Una elegante rivista di cultura cinematografica dalla breve durata, La cosa vista, diretta a Trieste da Enzo Kermol e Sergio G. Germani, propose nel suo primo numero (1985) una di quelle classifiche che sono fra i giochi preferiti di critici e cinefili. Il tema era, a metà decennio, i film degli anni Ottanta. Qui sono riportate le scelte e le motivazioni di uno degli interpellati.

Carlo Romano

10 film per gli anni 80

 

Oblomov

La vicenda umana di Ravachol vista dallo scrivano Bartleby.

 

I ladri del tempo

L'abbandono, in fase di sceneggiatura, di Martin Heidegger giova al firmatario residuo, l'amico Arnold.

 

Blues Brothers

Le glosse marginali di Anton Pannekoek alla zuppa d'anatra dei F.lli Marx.

 

Una domenica in campagna

Dal Monte di Venere solo intuito di Sabine Azéma si coglie la piattezza dell'arte.

 

Scanners

Aldous Huxley, già implicato coi suoi saggi oculistici nell'episodio di Ray Cahrles in B.B. (vedi sopra) rispolvera l'illuminato darwinismo della tradizione familiare nella declinazione psicotropa post-cormaniana.

 

Phenomena

Argento si conferma il Ruskin del gotico svizzero.

 

Sotto il vulcano

Dalla letteratura alcoolica al cinema (per altro mai così) da casino.

 

L'ululato

Col pretesto d'una analisi in profondità dell'Esalen Institute a Big Sur, il commosso ma non sprovveduto esame delle elaborazioni californiane si spinge ben oltre le a loro volta affettuose parzialità surfiste di John Milius.

 

Blade Runner

Le stimmate di Palmer Eldritch suscitano il romanticismo al parnassiano che voleva ucciderlo.

 

Abattantuono, Verdone, ...

Ultime resistenze zavattiniane ai barattoli della Nutella contraffatta.