L'ALTA VIA TULLIO VIDONI
Tullio
Vidoni
Il 12 febbraio 1988 perdeva
la vita, travolto da una valanga nei pressi |
Tullio |
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Ma Tullio era sopratutto un amico.
In montagna, come nella vita, sapeva infondere forza e
sicurezza con innata semplicità. In particolare è stato
un amico per tutti gli appassionati di montagna che lo
hanno conosciuto ed un maestro per tutta una generazione
di alpinisti, non solo valsesiani Per ricordare la sua figura, la Sezione di Varallo, con la collaborazione degli amici di Tullio e dei Soci, ha ideato ed attuato il percorso dell'ALTA VIA TULLIO VIDONI attorno ad una delle nostre più belle ed impegnative montagne: il Corno Bianco |
L'itinerario
Avvertenze
L'Alta Via TullioVidoni compie un periplo completo
attorno al Corno Bianco, toccando i vallonidel Forno, e del
Rissuolo inVal Vogna (Riva Valdobbia), di Tailly, di Terrafrancia
e della parte alta di quello di Otro (Alagna), di Ciampono, di
Netscio e di Spissen (Gressoney).
Pur non presentando difficoltà alpinistiche, l'Alta Via è
adatta unicamente ad escursionisti esperti, debitamente
equipaggiati ed in possesso di un buon allenamento.
Si tratta di un percorso in quota con dislivelli notevoli, a cui
bisogna aggiungere quello dell'avvicinamento che può variare, a
seconda del punto di partenza, dai 900 (ValVogna) ai 1300 metri (bivacco
Ravelli).
E' normalmante percorribile nei mesi di luglio, agosto, settembre
compatibilimente con le condizioni di innevamento.
Ricordiamo che l'itinerario si svolge in quota tra i 2000 ed i
2900 metri di altitudine, nei pressi del Monte Rosa, in zona
soggetta a nebbie e da possibili nevicate anche in periodo estivo.
Il percorso si snoda in molte parti su pietraie, fuori sentiero;
in altre su prati ripidi che richiedono attenzione e passo sicuro,
per un buon tratto sui residui del ghiacciaio d'Otro e sulle sue
morene. L'itinerario è segnalato con pannelli esplicativi nei
punti di accesso (Rifugio Carestia, Bivacco Castaldi, Bivacco
Ravelli, laghi Tailly, alpe le Pisse) , con paline e/o cartelli
con il logo dell'alta Via presso i colli, nei punti di incrocio
con altri sentieri e nei punti più controversi; segnali con
vernice (rosso/bianco/rosso) in verticale negli altri punti,
rinforzato con ometti di pietre nelle zone di giavina.
Lungo il percorso si trovano tre punti di pernottamento:
- Il Rifugio "Carestia" all'alpe Pile 2201 m. - di
proprietà della Sezione di Varallo del CAI, è una piacevole
recente costruzione, sorta sui ruderi dell'alpe Pile, su uno
spalto in posizione panoramica sulla Val Vogna. Dispone di una
trentina di posti ed è custodito nei mesi di luglio ed agosto e
nei fine settimana durante la seconda metà di giugno e la prima
metà di settembre. E' provvisto di ocale invernale nei periodi
di chiusura.
- Il Bivacco "Luigi Ravelli" 2500 m. E' posto su uno
sperone roccioso, presso il lago di Terrafrancia nel vallone di
Otro di Alagna. Dospone di 10 posti.
- Il Bivacco "Carletto Castaldi" 2607 m. in una conca
poco sopra i laghetti di Netscio, nel vallone omonimo. Dispone di
4 posti.
Trattandosi di un itinerario ad anello, l'Alta Via Tullio Vidoni può essere raggiunta da vari punti lungo diversi valloni. Può altresì essere percorsa anche solo per singoli tratti.
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Il Corno Bianco
Il Corno Bianco è una delle più belle ed impegnative
montagne della Valsesia. La vetta si erge a 3320 m. in territorio
valsesiano, a lato dello spartiacque Valsesia-valle del Lys (Gressoney).
La salita di questa montagna presenta discreto impegno da ogni
lato. Descriviamo di seguito gli itinerari più seguiti in ordine
crescente di difficoltà.
