DIARIO DI BORDO

 

 

POSTIOMA-SICILIA-POSTIOMA

 

 

31 LUGLIO – 9 AGOSTO 2006

 

 

LUNEDI’ 31 luglio 2006: POSTIOMA … si parte anche quest’anno nonostante tutto e nonostante tutti … destinazione SICILIA.

Alle 5:00 del mattino un gruppetto di loschi figuri (Bruno, Gianni, AAAngelo, ecc…) già sta alacremente lavorando per preparare le vivande per il viaggio ... disturbando il riposo della guardia notturna che è ferma in macchina davanti al campo sportivo.

Cominciano ad arrivare i primi gitanti armati di bagagli ed entusiasmo … poi ecco i “nostri” pullman che da sempre ci accompagnano nelle nostre avventure e peripezie, ed ecco Bepi e Checco che tanto ci sopportano durante il viaggio e che riescono quasi sempre ad accontentare le nostre bizzarre richieste …

Arrivano quasi le 6:30 ... ormai manca poco … è tutta una frenesia nel mettere tutte le cose al loro posto … dividere la gente nei due pullman, sistemare le valige, i bagagli per il traghetto, rispondere alle mille domande che tutti fanno …

E si parte … ovviamente con un opportuno ritardo di 15 minuti … prima tappa il panificio a Vedelago per il pane; si ferma il pullman “geriatria” e i “giovani” intanto proseguono la loro corsa.

Arriva anche la benedizione telefonica di B… ad entrambi i pullman.

Classica sosta colazione dopo un paio d’ore e poi via alla volta della prima tappa culturale sull’autostrada del sole: la CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA.

Qui ci raggiungono anche il mitico Albertone Terruzzi e Stefania: ora finalmente siamo al completo e pronti a continuare .

Primo pranzo del tour ed inizia la saga dei panini con prosciutto, mortadella, formaggio, salame, tonno, giardiniera, nutella (senza di loro non sapremmo come fare) ...

Si riparte sempre più in ritardo sulla tabella di marcia, tanto che ci tocca da subito rinunciare ad una meta: le TOMBE ETRUSCHE …. Pazienza, dai che dobbiamo correre per l’imbarco in traghetto.

Porto di CIVITAVECCHIA: Silvia, Diego, Icco e Federica si avviano speranzosi verso la biglietteria ignari delle complicazioni che avrebbero avuto per sistemare tutti al loro posto tra cabine e poltrone … colpa non di certo loro ma della scarsa organizzazione della biglietteria che li ha fatti penare per quasi un’ora rischiando di far saltare i nervi un po’ a tutti già dal primo giorno.

Insomma, alla fine anche gli ultimi salgono in traghetto e si sistemano (non sono mancati problemi da risolvere anche una volta imbarcati con la cabine…).

La serata e la nottata passano piacevolmente: chi girovaga senza una meta, chi si addormenta nelle posizioni più strambe, chi va a dormire presto, chi va in discoteca…

Ma la gioia più grande di questo primo giorno è stata per tutti la notizia che B… ha vinto ancora contro tutti coloro che gli vogliono male ma assieme a tutti noi che non possiamo non volergli bene ... e allora la gioia è stata immensa, inaspettata ma anche sofferta e voluta! Una vittoria di Bepi e anche un nostra!

 

MARTEDI’ 1 AGOSTO: ore 8:00 circa … eccoci arrivati a PALERMO … ma non si va in albergo; si parte subito a visitare la città.

Immediatamente capiamo che ci dobbiamo abituate quanto prima ad una mentalità assai diversa dalla nostra … in tutto e per tutto ... a cominciare dal traffico: qui non conoscono stop, precedenze, limiti … nulla di nulla ... una giungla senza regole dove o ti butti o rimani al palo aspettando invano.

E poi come tutte le grandi città, e le città di mare in special modo, la sporcizia la fa da padrona … e per tutta la durata del viaggio Icco ribadirà che lui a Palermo non ci tornerà mai più!!!!

Arriviamo alla CATTEDRALE DI PALERMO  per passare poi alla ZISA e alla CUBA.

