le voci che corrono

Ret Marut e Bruno Traven*

Bruno Traven, nello stato più libero del mondo, Chersilibri, Brescia, 2.000

"Vi sono riuniti gli articoli che B. Traven scrisse tra il 1917 ed il 1921 per Der Ziegelbrenner, rivista anrchica della Germania pre-hitleriana. Per richieste: Andrea Chersi, cas.post.67, 25100 Brescia (Bs)".

"A" n.261, marzo 2.000

 

>"il romanziere pseudonimo era un sovversivo con lo scettro"?

… "se il libro è affascinante, ancora più affascinante è la personalità dell'autore, B. Traven … Attorno a questo nome una leggenda, un enigma che ancor oggi tormenta stusiosi, giornalisti, appassionati di mistery-stories, un incredibile fiorire di ipotesi. Ipotesi secondo le quali lo scrittore viene identificato con Jack London trapiantato in Messico per sfuggire al fisco statunitense, come agente di Stalin, come una giornalista messicana, come un lebbroso nascosto in un villaggio sperduto e, infine, come figlio illegittimo del kaiser Guglielmo II Hoenzollern, imperatore di Germania. Una cosa è certa: Traven vive in Messico. Nel 1925 alla redazione del Vorwart, il giornale dei socialisti tedeschi, giunge un manoscritto che, essendo molto interessante, viene pubblicato a puntate: è il primo libro di Traven, I raccoglitori di cotone. L'autore chiede che le comunicazioni a lui dirette vengano indirizzate a 'B. Traven - Tampico - Casella Postale 1208'.

Quando Ernst Precganz, direttore editoriale della casa editrice Buchergilde Gutemberg, prende contatto con Traven chiedendogli un libro -via Casella Postale, naturalmente- lo scrittore gli manda La nave morta e, sempre chiedendo l'anonimato, narra qualcosa di sé: ha fatto l'operaio in frabbrica, il raccoglitore di cacao, di pomodori, di albicocche, il guardiano di muli, il cacciatore. Ma perché invia 9i suoi libri in germania dal lontano Messico? Egli risponde, dopo aver precisato di scrivere i propri libri in inglese e di farli poi tradurre, di esser convinto che in quel momento storico la Germania, percorsa com'è dai fremiti rivoluzionari …, sia il paese letterariamente e artisticamente più interessante. Precganz rispetta il desiderio di anonimato, ma il crescente successo dei libri di Traven accende la curiosità. Chi è realmente B. Traven? La sua biografia più accreditatalo fa comparire per la prima volta a Monaco nel 1915. Negli uffici di polizia si presenta un giovane che afferma di chiamarsi Ret Marut: Dai suoi documenti risulta essere nato negli Stati Uniti, a San Francisco, da famiglia inglese. Quando esce da quegli uffici, Ret Marut ha dei nuovi documenti sui quali risulta essere un attore di nazionalità americana … Dopo questa trasformazione anagrafica … Marut si introduce negli ambienti della sinistra e -con la collaborazione della sua compagna Irene Mermet- fonda la rivista Der Ziegelbrenner.

Nel 1917, nel pieno della prima guerra mondiale, scrive infuocati articoli -firmati M.- contro il governo, la guerra, la chiesa, il capitalismo e attacca satiricamente gli eroi del momento come Hindemburg … e il celeberrimo "Barone Rosso" … Anche in questo caso la polizia bavarese, in genere severa, è inspiegabilmente indulgente: niente censura … Dopo qualche anno la situazione muta. Detronizzato il re di Baviera … viene proclamata la repubblica socialista bavarese che ha vita breve … Questa volta Marut viene arrestato … lo scrittore riesce a fuggire. Fugge anche Irene … Anche questo è un ultimo riguardo per il rampollo del kaiser?

