le voci che
corronoSonny Barger
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Ralph "Sonny" Barger, Hell's Angels, Baldini & Castoldi 2001Sonny Barger è una leggenda a stelle e strisce, un'icona americana. Motociclista, guerriero della strada, Barger è celebre e celebrato per la sua vita fuori dagli schemi e dalle leggi, punto di riferimento della più grande fratellanza motociclistica del mondo, gli Hell's Angels, Barger è sopravvissuto a numerosi scontri con la polizia, i pacifisti, i giudici e una terribile malattia. A 61 anni ha deciso di parlare liberamente del suo inimitabile stile di vita e della confraternita. Un grande quadro di un'originale sub-cultura, scritto con intelligenza, che negli Stati Uniti e in Inghilterra ha scalato le classifiche di vendita e ha convinto la Fox a farne il soggetto di un film di prossima uscita, per la regia di Tony Scott.
l'editore
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l'inferno invecchia gli angeli
Phoenix
- Con la sua Harley che gli ringhia fra le gambe, Sonny Barger, la guida leggendaria degli angeli dell'inferno, piomba in un parcheggio suburbano della striscia di Tempe, Arizona. Non sta cercando un certo bar per motociclisti, ma una libreria chiamata Changing Handsi. Ha una ragazza sulla parte posteriore del veicolo, ma non è la motorcycle mama, è la sua figlia undicenne, Sarrah. Come posteggia, uno sciame di cinque fans schioccano la sua immagine. Sonny sorride per le macchine fotografiche, abbraccia un compagno motociclista, quindi arranca in libreria.Il posto è zeppo di gente che toglie dall'imballaggio le copie di Hell's Angel, la sua autobiografia di gran successo. Una signora lo conduce in una stanza posteriore dove due squadre della TV e un cronista radiofonico stanno aspettando di intervistarlo. Quando Barger aveva per la prima volta catturato l'occhio dei media, a metà degli anni sessanta, era il carismatico presidente degli angeli dell'inferno di Oakland. Ora è un vecchio fuorilegge di 61 anni, la faccia brunita ha un colore marrone cuoio per le cinque decadi di guida al vento, quattro anni di crogiuolamento al sole del deserto in una prigione federale dell'Arizona …
Indossa gli abiti come uncowboy, i jeans marroni e la giubba di cuoio nero con il simbolo malfamato degli Hell's Angels sulla parte posteriore. Quel marchio è ora un marchio depositato, così se qualcuno lo porta senza permesso può non soltanto incorrere nella furia degli angeli ma anche essere citato in tribunale dal loro avvocato.
Quando letelecamere cominciano a girare, Barger spiega che ha scritto il suo libro per riabilitare il suo gruppo. "Non siamo come ci dipingono i poliziotti", dice …
Dal momento che il chirurgo ha rimosso le sue corde vocali quasi 20 anni fa, Barger parla tenendo il suo pollice sopra una zona bianca sul collo, vibrando un muscolo della gola. Il risultato è una raspa rievocativa di Marlon Brando nel Padrino.
Dopo la rifinitura alle interviste, Barger si siede, indossa gli occhiali e comincia firmare i libri. Dietro di lui vigilano tre angeli locali, uno di loro scatta le immagini di chi desidera essere fotografato con "il capo".
Quasi 300 persone sono incolonnate per avere l'autografo ... Non è esattamente Shakespeare ma ha i suoi momenti di classicità …
Sono giorni grandi per Sonny Barger. Dopo 43 anni come angelo e 13 anni in varie prigioni, è emerso come un eroe americano, l'equivalente moderno dei personaggi dell'ovest selvaggio, come Billy the Kid e Butch Cassidy.
E' anche meglio: lui è riuscito ad incassare con la fama. E non solo col suo libro di successo, ha il suo proprio Web site (*)dove commercializza la sua merce. Ci sono t-shirts, caschi, catene col lucchetto ecc., tutti che riportano lo slogan "Sonny Barger: Una leggenda americana". Ci sono anche le sue salse …
Per gli amanti dell'arte, c'è un'edizione limitata di 500 stampe fotografiche di Sonny nei bei giorni degli anni 60, firmate da Gene Anthony, il fotografo, e da Sonny Barger, sono vendute a $350 l'una. "Mettete un leggendario ribelle nella vostra sede!" è lo slogan pubblicitario. C'è poi un'edizione limitata a 3.000 esemplari di sculture d'acciaio …
Attualmente, l'attività principale di Barger è un'officina a Phoenix, dove si è spostato anni fa dopo avere passato la maggior parte della sua vita a Oakland.
"Ero in prigione proprio in fondo a questa strada", dice, "vi ho fatto quattro anni e ho gradito il posto" …
Vive in una casa bianca con la sua terza moglie, Noel, di 33 anni … Ancora guida con gli angeli, ma in posizione defilata. La sua vita ora è meno emozionante di un tempo ... "mi alzo alla mattina"…
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Peter Carlson, "The Washington Post", Mercoledì, 9 Agosto 2000
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Maggie's Farm intervista Fernanda Pivano
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B- Qualche domanda sul suo incontro personale con Bob, del quale chiaramente i frequentatori di Maggie's Farm sono molto curiosi. Dato che all' epoca del suo primo incontro con Bob lei l'aveva appena scoperto come artista, qual è stata la prima impressione che ne ha avuto?
FP- Prima della cena con Bob a San Francisco, Ginsberg mi fece ascoltare "Mr Tambourine man" al jukebox, e io ne rimasi folgorata: stemmo a piangere davanti al juke-box, ascoltando quella canzone.
Quando fummo al ristorante, nell'averlo lì al tavolo io ero in adorazione, perché mi giravano ancora per la testa le parole della sua canzone.
Aveva il viso dello stesso colore di questa tovaglia, anzi color yoghurt bisognerebbe dire, e i capelli come poi li avrebbero portati in tanti, e mangiava dal piatto proprio come uno scoiattolo.
Stropicciava in continuazione i suoi stivaletti di pelle, e non era minimamente sotto l'effetto di alcuna droga, anzi era lucidissimo.
Lui e gli altri parlarono tutta la sera delle marce in corso, perché in quel momento il problema principale erano le marce, dato che gli Hell's Angels, che si proclamavano difensori di tutto, intervenivano durante le manifestazioni per far sì che alla fine tutti se le dessero di santa ragione.
Pensa che una cosa che nessuno sa è che il giorno dopo Dylan e Ginsberg andarono a casa di Sonny Barger, il fondatore degli Hell's Angels, a parlargli, e così facendo riuscirono a evitare un probabile attacco alla manifestazione che ci sarebbe stata il giorno successivo: addirittura gli Hell's Angels controllarono e protessero quella marcia.
Al concerto di Bob, nelle prime file, Ginsberg mi aveva fatto conoscere Sonny Barger, presentandomi come la "Very Distinguished Literary Italian Lady", da proteggere e di cui avere "good care"; io mi trovai davanti questo tipo enorme, pieno di svastiche... fantastico, da morir dal ridere.
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a cura di Benedicta "Hamster" Cagnone, "Maggie's Farm", web-zine italiana dedicata a Bob Dylan.
Per l'intera intervista: Maggie' Farm
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Sonny Barger