Ecco il secondo pranzo del nostro viaggio ... ormai siamo così organizzati che riusciamo a mangiare in ogni dove e in ogni momento.

Si riparte alla volta del PALAZZO DEI NORMANNI … bello, maestoso, vivo ... poi SAN GIOVANNI DEGLI EREMITI che qualcuno salta perché non ci si capisce bene con il ritrovo ... pazienza, succede.

In realtà tutti non vedono l’ora di arrivare in albergo data la stanchezza.

Arriviamo al primo hotel situato abbastanza vicino al centro di Palermo, poco distante da piazza Politeama.

Ancora una volta Silvia, Diego, Icco e Federica si avviano all’organizzazione delle camere … e qui cominciano le noie organizzative: vogliono i documenti di tutti per la consegna delle chiavi … così il tutto si allunga in modo impressionante, ma ce la facciamo lo stesso (e intanto l’insofferenza di Icco per Palermo cresce…).

Poi si cena e qui sorge il problema delle bibite incluse o no? … al solito le nostre carte dicono una cosa e le loro un’altra … ma anche qui risolviamo.

L’albergo alcuni lo trovano meraviglioso (???) altri vecchio, sporco e fatiscente… boh?

Dopo cena breve passeggiata per osservare i dintorni … classica zona di mezza periferia un po’ abbandonata a se stessa, il cui unico punto vivo è la “mini ramala” con alcuni locali …

Tutti  a dormire (meglio: quasi tutti..)…

 

MERCOLEDI’2 AGOSTO: siamo già al terzo giorno dell’avventura siciliana …

Armati di santa pazienza e di spirito di adattamento andiamo a visitare il Duomo di Monreale … chicca del tragitto: “chi va a Palermo e non a Monreale parte asino e torna maiale” . Proverbio ricordato da Christian durante il tragitto ma dal significato oscuro …

Arrivati abbiamo la prima soddisfazione a livello organizzativo … si perché tra le cose che abbiamo capito una è che i siciliani sono maestri nel complicarsi la vita chiedendoci per quasi tutti i siti da visitare i documenti di identità …

Ma qui dopo aver presentato senza grosse speranze gli elenchi già suddivisi per fasce d’età e pronti già a raccogliere per l’ennesima volta i documenti, ci sentiamo dire: ”complimenti per l’organizzazione” ... e così Silvia e Federica strabuzzano gli occhi e incredule riferiscono l’accaduto (che vista la situazione ha dell’incredibile) a Icco, il quale comincia a dire che già Monreale è meglio di Palermo.

Così dopo il Duomo è la volta della visita alle Terrazze e al Tesoro e, ancora, al Chiostro.

Poi ci avanza un po’ di tempo e così rilassati ci aggiriamo per la Piazza Duomo di Monreale cominciando già a spulciare tra le varie bancarelle o gustando una granita alla frutta.

Pronti via e si riparte in pullman alla ricerca di un posto dove mangiare, eccolo lì, presto viene scaricato tutto l’occorrente e, chi con il pane, chi con il companatico, chi a far panini, tutti danno una mano.

Primissimo pomeriggio: partiamo questa volta per SEGESTA alla visita del Parco Archeologico … tanto caldo e un sole africano (Bordignon dixit) ... e così i maschi si mettono a torso nudo e pure le donne si denudano il possibile, nel limite che la decenza concede ...

Non vi stiamo nemmeno a ricordare che anche qui hanno avuto il coraggio di chiedere tutti i documenti … ormai è diventata abitudine.

La visita risulta piuttosto lunga anche perché spostare 116 persone non è facile e i bus navetta all’interno del parco devono fare più viaggi, ma ce la facciamo anche se ci tocca saltare la visita a Gibellina Nuova, che però si decide di recuperarla i giorni seguenti.

Tutti in pulman stanchi, accaldati e assetati e con tanta voglia di … albergo ….

Ma dopo una doccia rigenerante e una lauta cena (attenti ai cannoli …) si esce tutti e si va a fare un giro sul trenino turistico per le vie di Palermo … tutti stretti pigiati in quei vagoncini a urlare e cantare di tutto a squarciagola … .ma i palermitani non si impressionano proprio per nulla e rincarano ancor più la dose accompagnandoci con clacson e motorini …

Seconda nottata in albergo, c’è chi vuole svegliarsi presto per andare in palestra, ma poi ci rinuncia … e così si arriva al mattino dopo.