A) La via normale parte dal Lago Nero attraverso il passaggio attrezzato detto "Passo d'Artemisia" e risalendo i canaloni della parete sud ed un breve tratto della cresta sud-est (ore 2,30)
B) Un'altra via, un poco più impegnativa, risale tutto il detritico vallone del Forno, dall'alpe le Pisse al colle del Merlo, quindi sulla cresta sud est si raggiunge, presso un colletto, l'itinerario precedente (ore 3).
C) Oppure dai laghi Tailly si supera un salto di roccia per un tratto attrezzato, il "Passo della Pioda", e lungo un ripido pendio e la morena si raggiungono gli scarsi residui del ghiacciaio di Puio. si risale il versante settentrionale del colle di puio, per arrivare al culmine del vallone del Forno e raccordarsi al precedente itinerario al colle del Merlo (ore 3).
D) Infine, dal Bivacco Ravelli si sale verso il passo dell'Uomo Storto. Giunti nella conca sottostante il colle, si volge a sinistra per cengette a raggiungere la cresta nei pressi della punta dell'Uomo Storto (dal colle è più lunga). Seguendo la cresta spartiacque, si sale, superando alcuni torrioni alla punta di Netscio. Quindi per la cresta nord -ovest, molto affilata ed impervia, percorsa da un itinerario alpinistico di 3° grado, superando ed aggirando alcuni spuntoni molto esposti, con aereo percorso si scende al colle del Corno Bianco e quindi ci si arrampica fino alla vetta (ore 5).
il Bivacco Ravelli nell'alta Val D'Otro
ACCESSI
1) Dalla Val Vogna: Ca'
di Janzo 1342 m.
Raggiungibile
seguendo la statale 299 della Valsesia fino a Riva Valdobbia e
quindi deviando a sinistra per pochi chilometri.
Si superano Ca' Piacentino, Ca' Morca, Ca' Verno e si giunge a S.
Antonio 1381 m. (15 minuti) su strada asfaltata spesso vietata al
traffico (nella località vi è un punto tappa GTA con piccolo
ristorante e possibilità di pernottamento). Si prosegue per un
altro trattolungo la strada della Val Vogna, ora sterrata, fino
al bivio (indicazioni) per il Corno Bianco (15 minuti).
Tralasciando di attraversare il torrente delle Pisse, si devia a
destra per Cambiaveto 1493 m. e quindi si continua nel lariceto
che si dirada e scompare presso l'alpeggio Sotto le Pisse 1825 m.
Si supera una fascia rocciosa e si raggiungono gli alpeggi
Pissole 2072 m. e Le Pisse 2220 m. (h. 2 - complessive 2,30 ca.)
L'alpeggio è posto all'incrocio dell'Alta Via con l'itinerario
"B" del Corno Bianco; le baite sono dirute e non
offrono possibilità di ricovero.
Il nuovo rifugio intitolato all'Abate Antonio Carestia, celebre botanico valsesiano, è utile base di partenza per l'Alta Via Tullio Vidoni, e per la salita al Corno Bianco |
A) Sul percorso precedente, seguendo l'itinerario indicato con il n. 2, si attraversa il torrente delle Pisse e si sale alla frazione Piane, ancora abitata. Si pianeggia un poco sull'ampio ripiano e quindi si sale con ripidi tornanti alla baita dell'alpe Spinale 1904 m., quindi con percorso panoramico si raggiunge il Rifugio Carestia all'alpe Pile 2201 m. (h. 2 - complessive 2,30 ca.)
2) Dalla valle di Gressoney:
Gressoney La Trinité m. 1620.
Raggiungibile da Pont Saint Martin (Valle d'Aosta) lungo la
statale 505.
B)
Da Gressoney La Trinité seguire l'itinerario n. 3 (indicazioni
per il bivacco Gastaldi) sulla fiancata orientale della valle
fino all'alpe Spilmansberg m. 2098 (ore 1,20). Si prosegue oltre
il limite del bosco per un paio di tornanti (20 minuti). Si volge
a destra verso il vallone di Ciampono (itinerario 3/C) fino all'alpe
Ciampono m. 2290 (20 minuti), per risalire quindi verso il passo
del Rissuolo (ore 2,30 - tot. ore 4,30). L'Alta Via può essere
raggiunta poggiando sul fianco sinistro del vallone, ove
possibile, per raggiungere il tratto chiamato "Charro Wag".
