assieme a tutti noi che non possiamo non volergli bene ... e
allora la gioia è stata immensa, inaspettata ma anche sofferta e voluta! Una
MARTEDI’ 1 AGOSTO: ore 8:00 circa … eccoci
arrivati a PALERMO … ma non si va in
albergo; si parte subito a visitare la città.
Immediatamente
capiamo che ci dobbiamo abituate quanto prima ad una mentalità assai diversa
dalla nostra … in tutto e per tutto ... a cominciare dal traffico: qui non
conoscono stop, precedenze, limiti … nulla di nulla ... una giungla senza
regole dove o ti butti o rimani al palo aspettando invano.
E
poi come tutte le grandi città, e le città di mare in special modo, la
sporcizia la fa da padrona … e per tutta la durata del viaggio Icco ribadirà
che lui a Palermo non ci tornerà mai più!!!!
Arriviamo
alla CATTEDRALE DI PALERMO per passare
poi alla ZISA e alla CUBA.
Ecco
il secondo pranzo del nostro viaggio ... ormai siamo così organizzati che
riusciamo a mangiare in ogni dove e in ogni momento.
Si
riparte alla volta del PALAZZO DEI NORMANNI … bello, maestoso, vivo ... poi SAN
GIOVANNI DEGLI EREMITI che qualcuno salta perché non ci si capisce bene con il
ritrovo ... pazienza, succede.
In
realtà tutti non vedono l’ora di arrivare in albergo data la stanchezza.
Arriviamo
al primo hotel situato abbastanza vicino al centro di Palermo, poco distante da
piazza Politeama.
Ancora
una volta Silvia, Diego, Icco e Federica si avviano all’organizzazione delle
camere … e qui cominciano le noie organizzative: vogliono i documenti di tutti
per la consegna delle chiavi … così il tutto si allunga in modo impressionante,
ma ce la facciamo lo stesso (e intanto l’insofferenza di Icco per Palermo
cresce…).
Poi
si cena e qui sorge il problema delle bibite incluse o no? … al solito le
nostre carte dicono una cosa e le loro un’altra … ma anche qui risolviamo.
L’albergo
alcuni lo trovano meraviglioso (???) altri vecchio, sporco e fatiscente… boh?
Dopo
cena breve passeggiata per osservare i dintorni … classica zona di mezza periferia
un po’ abbandonata a se stessa, il cui unico punto vivo è la “mini ramala” con
alcuni locali …
Tutti a dormire (meglio: quasi tutti..)…
MERCOLEDI’2 AGOSTO: siamo già al terzo giorno dell’avventura siciliana …
Armati
di santa pazienza e di spirito di adattamento andiamo a visitare il Duomo di
Monreale … chicca del tragitto: “chi va a
Palermo e non a Monreale parte asino e torna maiale” . Proverbio ricordato
da Christian durante il tragitto ma dal significato oscuro …
Arrivati
abbiamo la prima soddisfazione a livello organizzativo … si perché tra le cose
che abbiamo capito una è che i siciliani sono maestri nel complicarsi la
Ma
qui dopo aver presentato senza grosse speranze gli elenchi già suddivisi per
fasce d’età e pronti già a raccogliere per l’ennesima volta i documenti, ci
sentiamo dire: ”complimenti per l’organizzazione” ... e così Silvia e Federica
strabuzzano gli occhi e incredule riferiscono l’accaduto (che vista la situazione
ha dell’incredibile) a Icco, il quale comincia a dire che già Monreale è meglio
di Palermo.
Così
dopo il Duomo è la volta della
visita alle Terrazze e al Tesoro e, ancora, al Chiostro.
Poi
ci avanza un po’ di tempo e così rilassati ci aggiriamo per
Pronti
via e si riparte in pullman alla ricerca di un posto dove mangiare, eccolo lì,
presto viene scaricato tutto l’occorrente e, chi con il pane, chi con il
companatico, chi a far panini, tutti danno una mano.