 

GIOVEDI’ 3 AGOSTO: siamo ancora a Palermo a mostrare documenti a tutti, ma intanto si gira per la città e se ne respira (oltre che la puzza e lo smog) il calore e la tradizione che nel bene e nel male è quella: macchine in doppia e tripla fila, calessi turistici pronti a partire, bancarelle di frutta nei posti più strani, sciami di motorini … questa è Palermo.

Ma tra il gruppo di 116 c’è una certa frenesia … si scruta il cielo, si teme ad ogni nuvola che si vede anche solo in lontananza … perché?? ... perchè al pomeriggio c’è in programma il MARE … a SAN VITO LO CAPO … ma rischiamo di arrivare ad ore indecenti e per la strada e il traffico e per i cambusieri che fanno di tutto proprio oggi per non sbrigarsi con tutti gli scatoloni di vivande e varie.

E il nervosismo soprattutto dei più giovani cresce, l’impazienza di passare un pomeriggio in spiaggia in un mare di certo migliore di quello di Barcellona 2005… e non ci sarebbe voluto molto (sic!!!).

Così dopo taaaaantooooo tempo arriviamo in spiaggia e tempo nemmeno di appoggiare le nostre cose tutti siamo in acqua a cercare, trovandolo, finalmente, refrigerio …. giovani e adulti assieme come vuole B… … lì a fare gruppo e a stare tutti con tutti …

E in acqua ci sono anche “i veci” o perlomeno alcuni ...

I ragazzi si divertono in maniera impressionante … e anche Bepi e Checco sono dei nostri.

Tutto questo nonostante gli effetti collaterali che i cannoli della sera precedente causano a qualcuno …

Orario di ritrovo ai pullman … 17:30 … ma a quell’ora nessuno è pronto … tantomeno “il capo” … Icco …. Avrà perso tempo ad asciugare la “chioma”?

Ripartiamo con il nostro ormai quotidiano ritardo e durante la cena festeggiamo non uno ma ben due compleanni: Annamaria e Michael e il nostro amico capo cameriere li invita a spegnere le candeline su ben due torte (accompagnate da dell’ottimo vino).

Serata al solito a passeggio per le vie di Palermo a cercare di far compere anche di sera…

Ma c’è la valigia da preparare per il giorno dopo perché si cambia albergo.

 

VENERDI’ 4 AGOSTO: una tabella di marcia a dir poco spaventosa, dobbiamo assolutamente rispettare gli orari per riuscire ad arrivare in tempo in albergo e andare allo spettacolo serale.

Strada facendo recuperiamo la visita a Gibellina Nuova e andiamo a visitare IL CRETTO, la qual cosa, con tutta la buona volontà, lascia alcuni interdetti risultando difficile da apprezzare … esaustivo del pensiero generale il commento di AAAngelo Bordignon a Terruzzi: ”che ca-casso ea sta roba?” e l’Albertone che si prodigava nel vano tentativo di spiegargli il senso dell’opera.

Insomma non una tappa delle più felici … sarà che siamo tradizionalisti … chissà …

Poi di corsa a SELINUNTE a visitare il PARCO ARCHEOLOGICO e anche lì qualcuno vedendo i resti dei templi e delle varie costruzioni li ha apostrofati con “dei rovinassi butai là.. ” (Piero Baja dixit...).

E questa volta nemmeno hanno voluto i documenti all’entrata, spaventati dal numero delle persone, dai che c’è andata bene…

Strada facendo poi qualcuno trova la via per il mare e alcuni trovano anche il tempo per un veloce tuffo…

Poi solito pranzo e viaggio piuttosto lungo per raggiungere AGRIGENTO e la nostra nuova dimora.

Ma che dimora … reggia è dir poco … reggia con piscina poi … e chi li tiene più i postiomesi?

