Nato a Bologna
nel 1909, Nino Pasti ricoprì in qualità di generale di aviazione incarichi
importanti come quello di Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aereonautica
militare, Presidente del Consiglio Superiore delle Forze Armate e
Vicecomandante Supremo NATO in Europa per gli affari nucleari. Eletto come
indipendente di sinistra al Senato nel 1976, entrò in rotta di collisione con i
dirigenti del PCI relativamente al giudizio equidistante o positivo che questi
davano della NATO proprio mentre la strategia militare USA si faceva sempre più
chiaramente aggressiva. Con l’attività del Movimento per la Pace e il
Socialismo, da lui fondato nel 1985, Pasti dedicò tutte le sue energie alla denuncia
dei preparativi di guerra e dei ricatti militari. Morì nel 1992. La figlia del
Generale, Daniela, è ka moglie di Corrado Augias.
Nino Pasti
Intervento all'assemblea di fondazione
del MPS
La fondazione del Movimento per la Pace e il Socialismo che abbiamo
realizzato il 30 novembre, nasce da una consapevolezza e da una esigenza
precisa.
La consapevolezza che oggi nel mondo si sta combattendo una battaglia
destinata ad avere effetti decisivi per il futuro. Il pericolo di una guerra
nucleare è ormai un dato acquisito nella coscienza di milioni di persone, ma
spetta alla parte più avanzata della società esistente battersi con efficacia e
decisione contro il rischio che un nuovo conflitto, che avrebbe effetti
devastanti, coinvolga il nostro pianeta. Quando parliamo di consapevolezza ci
riferiamo alla necessità di denunciare con forza e con convinzione
l'imperialismo americano e di combatterne la politica guerrafondaia nelle aree
più vitali del mondo. Da anni la nostra rivista ed il nostro movimento si
stanno battendo per portare chiarezza nel movimento per la pace e nella
sinistra sulle ragioni e le responsabilità dei pericoli di guerra. Partendo da
questo dato, abbiamo ricostruito e denunciato in modo estremamente chiaro
l'escalation bellicista della politica degli Stati Uniti. Questa convinzione
nasce da una analisi attenta e dettagliata delle scelte compiute in materia di
riarmo e politica estera degli Stati Uniti e delle potenze aderenti alla NATO.
Ma questa analisi non è mai stata seguita, nella sinistra italiana e nel
movimento per la pace, da scelte conseguenti. La nostra rivista e il nostro
movimento, sono nati praprio dalla necessità di
contrastare la manipolazione della realtà che ha portato alla immobilizzante
logica dell'equidistanza e che ha legittimato, infine, le posizioni politiche
che vogliono l'Italia nella NATO.
Il nostro paese è pieno di testate nucleari e di basi americane. Affermare
che la NATO sia una cosa diversa dalla amministrazione degli Stati Uniti è una
falsità ed una illusione che serve solo a disorientare l'azione del movimento
per la pace. L'aggressione alla Libia, giustificata da notizie manipolate e
falsificate dalla stampa americana, ha dimostrato qual è la vera politica dell'amministrazione
Reagan e qual è il ruolo delle basi NATO in Europa. La NATO è un'alleanza di
stampo bellicista che serve come trampolino di lancio per le azioni di guerra
degli Stati Uniti nel Mediterraneo ed in Europa. Questa consapevolezza è fondamentale
per esercitare il ruolo di organizzazione e di orientamento che i comunisti
devono svolgere nella situazione attuale. Ma oltre alla consapevolezza il
nostro movimento nasce da una esigenza. Il Movimento per la Pace e il
Socialismo nasce dalla esigenza precisa e diffusa in centinaia e centinaia di
compagni di ritrovare una vera organizzazione che orienti, promuova e rinnovi
una prospettiva di trasformazione socialista nel nostro paese. In molti si sono
affannati a sostenere che la sfida tra capitalismo e sociaIismo
è stata vinta dalla logica del profitto privato. Ma di fronte ai milioni di
disoccupati, ai 33 milioni di poveri esistenti negli stessi Stati Uniti, al
peggioramento delle condizioni di vita degli strati popolari, alla miseriaa e alla fame provocate nel terzo mondo, spetta a
noi dimostrare che il capitalismo ha provocato, provoca e provocherà solo
barbarie e cioè il profitto di pochi e la misera di molti. Questa è la realtà
che possiamo leggere tutti i giorni e che solo i socialdemocratici possono
mistificare. Il nostro movimento nasce anche dalla esigenza di dimostrare che
il sistema capitalistico va superato. Un sistema basato sul profitto, sulla
speculazione finanziaria, sulla fame e sulla guerra non può essere migliorato
con dei ritocchi parziali, rna va smantellato per
lasciare il posto ad un sistema sociale che parta dai bisogni dei lavoratori,
dei giovani, delle donne per fondarsi sulla giustizia e l'uguaglianza sociale.
Deve però essere chiaro che nessuna prospettiva socialista potrà affermarsi
nella realtà del nostro paese se non saremo in grado di impedire il pericolo
della guerra e la realizzazione dei piani imperialisti degli USA. 30 novembre 1986