Primissimo
pomeriggio: partiamo questa volta per SEGESTA alla visita del Parco
Archeologico … tanto caldo e un sole africano (Bordignon dixit)
... e così i maschi si mettono a torso nudo e pure le donne si denudano il
possibile, nel limite che la decenza concede ...
Non
vi stiamo nemmeno a ricordare che anche qui hanno avuto il coraggio di chiedere
tutti i documenti … ormai è diventata abitudine.
La
visita risulta piuttosto lunga anche perché spostare 116 persone non è facile e
i bus navetta all’interno del parco devono fare più viaggi, ma ce la facciamo
anche se ci tocca saltare la visita a Gibellina Nuova, che però si decide di
recuperarla i giorni seguenti.
Tutti
in pulman stanchi, accaldati e assetati e con tanta
voglia di … albergo ….
Ma
dopo una doccia rigenerante e una lauta cena (attenti ai cannoli …) si esce
tutti e si va a fare un giro sul trenino turistico per le vie di Palermo …
tutti stretti pigiati in quei vagoncini a urlare e cantare di tutto a
squarciagola … .ma i palermitani non si impressionano proprio per nulla e
rincarano ancor più la dose accompagnandoci con clacson e motorini …
Seconda
nottata in albergo, c’è chi vuole svegliarsi presto per andare in palestra, ma poi
ci rinuncia … e così si arriva al mattino dopo.
GIOVEDI’ 3 AGOSTO: siamo ancora a Palermo a mostrare documenti a tutti,
ma intanto si gira per la città e se ne respira (oltre che la puzza e lo smog)
il calore e la tradizione che nel bene e nel male è quella: macchine in doppia
e tripla fila, calessi turistici pronti a partire, bancarelle di frutta nei
posti più strani, sciami di motorini … questa è Palermo.
Ma
tra il gruppo di 116 c’è una certa frenesia … si scruta il cielo, si teme ad
ogni nuvola che si vede anche solo in lontananza … perché?? ... perchè al
pomeriggio c’è in programma il MARE … a SAN VITO LO CAPO … ma rischiamo di
arrivare ad ore indecenti e per la strada e il traffico e per i cambusieri che
fanno di tutto proprio oggi per non sbrigarsi con tutti gli scatoloni di
vivande e varie.
E
il nervosismo soprattutto dei più giovani cresce, l’impazienza di passare un
pomeriggio in spiaggia in un mare di certo migliore di quello di Barcellona
2005… e non ci sarebbe voluto molto (sic!!!).
Così
dopo taaaaantooooo tempo arriviamo in spiaggia e
tempo nemmeno di appoggiare le nostre cose tutti siamo in acqua a cercare,
trovandolo, finalmente, refrigerio …. giovani e adulti assieme come vuole B… … lì a fare gruppo e a stare tutti con
tutti …
E
in acqua ci sono anche “i veci” o perlomeno alcuni ...
I
ragazzi si divertono in maniera impressionante … e anche Bepi e Checco sono dei
nostri.
Tutto
questo nonostante gli effetti collaterali che i cannoli della sera precedente
causano a qualcuno …
Orario
di ritrovo ai pullman … 17:30 … ma a quell’ora
nessuno è pronto … tantomeno “il capo” … Icco …. Avrà
perso tempo ad asciugare la “chioma”?
Ripartiamo
con il nostro ormai quotidiano ritardo e durante la cena festeggiamo non uno ma
ben due compleanni: Annamaria e Michael e il nostro
amico capo cameriere li in
Serata
al solito a passeggio per le vie di Palermo a cercare di far compere anche di
sera…
Ma
c’è la valigia da preparare per il giorno dopo perché si cambia albergo.
VENERDI’ 4 AGOSTO: una tabella di marcia a dir poco spaventosa,
dobbiamo assolutamente rispettare gli orari per riuscire ad arrivare in tempo
in albergo e andare allo spettacolo serale.
Strada
facendo recuperiamo la visita a Gibellina Nuova e andiamo a visitare IL CRETTO,
la qual cosa, con tutta la buona volontà, lascia alcuni interdetti risultando
difficile da apprezzare … esaustivo del pensiero generale il commento di AAAngelo Bordignon a Terruzzi: ”che ca-casso ea sta
roba?” e l’Albertone che si prodigava nel vano
tentativo di spiegargli il senso dell’opera.