Velocemente sistemiamo tutti nelle camere (eh si ... qui erano organizzati in modo sensato quelli dell’albergo) e poi PISCINAAAAA fino all’ora di cena e quindi tabella di marcia ampiamente rispettata (addirittura in anticipo ... non è da noi…).

Cena perfetta sotto ogni punto di vista e poi spettacolo teatrale poco distante dall’albergo: una rappresentazione che sembra aver positivamente colpito quasi tutti … e qualcunao/a è rimasto positivamente colpito anche dagli attori … (ehm … ohi … quando uno è bello è bello ...) … foto finale con il cast (maschile) e poi di nuovo in albergo dove si stava svolgendo un banchetto di matrimonio.

E i siciliani sono così gioiosi che alcuni di noi hanno ricevuto anche torta e spumante e poco ci mancava che arrivasse la bomboniera.

Peccato che il giorno dopo si dovesse già lasciare quest’oasi; quindi valige da rifare anche questa sera e pronti a partire ancora.

 

SABATO 5 AGOSTO: visita alla VALLE DEI TEMPLI. Caldo che si soffoca, ci risiamo con i soliti intoppi per i biglietti … e finalmente si entra …  si cammina sotto il sole tutti in costume, chi segue con interesse, chi si distrae, chi ammira il paesaggio, chi raccoglie mandorle e fichi d’india … cosa si vuole di più?

Troviamo poi a fatica un posto dove mangiare perché la Sicilia proprio ricca di zone di verde non è … e così ci fermiamo lungo una strada o sotto la pensilina di un distributore chiuso e lì allestiamo un qualcosa che agli occhi dei passanti deve sembrare assai strano visti gli sguardi straniti … ma noi ci divertiamo anche e soprattutto in questi frangenti.

Pomeriggio a PIAZZA ARMERINA a visitare VILLA DEL CASALE. Serve a qualcosa dire che anche qui hanno voluto le carte d’identità?? NO.

Tutti alla ricerca del mosaico rappresentante il primo bikini della storia e ammirare gli splendidi mosaici.

Se il giorno prima eravamo addirittura in anticipo questa volta abbiamo abbondantemente confermato la nostra natura di ritardatari, ma al terzo albergo ci arriviamo lo stesso nonostante una perigliosa ricerca.

Delusione per non essere assolutamente a 300 metri dal mare come ci avevano illuso … ma la piscina risolve la situazione almeno per la prima sera.

Il tipo alla reception ci dice che sì, ci si può andare in piscina, ma dopo la mezzanotte perché prima c’è un complesso. Poco male, è l’orario giusto per i giovani.

Aspettiamo con impazienza la fine dell’esibizione canora e dei relativi balli (in cui si sono distinti in maniera spaventosamente divertente Federico Calcagno, Matteo e pure Icco ...) e poi PISCINAAAAA … e qualcuno c’è finito dentro pure vestito … grazie a Renzo e a Bepi.

Fino alle due la piscina è piena ... ci sembra un sogno avverato (purtroppo presto infranto) … poi i più se ne vanno ma qualcuno ha l’ardire di rimanere a mollo fino alle 3:30.

 

DOMENICA 6 AGOSTO: La meta é SIRACUSA e la ZONA ARCHEOLOGICA DELLA NEAPOLIS, ma c’è chi si ferma alla grotta a mettere i piedi a mollo, perde il gruppo e girovaga per un’ora senza una meta (e senza una spiegazione…).

Poi l’orecchio di DIONISIO e tutti a fare sperimenti di gorgheggi e canti per sentirne le ripercussioni acustiche.

Poi è il tempo della messa (ma senza B… come si fa ...), alcuni ci vanno lo stesso, altri approfittano per fare shopping e mangiare focacce di patate e formaggio o per assaggiare gli arancini.

