Don Piola
Sex,
drugs & magick
Robert Anton Wilson: SEX, DRUGS & MAGICK. Spaziointeriore, 2020 | R. Gordon Wasson
– Albert Hofmann – Carl A. P. Ruck: LA STRADA PER ELEUSI. Piano B, 2022 |
Mike Jay: MESCALINA. Storia globale della prima
sostanza psichedelica. UTET 2023
R.A. Wilson (1932-2007) fra i fautori nella sezione delle lettere dell’impostazione
culturale di “Playboy” salì all’onore delle cronache letterarie con la trilogia
degli Illuminati (tradotta in Italia
presso Shake) che si avvalse della collaborazione dell’amico, e collaboratore
alla rivista di Hug Hefner, Robert Shea, esperto delle teorie cospirazioniste.
Wilson coltivò fra i suoi numerosi eroi intellettuali Wilhelm Reich, Leon Trotzsky, Bertrand Russel, James
Joyce, Robert A. Heinlein, Aleister
Crowley, Albert Einstein, Carl Gustav Jung e Alfred Korzybski . Aderì presto al discordianesimo, una sorta di
religione con aspetti parodistici (mi viene in mente la controculturale
“Nobilà Indiscussa” che fece capolino nella mia
città) ispirata alla dea Eris che nell’antica Grecia
presiedeva ai conflitti e si avvicinò all’underground psichedelico. I suoi
libri sono un frutto leggibile di tutte queste componenti.
In Sex, Drugs
& Magick è resa più esplicita una
sorta di teoria delle sostanze allucinogene e delle droghe (dove svaluta oppio
e derivati ed esalta la cocaina, tutto in funzione sessuale). “Ciò che posso
ragionevolmente tentare di fare …”, ha scritto, “…è evidenziare quegli aspetti
positivi, estremamente affascinanti, addirittura magnifici connessi a programmi
e percezioni alternative creati da certi tipo di droga”. Tenne conferenze su
politica a anarchia alla libera Università di New York (che ebbe in verità
simpatie maoiste). Wilson con Timothy Leary, Alan Watts e William S. Burroughs si colloca dunque fra i
principali agitatori psichedelici dell’allora “controcultura”.
Fra questi – insieme ovviamente a Albert Hofmann, Ernst Junger e Aldous Huxley – è da considerare un decano il banchiere della J.P.
Morgan & Co. Robert Gordon Wasson
(1898-1986) che con la moglie pediatra di origini russe Valentina Pavlovna Guercken (1901-1958)
formò una coppia di etnomicologi che alla volta del
Messico presero contatto con la “curandera” Maria Sabina.
Fece epoca l’articolo sui funghi psilocibe che
pubblicarono su “Life” nel 1957 - appoggiati dai Luce, gli editori – dal quale partì la ricerca sulla psilocibina (anche in questo caso col contributo di Albert
Hofmann). Nel volume collettaneo La Strada
per Eleusi il tentativo è quello di convincere il lettore che nel telesterion (la stanza delle visioni) del tempio
Eleusino si consumassero o i funghetti o l’ergot, il
fungo della segale responsabile dell’LSD e che questi costituissero il kykeon che veniva
consumato in ordine alle visioni. Già Robert Graves
aveva avanzato ipotesi simili (si pensi anche alle discusse teorie
dell’archeologo John Allegro che gli costarono la carriera) ma nel nostro caso
il contributo del classicista Carl A.P. Ruck si spinge
oltre le semplici ipotesi studiando reperti archeologici, letterari, mitologici
e antropologici (ma tutto, beninteso, rimane discutibile).
Son tutti libri, quelli segnalati, che soddisfano aspetti singolari, per
certi versi anche morbosi, diversamente dalla imponente ricerca storica sulla Mescalina svolta (che quegli aspetti
comunque non tralascia) con le capacità precipue dello storico della scienza da
Mike Jay che sa essere buon narratore investendo, con
la “storia globale della prima sostanza psichedelica” (fu isolata dal peyote
nel 1897), industria, letteratura, religione, arte tenendo presente che la
sostanza “ha una doppia faccia, sacra e profana”. I punti più alti di queste
sembianze Mike Jay li identifica nei racconti magici
di Castaneda e nel gonzo journalism di Hunter S. Thompson e
delle “folli avventure” che racconta. “Entrambe le narrazioni sono intricate
ragnatele di eventi reali e immaginati, ed entrambe hanno subito un processo di
mitizzazione grazie alla miriade di rifrimenti
presenti nella cultura pop” (a cominciare da “i Simpson”).
fogli di via