Insomma
non una tappa delle più felici … sarà che siamo tradizionalisti … chissà …
Poi
di corsa a SELINUNTE a visitare il PARCO ARCHEOLOGICO e anche lì qualcuno
vedendo i resti dei templi e delle varie costruzioni li ha apostrofati con “dei rovinassi butai
là.. ” (Piero Baja dixit...).
E
questa volta nemmeno hanno voluto i documenti all’entrata, spaventati dal
numero delle persone, dai che c’è andata bene…
Strada
facendo poi qualcuno trova la via per il mare e alcuni trovano anche il tempo
per un veloce tuffo…
Poi
solito pranzo e viaggio piuttosto lungo per raggiungere AGRIGENTO e la nostra
nuova dimora.
Ma
che dimora … reggia è dir poco … reggia con piscina poi … e chi li tiene più i postiomesi?
Velocemente
sistemiamo tutti nelle camere (eh si ... qui erano organizzati in modo sensato
quelli dell’albergo) e poi PISCINAAAAA fino all’ora di cena e quindi tabella di
marcia ampiamente rispettata (addirittura in anticipo ... non è da noi…).
Cena
perfetta sotto ogni punto di vista e poi spettacolo teatrale poco distante
dall’albergo: una rappresentazione che sembra aver positivamente colpito quasi
tutti … e qualcunao/a è rimasto positivamente colpito
anche dagli attori … (ehm … ohi … quando uno è bello è bello ...) … foto finale
con il cast (maschile) e poi di nuovo in albergo dove si stava svolgendo un
banchetto di matrimonio.
E
i siciliani sono così gioiosi che alcuni di noi hanno ricevuto anche torta e
spumante e poco ci mancava che arrivasse la bomboniera.
Peccato
che il giorno dopo si dovesse già lasciare quest’oasi;
quindi valige da rifare anche questa sera e pronti a partire ancora.
SABATO 5 AGOSTO: visita alla VALLE DEI TEMPLI. Caldo che si soffoca,
ci risiamo con i soliti intoppi per i biglietti … e finalmente si entra … si cammina sotto il sole tutti in costume,
chi segue con interesse, chi si distrae, chi ammira il paesaggio, chi raccoglie
mandorle e fichi d’india … cosa si vuole di più?
Troviamo
poi a fatica un posto dove mangiare perché
Pomeriggio
a PIAZZA ARMERINA a visitare VILLA DEL CASALE. Serve a qualcosa dire che anche
qui hanno voluto le carte d’identità?? NO.
Tutti
alla ricerca del mosaico rappresentante il primo bikini della storia e ammirare
gli splendidi mosaici.
Se
il giorno prima eravamo addirittura in anticipo questa volta abbiamo
abbondantemente confermato la nostra natura di ritardatari, ma al terzo albergo
ci arriviamo lo stesso nonostante una perigliosa ricerca.
Delusione
per non essere assolutamente a
Il
tipo alla reception ci dice che sì, ci si può andare
in piscina, ma dopo la mezzanotte perché prima c’è un complesso. Poco male, è
l’orario giusto per i giovani.
Aspettiamo
con impazienza la fine dell’esibizione canora e dei relativi balli (in cui si
sono distinti in maniera spaventosamente divertente Federico Calcagno, Matteo e
pure Icco ...) e poi PISCINAAAAA … e qualcuno c’è finito dentro pure vestito …
grazie a Renzo e a Bepi.
Fino
alle due la piscina è piena ... ci sembra un sogno avverato (purtroppo presto
infranto) … poi i più se ne vanno ma qualcuno ha l’ardire di rimanere a mollo
fino alle 3:30.
DOMENICA 6 AGOSTO: La meta é SIRACUSA e
Poi
l’orecchio di DIONISIO e tutti a fare sperimenti di gorgheggi e canti per
sentirne le ripercussioni acustiche.