Ancora ricerca del posto per mangiare e questa volta troviamo nientepopodimeno che una strada lasciata incompiuta (come tante, troppe, se ne sono viste in Sicilia) e così ci accampiamo sotto questa strada elevata … non proprio il migliore dei posti (odori nauseabondi probabilmente provenienti dalla carcassa di cane morto lì vicino e prontamente fotografata da Edo…)…

Pomeriggio a NOTO, ma tutti pensano al pomeriggio di shopping in programma, solo che fare shopping di domenica non è molto facile, anche se girando in lungo e in largo in tanti ritornano in pullman carichi di nuovi acquisti …

E tutti pensano alla nuova serata in albergo e alla piscina …

Arrivo all’hotel, cena all’aperto, poi tutti al carnevale di Acireale. Maestoso è dir poco, folkloristico al massimo, ricco, barocco, eccessivo, coinvolgente, colorato.

Molto apprezzata anche l’esposizione di carretti siciliani.

Dai, dai torniamo in albergo e prepariamoci per la piscina ... ma ahimé ecco qui il nostro sogno infranto … non si può andare in piscina perché a quell’ora non c’è il bagnino e senza non si può fare …

E tutti protestano e chiedono perché la sera prima si poteva (probabilmente chi aveva dato il consenso ha fatto una cosa fuori regola…) … tanto fa che dobbiamo rinunciare e cercare come risolvere la nottata, in fin dei conti nessuno vuole andare a letto presto…

Non rimane altro da fare che girovagare per le varie camere di questo labirintico albergo (sì, sì un labirinto in cui qualcuno /a si è perso più di una volta) per poi crollare sul letto pronti ad affrontare un’altra giornata …

 

LUNEDI’ 7 AGOSTO: visitiamo CATANIA, ma ormai la stanchezza si fa sentire e soprattutto la voglia di visitare le città semplicemente girando per le vie.

Così c’è chi, invece di ascoltare la spiegazione, fa colazione con gli arancini alle 9:30 del mattino e se ne va poi al mercato a comperare frutta e peperoncini.

Poi ci viene dato del tempo libero “ufficiale” e allora tutti che gironzolano per fare acquisti e per cercare qualcosa da portare a casa che ricordi la Sicilia, chi compera I PUPI, chi delle ceramiche, chi se ne torna a mangiare gli arancini…

C’è chi litiga, chi piange, chi si vuol bene, chi si tiene per mano, chi gioca, chi ride, chi scherza…

Poi pranzo all’ ”ombra” di un distributore (ancora?) lungo la strada … a fregar limoni nel campo vicino…

E via verso TAORMINA … il tempo non è splendido ... vediamo le prime gocce di pioggia di questi 10 giorni. Siamo stanchi, che chi vorrebbe andare in spiaggia e non a visitare il teatro antico … dove ci ri-ri-ri chiedono i documenti (anche con una certa insofferenza e scarsa ospitalità…).

Ma Taormina è troppo bella e troppo invitante per non essere visitata a modo nostro, cioè entrando in tutti – dico tutti - i negozi della via che porta al teatro … chi compera ceramiche (anche qui), chi pizzi e tovaglie, cartoline, prodotti tipici regionali … tanto per appesantire ancora di più i pullman.

Ovviamente sia mai che si è in orario … nemmeno la guida Christian se ne cura ... anzi ... lui è uno dei “primi a far ritardo”.

E ci manca ancora la GOLA DELL’ALCANTARA … qualcuno sperava di prendere il sole, ma pioviggina; ci andiamo lo stesso. Togliamo scarpe e ciabatte e ci mettiamo a mollo nell’acqua gelidissima … ma che bellezza ugualmente!!! ... c’è chi addirittura pensa di finirci dentro quasi del tutto (vero Franco???)

Torniamo in albergo per la nostra ultima serata in terra sicula, ma senza la piscina la nostra idea di una festa finale va a farsi benedire …

Allora ci si arrangia come capita, andando in centro, ballando in albergo, andando al bar di fronte, poi tutti i gruppetti in poche camere a farsi confidenze e a chiacchierare…

E c’è chi alle 3:00 deve ancora farsi la valigia…

 

MARTEDI’ 8 AGOSTO: ma siamo bravi e puntuali questa volta. Tutti in orario con le valige pronte, carichiamo i bagagli e poi a piedi andiamo a visitare ACIREALE che per tre giorni ci ha ospitato … abbiamo quasi tutta la mattinata per noi … addirittura troppo tempo da gestire … ma tra la ricerca di francobolli (in Sicilia sembrano essere degli sconosciuti), delle ultime cartoline, l’attesa degli arancini caldi e della cassata  è giunta l’ora di lasciare definitivamente questo paese e di involarci verso l’ultima meta del viaggio siciliano: CEFALU’.