C) Sul percorso precedente, al bivio per Ciampono, si prosegue lungo l'it. 3 per ripidi pendii e una fascia rocciosa che si supera lungo una fune metallica e si giunge al ripiano del Bivacco Gastaldi m. 2607 (50 minuti - tot. ore 2,30). Nei pressi vi sono alcuni laghetti, i laghi di Netscio.
D) Sul percorso precedente, dopo il bivio per il 3/C si prende a sinistra per il lago Gabiet (it. 3/A). Prima di giungere all'alpe Spissen si volge a destra per risalire il vallone omonimo fino al ripiano con dei laghetti per poi raggiungere l'Alta Via prima della rampa che porta al colle dell'Uomo Storto 2850 m. (tot. ore 2,30).
3) Dalla Val d'Otro: Alagna 1200m. Al termine della statale 299 della Valsesia.
E) Si segue l'it. 3 della Val d'Otro fino al bivio (fontana) con l'it. 3/A. Si prosegue a destra per la mulattiera a tornanti che raggiunge sui ripiani d'Otro le bellissime frazioni di Follu (ristoro Bar Senni), Dorf, Scarpia, e continua in leggera salita fino a Pianmisura 1800 m. (45 minuti). ci si abbassa ad attraversare il torrente e, raggiunto il vallone principale, lo si risale, superando l'alpe Coltiri fino ad una conca. Volgendo a sinistra si raggiunge l'emissario del piccolo laghetto di Terrafrancia ed il vicino bivacco Ravelli 2500 m. (ore 2 - tot. ore 3,30)
F) Sull'itinerario precedente, al bivio si prende l'it. 3/A che si inoltra nel fondo del vallone d'Otro fino a raggiungere l'alpe Gender inferiore 1625 m. Si volge a sinistra, nel fitto bosco di ontanelle, e per stretti tornanti si guadagna la conca di Pian dell'Asino. Il sentiero sale a destra in un canale e sbocca all'alpe Tailly 2085m. recentemente ristrutturato. Volgendo a sud, su di un largo cengione, si raggiunge lo spalto su cui sono posti i due laghetti Tailly. Poggiando leggermente a sinistra si raggiunge il Lago Inferiore 2386 m., volgendo a destra il Lago Superiore 2422 m. (ore 2,30 - tot. 3,15).
In seguito all'alluvione dell'autunno 2000 parte di questo sentiero, nel tratto compreso tra il bivio alla fontana e l'alpe Gender, è scomparsa.
L'ALTA VIA TULLIO VIDONI
Descriviamo l'Alta Via in senso orario partendo dal rifugio Carestia.
Rifugio Carestia
2201 m. - Passo del Rissuolo 2930 m. - Bivacco Castaldi 2607 m.
dislivello in salita 800 m.; in discesa 400 m.
Dal rifugio Carestia (accesso B) si segue
l'itinerario 2 del Corno Bianco che attraversa in piano una larga
cenga fino a raggiungere l'alpe Rissuolo 2264 m., storico e
caratteristico punto d'appoggio del CAI, ora abbandonato e
pericolante, che sorge nei pressi dell'omonima cascata. Ci si
inoltra nella forra, fiancheggiando il torrente ed in breve si
raggiunge il Lago Bianco 2332 m. (30 minuti).
Si costeggia il lago e lasciata la traccia per il passo dell'Alpetto,
si volge a destra per salire il fianco della montagna ed arrivare
al Lago Nero 2672 m. (ore 1). Abbandonato il sentiero per l'incombente
Corno Bianco, si segue (itinerario 2/b) su di un largo dosso il
fianco meridionale del lago fino al suo estremo limite e quindi
si sale il vallone che tra grosse pietre e tracce di sentiero
porta al Colle del Rissuolo 2330 m. (ore 1 tot. 2,30).
Dal colle si scende nel vallone di Ciampono per circa 150 metri
su tracce e pietraie (itinerario 8 di Gressoney - vedi accesso C).
Ci si sposta successivamente a destra e sempre in discesa su
giavina si raggiunge l'imbocco di un vecchio sentiero denominato
"Charro Wag" (Strada dei carri), posto sotto alcune
balme rocciose. Questo tratto è molto suggestivo per l'ambiente
selvaggio. Si giunge ad un colletto 2700 m. che mette in
comunicazione con il vallone di Netscio, e da cui si ha una bella
vista del Monte Rosa. In basso si distinguono i laghetti di
Netscio ed il bivacco. Si scende su giavina ai laghi 2540 m. per
risalire brevemente al bivacco 2607 m. (ore 1,30 - tot. 4). In
senso contrario occorrono 2 ore di salita e un'ora e mezza di
discesa.
