Il testo che segue fu pubblicato sul n. 1, 26 ottobre 1962, di un giornaletto tirato al ciclostile – “Sierra Maestra” – che doveva costituire l’organo dell’associazione Italia-Cuba con sede a Genova (e, ci risulta, ma potremmo anche essere in errore, nello stesso edificio che ospitava l’analoga associazione di amicizia con l’URSS). Lo riproponiamo tale e quale, ben consapevoli del carattere avventuroso, non solo propagandistico, della pubblicazione. Seborga (vedi anche Ricordo dell’esperienza surrealista sulla nostra circolare del 2000) vi dimostrava, al di la di ogni altra considerazione che prescinda dalle condizioni di allora, la sua netta e disinteressata premura di contestatore.
noi siamo
per Cuba
Dopo la prima terribile notizia leggo molti quotidiani
d’informazione che si autodefiniscono “indipendenti”, e mi stupisco oppure non
mi stupisco affatto che nell’accusare i cubani di avere accettato aiuti
sovietici nel dire e gridare per questa cosa, tacciano completamente delle
numerosissime rampe missilistiche statunitensi che in tutto il mondo stringendo
la Russia, mettono da anni in serio pericolo il mondo stesso, e anche l'Italia
in modo particolare. Questo vuole anche dire che la nostra stampa
d’informazione è ben disposta a farci arrostire tutti quanti per un motivo
settario, per un motivo di classe. E
naturalmente si accusa Cuba per avere seguito la via del socialismo, se
la rivoluzione non fosse stata tale, ma borghese, più nessuno accuserebbe
Cuba.
Gli americani del nord forse non riescono neppure a
capire che i primi responsabili della situazione cubana sono loro stessi, essi
sono sufficientemente rozzi e in cattiva fede da non vedere che gli atti
che stanno compiendo con le loro nere navi nell’azzurro delirante dei Caraibi,
sono le stesse azioni della loro cattiva coscienza, credono di battere Cuba e
si stanno invece liquidando di fronte agli uomini di tutto il mondo. Perché sono proprio loro ad avere spinto i
cubani alla situazione socialista, avendo per anni (dopo gli spagnoli) impedito
ai cubani di formarsi una coscienza liberale, ma avendoli schiacciati con delle
infami dittature fasciste o colonialiste da loro sempre volute. Occorre in sostanza capire che oggi non c'è
più possibilità REALE per dei paesi soffocati da anni di colonialismo di
diventare economicamente liberali, ma solo l’economia socialista può far
risorgere un popolo. Kennedy gioca pericolosamente contro la storia, e mentre
delira sulla parola libertà (ridotta a
puro nome) ritorna a soffocare il piccolo e grande popolo cubano. D’altronde sia ben chiaro che la
Rivoluzione di Castro è seguita dal 98% dei cubani, ha cioè una maggioranza
questo governo assoluta, e come nessun governo borghese di nessuna nazione di
questo mondo.. Sono proprio gli errori dei Kennedy ad aver portato il popolo
cubano a questa meravigliosa unità, della quale naturalmente ben si guarda di
parlare la nostra stampa d’informazione,ben compresa anche quella del famoso
centrosinistra. La mistificazione è terribilmente evidente e non lascia per noi
motivo li minima incertezza: NOI SIAMO SEMPRE STATI PER CUBA, non per una
ragione di libertà astratta e metafisica (che tanto seduce i crociani e
idealisti nostri),ma per una ragione concreta e reale di libertà scientifica,
che permetta la vita più ricca e piena a tutto il popolo cubano che ammiriamo
per il suo coraggio, amiamo per la sua libera ed elegante civiltà, per il volto
sereno e innocente di questo popolo sorridente e accogliente, che ha sempre e
soltanto
chiesto di poter vivere,vivere con gioia la sua storia
nuova.
Chi può essere così in malafede da poter credere in
un’aggressione cubana?
I cubani già
aggrediti sapevano perfettamente che i colonialisti volevano fare
un’aggressione in grande stile, volevano ridurre a deserto infuocato l'isola
meravigliosa, le armi anche quelle sovietiche difensive sono appunto giunte
DOPO le invasioni i bombardamenti gli atti quotidiani provocatori che con i
dollari e le armi cercavano di creare una controrivoluzione artificiosamente
ingaggiando lanzichenecchi bravacci d’ogni risma.
Il pericolo c’è ed è gravissimo, ormai poco potrebbe
anche portarci alla catastrofe, ma Cuba non ò sola,non e' più sola. Pochi mesi
fa poteva essere interamente distrutta, ma la rivoluzione cubana è valida per
tutti gli uomini onesti e liberi e oggi non sarebbe solo Cuba ad essere distrutta ma l’intera umanità. Il tragico destino
della umanità è nelle mani di gente inetta,
polìticamente ed umanamente incapace e solo trattenuta
dalla paura di fare oggi la stessa fine che vorrebbe riservare agli uomini
della giustizia della libertà della pace.
Però noi non disperiamo che si addivenga al accordi
pacifici. Molti uomini, molte nazioni si schierano in difesa dei cubani e di se
stessi in una mirabile unità.
Ognuno porti a questo edificio di pace la sua piccola
pietra, e anche a nome dell’Associazione Italocubana di Genova faccio appello a
tutti gli intellettuali di qualsiasi tendenza di qualsiasi colore politico di
prendere posizione in favore della rivoluzione cubana, che significa pace e
libertà per tutti.