Ci fermiamo per il pranzo al parcheggio autobus di Cefalù, poi il pomeriggio è nostro fino alle 16:30 … chi vuole va a visitare il Duomo, gli altri si dedicano (come il solito) alle compere e alla spiaggia … sì perché qualche fortunato riesce pure a fare il bagno ... gli altri invece si aggirano un po’ arrabbiati per non essere stati avvisati della vicinanza della spiaggia e si lanciano in spese folli.

Ma la bellezza di Cefalù ripaga un po’ tutti ed è difficile andarsene.

Ma dobbiamo … il traghetto non ci aspetta …

Un’oretta di strada ed eccoci al porto di Palermo.

Silvia, Diego e Federica si guardano terrorizzati all’idea di dover fare i biglietti, memori delle fatiche dell’andata, prendono coraggio e si avviano alla biglietteria ma, incredibilmente, tutto va eccezionalmente bene e nel giro di 20 minuti tutti hanno il loro biglietto e si possono imbarcare … un ultimo sguardo a Palermo e alla Sicilia dalla nave mentre si attende la partenza.

Ore 20:00: ARRIVEDERCI SICILIA

In traghetto tutto scorre bene, qualcuno non sta bene a causa del mare mosso, qualcuno che si ritrova con 2 letti in più in cabina (gabina detta alla Icco) ospita gli amici che erano destinati alla poltrona.

Si gira per la nave ma c’è ben poca gente, anche la discoteca sembra il deserto.

Un po’ di balli e d’animazione per i più piccoli e passeggiate al chiaro di luna sui ponti della nave, abbracciati per resistere al forte vento.

Tutti a nanna che al mattino si arriva in continente.

 

MERCOLEDI’ 9 AGOSTO: ore 8:00 circa sbarchiamo al porto di CIVITAVECCHIA e siamo accolti da un tiepido sole che nulla ha a che fare con quello a cui c’eravamo abituati. Ripartiamo con le nostre case mobili-pullman alla volta di VITERBO e del PALAZZO DEI PAPI: una visita che scorre tranquilla e leggera, quindi si girovaga per la cittadina cominciano un po’ tutti a pensare al rientro a casa …

Alle 11:55 si riparte e ci attende un lunghissimo pomeriggio di viaggio ... ricordandoci che adesso esistono segnali, stop, precedenze, cinture, polizia … carabinieri no, ne avevamo uno ma è rimasto a casa …

Sosta verso le 12:30 circa ancora in provincia di Viterbo per mangiare, come sempre nella zona di scolo dei camper di un autogrill … abbiamo fiuto per queste cose …

AAAngelo e Bruno ci rimpinzano come vitelli per avanzare meno roba possibile, si finisce con la Nutella a metterci addirittura le dita dentro (qualcuno lo scorso anno ha fatto scuola … vero Gianni?) …

Ripartiamo per Campi Bisenzio dove dobbiamo abbandonate Albertùn e Stefania che torneranno a Bresso e Cernusco.

Ma qui Checco pensa bene di sbagliare uscita dell’autostrada con il pullman geriatria e dobbiamo così aspettare un bel po’.

Poi salutiamo i nostri due compagni di viaggio, con la promessa come sempre di rivederci prestissimo … sostiamo ancora un po’ all’autogrill e poi ritorniamo in pullman.

Per rompere la monotonia del viaggio si canta, si parla, si dorme e si fa il quiz Sicilia 2006 per vedere chi è stato attento e ha seguito le spiegazioni..ricchisssimi sono i premi in palio … vincono, nell’ordine: Micael, Dande, Alice, Nicolò, Savi.

Poi viene premiata la risposta più originale sul cosa ti è piaciuto di più del viaggio e qui vince Marco (con una sviolinata immensa alla guida Christian).