Poi
è il tempo della messa (ma senza B…
come si fa ...), alcuni ci vanno lo stesso, altri approfittano per fare
shopping e mangiare focacce di patate e formaggio o per assaggiare gli
arancini.
Ancora
ricerca del posto per mangiare e questa volta troviamo nientepopodimeno
che una strada lasciata incompiuta (come tante, troppe, se ne sono viste in Sicilia) e così ci accampiamo sotto questa strada elevata …
non proprio il migliore dei posti (odori nauseabondi probabilmente provenienti
dalla carcassa di cane morto lì vicino e prontamente fotografata da Edo…)…
Pomeriggio
a NOTO, ma tutti pensano al pomeriggio di shopping in programma, solo che fare
shopping di domenica non è molto facile, anche se girando in lungo e in largo
in tanti ritornano in pullman carichi di nuovi acquisti …
E
tutti pensano alla nuova serata in albergo e alla piscina …
Arrivo
all’hotel, cena all’aperto, poi tutti al carnevale di Acireale. Maestoso è dir
poco, folkloristico al massimo, r
Molto
apprezzata anche l’esposizione di carretti siciliani.
Dai,
dai torniamo in albergo e prepariamoci per la piscina ... ma ahimé ecco qui il
nostro sogno infranto … non si può andare in piscina perché a quell’ora non c’è il bagnino e senza non si può fare …
E
tutti protestano e chiedono perché la sera prima si poteva (probabilmente chi
aveva dato il consenso ha fatto una cosa fuori regola…) … tanto fa che dobbiamo
rinunciare e cercare come risolvere la nottata, in fin dei conti nessuno vuole
andare a letto presto…
Non
rimane altro da fare che girovagare per le varie camere di questo labirintico
albergo (sì, sì un labirinto in cui qualcuno /a si è perso più di una volta)
per poi crollare sul letto pronti ad affrontare un’altra giornata …
LUNEDI’ 7 AGOSTO: visitiamo CATANIA, ma ormai la stanchezza si fa
sentire e soprattutto la voglia di visitare le città semplicemente girando per
le vie.
Così
c’è chi, invece di ascoltare la spiegazione, fa colazione con gli arancini alle
9:30 del mattino e se ne va poi al mercato a comperare frutta e peperoncini.
Poi
ci viene dato del tempo libero “ufficiale” e allora tutti che gironzolano per
fare acquisti e per cercare qualcosa da portare a casa che ricordi la Sicilia, chi compera I PUPI, chi delle ceramiche, chi se ne
torna a mangiare gli arancini…
C’è
chi litiga, chi piange, chi si vuol bene, chi si tiene per mano, chi gioca, chi
ride, chi scherza…
Poi
pranzo all’ ”ombra” di un distributore (ancora?) lungo la strada … a fregar
limoni nel campo vicino…
E
via verso TAORMINA … il tempo non è splendido ... vediamo le prime gocce di
pioggia di questi 10 giorni. Siamo stanchi, che chi vorrebbe andare in spiaggia
e non a visitare il teatro antico … dove ci ri-ri-ri
chiedono i documenti (anche con una certa insofferenza e scarsa ospitalità…).
Ma
Taormina è troppo bella e troppo in
Ovviamente
sia mai che si è in orario … nemmeno la guida Christian se ne cura ... anzi ...
lui è uno dei “primi a far ritardo”.
E
ci manca ancora
Torniamo
in albergo per la nostra ultima serata in terra sicula, ma senza la piscina la
nostra idea di una festa finale va a farsi benedire …
Allora
ci si arrangia come capita, andando in centro, ballando in albergo, andando al
bar di fronte, poi tutti i gruppetti in poche camere a farsi confidenze e a
chiacchierare…
E
c’è chi alle 3:00 deve ancora farsi la valigia…
MARTEDI’ 8 AGOSTO: ma siamo bravi e puntuali questa volta. Tutti in
orario con le valige pronte, carichiamo i bagagli e poi a piedi andiamo a
visitare ACIREALE che per tre giorni ci ha ospitato … abbiamo quasi tutta la
mattinata per noi … addirittura troppo tempo da gestire … ma tra la ricerca di
francobolli (in Sicilia sembrano essere degli
sconosciuti), delle ultime cartoline, l’attesa degli arancini caldi e della
cassata è giunta l’ora di lasciare
definitivamente questo paese e di involarci verso l’ultima meta del viaggio
siciliano: CEFALU’.
