le
voci che corrono
carne della passione: la flagellazione
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Patrick Vandermeersch*, La chair de la passion. Une histoire de foi : la flagellation,
Cerf, Paris 2002
La flagellazione fa parte della storia del cristianesimo e perdura
ancora in certi luoghi, ad esempio in un paese del nord della Spagna. Ora,
questa pratica che sembra al di là delle parole, al giorno d’oggi turba e si
scontra con dei sentimenti segreti e profondi. Storia, teologia e psicanalisi fanno
parlare quei gesti che mettono in scena una carne volutamente straziata. Per
quali oscure ragioni?
l’editore
§
i divini supplizi della frusta
Un sospetto di piacere dissimulato ha sempre pesato sulla
flagellazione. Ben prima che Sade ne facesse uno strumento di gioia, i grandi
devoti hanno provato gli effetti stimolanti della frusta. Non si racconta del
resto di come Enrico III, gran penitente ma anche gran voluttuoso, amasse
tormentarsi le carni in compagnia dei suoi prediletti?
...
Si dice che un abate Boileau, nel ‘700,
si fosse stupito di certe pratiche in voga nei conventi, soprattutto di
quelle consistenti nell’infliggere metodicamente i colpi della frusta alle
natiche, e che non fosse lontano dallo scorgervi una macchinazione diabolica.
...
Una storia appassionante che non è poi così antica come si crede. Essa
risale all’ XI secolo, con Pier Damiani … ripresa tre secoli dopo dalle
confraternite dei laici …
Daniel Bermond, “Lire”, mai
2002
§
corpi sofferenti
…
Il masochismo che accompagna l’emergere d’un soggetto unico attraverso
la coscienza dei suoi propri peccati colpevolizzanti, è uno dei frutti della
Riforma cattolica che guadagna a poco a poco una parte degli spiriti del XVII
secolo, sconvolgendo quella sfera del privato della quale Philippe Ariès divenne
cartografo e per la quale Michel Foucault si ripromise di portare avanti lo
studio in un volume della sua Histoire de la sexaulité che la
morte gli impedì di completare. … La chair de la passion di Patrick
Vandermeersch è più un libro di storia che “di storico”. Un’avvertenza
preliminare che l’autore - filosofo, teologo, psicanalista – si preoccupa di
formulare più per scrupolo che per rivendicazione, poiché la Storia ha ormai
cessato di essere ermetica alle discipline periferiche.
D’altra parte, se si escludono le prime pagine di questo suggestivo
saggio, nelle quali si leggono le motivazioni personali dell’autore - lo choc
decisivo che ebbe nel corso di una processione del Giovedì santo in un
villaggio spagnolo – il corpo dell’indagine è pressoché classico …
Philippe-Jean Catinchi “Le monde”, 17/05/02
§
la prova della frusta
...
In che modo la religione è un
affare del corpo ?
Sono partito dalla flagellazione per arrivare al fondamento corporale
dell’atto di fede. Si tratta di un ambito poco esplorato. E’ certo che il
cristianesimo, soprattutto occidentale, si è affermato come una spiritualità
della Passione e dunque della sofferenza … Sono rimasto colpito di trovare in
uno dei miei maggiori, lo scrittore Maxence Van der Meersch, una
colpevolizzazione delle più lugubri a causa della sua omosessualità. Io credo
che un cattolicesimo libero, chiaro, gioioso, sia alla nostra portata e sappia
ascoltare le ragioni del corpo.
intervista raccolta da Jean-Baptiste Marongiu, “Libération”, 28/03/02
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* Patrick Vandermeersch, belga, insegna psicologia della religione all’Università statale di Groningue.