Ma non finisce qui … manca il tradizionale sondaggio sui luoghi preferiti … nel pullman giovani vince la valle dei templi e non manca chi ha scritto, tra le tre cose più belle, la compagnia, la piscina, lo stare assieme, gli attori del teatro, la camera di qualcuno … ma anche questo è parte del viaggio.

E’ l’ora un po’ malinconica dei ringraziamenti … chiamiamo Gianni e gli urliamo tutta la nostra riconoscenza (dai che se lo merita) ... poi tutti vengono ringraziati al microfono con aneddoti e chicche da parte di Christian.

Arriviamo all’ultimo autogrill (guarda caso … San Pelajo … che novità) per quest’anno ... ceniamo … gli ultimi panini … non sarà difficile disabituarci …

E poi Nutella, meloni, tonno in quantità assurde … caffè, grappa, amaro.

Ma manca la telefonata più importante: quella alla nostra unica vera guida B… … e allora chiamiamo anche lui (Renzo magari se riesci ad usare il vivavoce si fa prima…) e la gioia dei ragazzi esplode … B… al solito non vuole essere ringraziato … ma sa che non possiamo farne a meno …

Fa freddo ... ormai siamo vicini a casa dove, come ci dicono, da 10 giorni piove…

Ultimo spezzone della nostra avventura ... ancora due orette di strada al massimo…

C’è chi ascolta la partita del Milan, chi dorme e chi si fa le trecce…

 

Rotonda di Vedelago … rotonda di Sala … rotonda di Musanoeccociclacsonata a casa di Icco e a casa degli altri Brunetta … clacsonata in piazza … e ci siamo … arrivati ... tutto finito anche questa volta … e alla felicità per essere tornati a casa si mischia l’immancabile rimpianto per quello che si è passato, nel bene e nel male.

Ora tutti corrono a recuperare le loro cose, poi è il momento dei saluti e degli abbracci stretti stretti con tutti, anche con chi magari non ci è stato molto simpatico.

 

Sulla recinzione di casa di Silvia campeggia una scritta per B… che tornerà vincitore..

 

Tutti se ne vanno, le ultime cose vengono portate a casa di Bruno e poi il sipario cala, ma non del tutto perché abbiamo la nostra cena del 17 sotto il capannone e  li sarà festa grande perché B… sarà tra noi!!

 

Ancora una cosa …

 

a Icco per la pazienza di dover seguire cose che non sono nelle sue corde;

a Gianni per l’impegno di tutti questi mesi e per la sua presenza costante anche se non era con noi (sì che ci sei mancato …);

a Diego per il coordinamento sapientemente svolto e per la tenacia;

a Bruno per l’impegno e la presenza;

a AAAngelo … perchè nel bene e nel male come gli ho detto lui è sempre AAAngelo …;

a Terruzzi per le immense spiegazioni e la compagnia;

a Christian per l’impegno, anche se a volte sarebbe da prenderlo a bastonate;

a Silvia e Federica per le notti insonni a pensare ai biglietti e alle carte d’identità;

a Bepi e Checco che ci hanno sapientemente condotto;

 

e poi

 

a tutti i ragazzi;

a tutti gli adulti;

a chi si è impegnato per tagliare una fetta di pane;

a chi non ha fatto nemmeno quello !!!

a chi doveva fare e non ha fatto !!!

a chi è stato una delusione !!!

a chi abbiamo conosciuto;

alle nuove amicizie;

ai nuovi amori;

a chi si è preso per mano;

a chi era sempre in ritardo !!!

a chi aveva sempre qualcosa da ridire !!!

a chi aveva sempre un sorriso pronto ed un aiuto …

 

alla Sicilia …

alle sue stranezze …

alla sua gente …

 

… a chi ha provato a metterci i bastoni tra le ruote …

 

 

a tutti voi                           GRAZIE

 

 

 

MA SOPRATTUTTO IL NOSTRO GRAZIE VA A LUI … A B… … ANCHE SE UN GRAZIE NON SARA’ MAI ABBASTANZA …

 

 

 

NOTA: dove c’è scritto “B… va inteso Padre Giuseppe Brunetta … l’interessato non vuole assolutamente che lo si nomini.