album Howard Fast

a cura di Francesco Rocchio

 

Howard Melvin Fast è nato a New York l'11 novembre del 1914. Autore come pochi altri prolifico, ha scritto romanzi, romanzi polizieschi e di fantascienza, biografie, saggi, libri per ragazzi, teatro, sceneggiature, storie zen. E' noto anche attraverso lo pseudonimo di E.V. Cunningham.

 

Figlio di un operaio, abbandona le scuole superiori e si dedica alla letteratura. Pubblica il suo primo romanzo a vent'anni. Per qualche tempo si dedica al romanzo storico prendendo spunto dal periodo rivoluzionario della storia americana. Simpatizzante dei fronti popolari europei, nel 1943 si iscrive al Partito comunista.

(sotto, nelle foto, fra due sue plaquettes per il Primo Maggio: Fast nel 1942 e, con la moglie, nel 1947)

Vittima del maccartismo, gli viene rimproverato di aver aiutato un ospedale che ricoverava i profughi spagnoli a Tolosa e gli si chiede chi altro avesse contribuito. Si rifiuta di rispondere ed è condannato per oltraggio al Congresso.

(nell'immagine: Fast durante l'interrogatorio)

Dopo il XX congresso sovietico abbandona il Partito comunista. Lavora per il cinema.

(sotto: la locandina di un film e l' "album souvenir" di un altro)

Negli anni settanta rinnova il successo col romanzo The immigrants, primo di una pentalogia che racconta la storia di una famiglia dall'inizio del secolo agli anni del Vietnam.

(Sotto: l'anziano scrittore e la copertina di Prospects, annuario di American Cultural Studies della Cambridge University Press, che gli ha pubblicato una lunga intervista nel 1995)

appendice:

un disco del 1945 nel quale Orson Welles leggeva

brani di Jefferson, Lincoln, ecc. Le note

esplicative erano di Howard Fast

 

In italiano sono stati tradotti numerosi libri di Howard Fast, da Sciopero a Clarkton (Einaudi, 1950) a Gli emigranti (Mondadori, 1977). Diverse opere sono state pubblicate nelle edizioni legate ai partiti di sinistra (come le Edizioni Sociali), ad esempio L'ultima frontiera (1953) e Sacco e Vanzetti (1953). Nelle voci bio-bibliografie italiane non abbiamo trovato citata la traduzione de Il cittadino Tom Paine che pure c'è stata nell'ambito dei libri distribuiti attraverso il piano di aiuti americani all'Europa uscita dalla guerra. Il suo romanzo poliziesco forse più bello e suggestivo, Silvya, più woorlichiano di Woorlich -uno dei migliori gialli in assoluto- è stato pubblicato da Garzanti nel 1965 (E.V. Cunnigham: La doppia vita di Silvya West).

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