Ci
fermiamo per il pranzo al parcheggio autobus di Cefalù,
poi il pomeriggio è nostro fino alle 16:30 … chi vuole va a visitare il Duomo,
gli altri si dedicano (come il solito) alle compere e alla spiaggia … sì perché
qualche fortunato riesce pure a fare il bagno ... gli altri invece si aggirano
un po’ arrabbiati per non essere stati avvisati della vicinanza della spiaggia
e si lanciano in spese folli.
Ma
la bellezza di Cefalù ripaga un po’ tutti ed è
difficile andarsene.
Ma
dobbiamo … il traghetto non ci aspetta …
Un’oretta
di strada ed eccoci al porto di Palermo.
Silvia,
Diego e Federica si guardano terrorizzati all’idea di dover fare i biglietti,
memori delle fatiche dell’andata, prendono coraggio e si avviano alla
biglietteria ma, incredibilmente, tutto va eccezionalmente bene e nel giro di
20 minuti tutti hanno il loro biglietto e si possono imbarcare … un ultimo
sguardo a Palermo e alla Sicilia dalla nave mentre si
attende la partenza.
Ore
20:00: ARRIVEDERCI SICILIA
In
traghetto tutto scorre bene, qualcuno non sta bene a causa del mare mosso,
qualcuno che si ritrova con 2 letti in più in cabina (gabina
detta alla Icco) ospita gli amici che erano destinati alla poltrona.
Si
gira per la nave ma c’è ben poca gente, anche la discoteca sembra il deserto.
Un
po’ di balli e d’animazione per i più p
Tutti
a nanna che al mattino si arriva in continente.
MERCOLEDI’ 9 AGOSTO: ore 8:00 circa sbarchiamo al porto di CIVITAVECCHIA
e siamo accolti da un tiepido sole che nulla ha a che fare con quello a cui
c’eravamo abituati. Ripartiamo con le nostre case mobili-pullman
alla volta di VITERBO e del PALAZZO DEI PAPI: una visita che scorre tranquilla
e leggera, quindi si girovaga per la cittadina cominciano un po’ tutti a
pensare al rientro a casa …
Alle
11:55 si riparte e ci attende un lunghissimo pomeriggio di viaggio ...
ricordandoci che adesso esistono segnali, stop, precedenze, cinture, polizia …
carabinieri no, ne avevamo uno ma è rimasto a casa …
Sosta
verso le 12:30 circa ancora in provincia di Viterbo per mangiare, come sempre
nella zona di scolo dei camper di un autogrill … abbiamo fiuto per queste cose
…
AAAngelo
e Bruno ci rimpinzano come
Ripartiamo
per Campi Bisenzio dove dobbiamo abbandonate Albertùn e Stefania che torneranno a Bresso
e Cernusco.
Ma
qui Checco pensa bene di sbagliare uscita dell’autostrada con il pullman
geriatria e dobbiamo così aspettare un bel po’.
Poi
salutiamo i nostri due compagni di viaggio, con la promessa come sempre di
rivederci prestissimo … sostiamo ancora un po’ all’autogrill e poi ritorniamo
in pullman.
Per
rompere la monotonia del viaggio si canta, si parla, si dorme e si fa il quiz Sicilia 2006 per vedere chi è stato attento e ha seguito le
spiegazioni..ricchisssimi sono i premi in palio …
vincono, nell’ordine: Micael, Dande, Alice, Nicolò,
Savi.
Poi
viene premiata la risposta più originale sul cosa ti è piaciuto di più del
viaggio e qui vince Marco (con una sviolinata immensa alla guida Christian).