Il
Lago Nero e sullo sfondo il vallone di |
Bivacco Gastaldi
2607 m. - Passo dell'Uomo Storto 2850 m. - Bivacco Ravelli 2500 m.
dislivello in salita 450 m.; in discesa 550 m.
Dal Bivacco Gastaldi (accesso D) ci si
alza di qualche metro e si raggiunge in pochi minuti la cresta
spartiacque tra il vallone di Netscio e quello di Spissen. Si
scende sulla destra con un lungo diagonale sul fianco della
montagna: questo tratto è molto friabile e sfasciato e deve
essere percorso con estrema attenzione. Si raggiunge il fondo del
vallone a quota 2400 m. circa (vedi accesso E) e lo si risale
raggiungendo un lago a
2550 m. sovrastato sulla destra (est) dall'imponenete punta di
Netscio.
Su pietraie con scarse tracce di sentiero, faticosamente, si
guadagna l'intaglio del colle caratterizzato da rocce e detriti
rossastri. 2850 m. (ore 1,30).
Si scende dapprima per un ripido canalino, poi in un detritico
vallone e si arriva ad un primo ripiano, quindi per giavine e
terreno erboso si giunge al laghetto di Terrafrancia ed al
Bivacco Ravelli. 2500 m. (ore 1 - tot. ore 2,30)
Il percorso in senso opposto richiede almeno 3 ore.
Bivacco Ravelli
2500 m. - Colletto Tailly 2719 m. - Lago Superiore Tailly 2422m.
-
Passo delle Pisse 2600 m. - Alpe le Pisse 2220 m. - Rifugio
Carestia 2201 m.
dislivello in salita 600 m.; in discesa 900 m.
Dal Bivacco Ravelli (accesso F) ci si
abbassa a destra e ci si immette sulle morene del ghiacciaio d'Otro.
Con numerosi saliscendisi attraversa tutta la conca del
ghiacciaio quasi completamente ricoperto di detriti, ma che in
alcuni tratti ancora rivela la sua presenza. Si è ai èiedi dell'ampia
ed imponente parete nord del Corno Bianco in un ambiente
estremamente severo. In caso di nebbia seguire attentamente i
segnali e gli ometti. Si risale il versante opposto per tracce
videnti sul fiancomorenico fino a raggiungere uno stretto
intaglio sulla cresta est del Corno Bianco, il Colletto Tailly
2719 m. (ore 1)
Un sentiero nella prima parte alquanto esposto, scende il ripido
canale che conduce ai prati del ripiano con i due laghi Tailly (vedi
accesso F - 30 minuti). Il luogo è di rara bellezza, alto sul
vallone d'Otro, circondato da montagne severe, dominato dal
versante est del Corno Bianco; lungo tutto il percorso è
visibile il versante valsesiano del Monte Rosa.
Aggirati sul versante della morena (est) il Lago Superiore 2422 m.
ed il Lago Inferiore
2386 m., si risale una larga ed evidente cengia fino a
raggiungere il Passo delle Pisse 2600 m. c.a. (40 minuti ).
Il Lago
Tailly e, sullo sfondo, |
Dal colle si scende per tracce lungo un canale erboso molto
ripido specialmente nalla parte più alta; un dosso un po' più
comodo porta ad una giavina ed all'alpe Le Pisse 2220 m. ( vedi
accesso A - 50 minuti).
Dall'alpe si scende su scarse tracce al pascolo sottostante e per
sentiero ci si abbassa ad attraversare il torrente che scorre
incassato in un cananle, toccando il punto più basso del
percorso. Si risale l'opposto versante tra ontanelle e rododendri,
e si raggiunge la dorsale che delimita il vallone del Forno. Si
attraversa, dapprima su cenge in leggera salita, poi su pascoli
quasi in piano, tutto il fianco sud della montagna su scarse
tracce di sentiero. Con un ultimo tratto in salita si supera il
dosso posto pochi metri sopra il Rifugio Carestia (ore 1,30 tot 4,30).
In senso opposto sono da prevedere circa 5 ore.