Ma
non finisce qui … manca il tradizionale sondaggio sui luoghi preferiti … nel pullman
giovani vince la valle dei templi e non manca chi ha scritto, tra le tre cose
più belle, la compagnia, la piscina, lo stare assieme, gli attori del teatro,
la camera di qualcuno … ma anche questo è parte del viaggio.
E’
l’ora un po’ malinconica dei ringraziamenti … chiamiamo Gianni e gli urliamo
tutta la nostra riconoscenza (dai che se lo merita) ... poi tutti vengono
ringraziati al microfono con aneddoti e chicche da parte di Christian.
Arriviamo
all’ultimo autogrill (guarda caso … San Pelajo … che
no
E
poi Nutella, meloni, tonno in quantità assurde … caffè, grappa, amaro.
Ma
manca la telefonata più importante: quella alla nostra unica vera guida B… … e allora chiamiamo anche lui (Renzo
magari se riesci ad usare il vivavoce si fa prima…) e
la gioia dei ragazzi esplode … B…
al solito non vuole essere ringraziato … ma sa che non possiamo farne a meno …
Fa
freddo ... ormai siamo vicini a casa dove, come ci dicono, da 10 giorni piove…
Ultimo
spezzone della nostra avventura ... ancora due orette di strada al massimo…
C’è
chi ascolta la partita del Milan, chi dorme e chi si
fa le trecce…
Rotonda
di Vedelago … rotonda di Sala … rotonda di Musano … eccoci … clacsonata a casa di Icco e a casa degli altri Brunetta … clacsonata in piazza … e ci siamo … arrivati ... tutto
finito anche questa volta … e alla felicità per essere tornati a casa si
mischia l’immancabile rimpianto per quello che si è passato, nel bene e nel
male.
Ora
tutti corrono a recuperare le loro cose, poi è il momento dei saluti e degli
abbracci stretti stretti con tutti, anche con chi
magari non ci è stato molto simpatico.
Sulla
recinzione di casa di Silvia campeggia una scritta per B…
che tornerà vincitore..
Tutti
se ne vanno, le ultime cose vengono portate a casa di Bruno e poi il sipario
cala, ma non del tutto perché abbiamo la nostra cena del 17 sotto il capannone
e li sarà festa grande perché B…
sarà tra noi!!
Ancora
una cosa …
a
Icco per la pazienza di dover seguire cose che non sono nelle sue corde;
a
Gianni per l’impegno di tutti questi mesi e per la sua presenza costante anche
se non era con noi (sì che ci sei mancato …);
a
Diego per il coordinamento sapientemente svolto e per la tenacia;
a
Bruno per l’impegno e la presenza;
a
AAAngelo … perchè nel bene e nel male come gli ho
detto lui è sempre AAAngelo …;
a
Terruzzi per le immense spiegazioni e la compagnia;
a
Christian per l’impegno, anche se a volte sarebbe da prenderlo a bastonate;
a
Silvia e Federica per le notti insonni a pensare ai biglietti e alle carte
d’identità;
a
Bepi e Checco che ci hanno sapientemente condotto;
e
poi
a
tutti i ragazzi;
a
tutti gli adulti;
a
chi si è impegnato per tagliare una fetta di pane;
a
chi non ha fatto nemmeno quello !!!
a
chi doveva fare e non ha fatto !!!
a
chi è stato una delusione !!!
a
chi abbiamo conosciuto;
alle
nuove amicizie;
ai
nuovi amori;
a
chi si è preso per mano;
a
chi era sempre in ritardo !!!
a
chi aveva sempre qualcosa da ridire !!!
a
chi aveva sempre un sorriso pronto ed un aiuto …
alla
Sicilia …
alle
sue stranezze …
alla
sua gente …
…
a chi ha provato a metterci i bastoni tra le ruote …
a
tutti voi GRAZIE
MA
SOPRATTUTTO IL NOSTRO GRAZIE VA A LUI … A B… … ANCHE SE UN
GRAZIE NON SARA’ MAI ABBASTANZA …
NOTA: dove c’è scritto
“B…”
va inteso Padre Giuseppe Brunetta … l’interessato non vuole assolutamente che
lo si nomini.