Dopo qualche anno dalla scomparsa di Marut compare il misterioso B. Traven … La caccia incomincia ma Traven la elude … In Svizzera un suo amico pubblica addirittura una rivistina specializzata … che dal 1951 al 1960 studia il problema dell'identità di Traven puntando sempre sulla tesi secondo la quale lo scrittore è di origine americana e ha sempre scritto le sue opere in inglese. Ma una docente universitaria di New Orleans, in una dissertazione intitolata Problema della lingua originale di B. Traven, sostiene con assoluta sicurezza essere tedesca la scrittura dei libri. Nel 1969 B. Traven muore a Città del Messico. In una conferenza stampa Rosa Elena Lujan, l'ultima moglie, dichiara finalmente che B. Traven era Ret Marut.

Ma chi era Marut?"

Anonimo, "Tempo Medico" n.181, Aprile 1980

 

>"A cent'anni dalla nascita finalmente svelato il 'giallo' del noto scrittore tedesco

Traven, cugino anarchico del kaiser"

Timber Bay, luglio - "Cartavelina Johnny era celebre a Chicago. Un vero artista. Aveva un metodo tutto suo per fare sparire la gente. Gli toglieva via coscienziosamente faccia e polpastrelli in strisce sottilissime come cartavelina. Un metodo laborioso, se volete, ma il maggior datore di lavoro nel settore era Al Capone …Quanto a quelli che volevano sparire, ma in proprio, le alternative erano due: finire a Sidi-Bel-Abbès sotto le insegne della Legione, oppure acquattarsi all'estero. Il 27 marzo del Novecentodiciannove, l'uomo del quale sto per raccontarvi le vicende, e che vicende, scelse la seconda via. Gli andò bene. Nonostante la sua fama, nessuno riuscì mai ad agguantarlo. Ce l'ho fatta io, per così dire, dato che una polmonite doppia se lo portò via il 26 marzo 1969 in una villetta di Calle Mississippi, alla periferia dei Mexico City. Si chiamava Berick T. Torsvan.

Lo so che non sussultate, è un nome che non vi dice niente. Eppoi di nomi lui ne ha avuti tanti, ch'è lo stesso di non averne alcuno: Hermann Albert Otto Maksymilian Faige, Albert von Heiden, Ret Marut, Richard Maurhut, Richard Hal Croves, Hal Croves. Voi lo conoscete, se mi è consentito il verbo, come B. Traven. … Aveva l'arroganza del disinteresse e l'orrore per la notoriet, perciò mi è simpatico. E quasi mi spiace di averne oggi rivelato il segreto, dopo vent'anni che gli sto alle costole. Nel '64, l'unica volta che lo vidi, non mi fece una grande impressione. C'era stato un temporale, ma non pioveva più. Lui era appena uscito dalla sua casa di calle mississippi. Se ne stava seduto sul terzo gradino della scala che dava su un giardino tisico, soffocato dai grattacieli, in silenzio. Ogni dieci secondi sputava in una pozzanghera … Quando mi vide si alzò … il mio amico Grenada, cognato del presidente del Messico, Lòpez Mateos, m'aveva combinato un incontro. Speravo in un'intervista, ma mi andò male".

… "farfugliai … Mi rispose quieto, in perfetto inglese, ch'era nato nel Middle West. Naturalmente negò di essere Traven. Io gli dissi che per quella mancata intervista mi sarebbero sfuggiti quarantamila dollari, dei quali avevo un dannato bisogno … da uno scaffale … prese una scatoletta metallica con una scritta in tedesco, me la porse in regalo. Poi rifece l'inchino col quale mi aveva accolto e, senza porgermi la mano, mi congedò. Vi chiederete a questo punto come diavolo possa pretendere di sapere tutto su un uomo di cui per voi l'unico elemnto ceryto è la data di morte. Il fatto è che ho trovato la traccia risolutiva. Sapete cosa è la Tuscaloosa? Non è più niente. Neppure lavecchia carretta che dal Novecentodue ha arrancato sbuffando da Anversa a New Orleans e poi giù, oltre Panama … Eppure quel 27 marzo del novecento diciannove, quando se ne salpò da Rotterdam … la Tuscaloosa aveva imbarcato come fuochista un certo Richard hal Croves … Ora dovete sapere che nel '48, durante le riprese del film Il tesoro della Sierra Madre si presentò a John Huston un ometto che disse di chiamarsi Hal Croves … ma procediamo con ordine.

Cominciai ad occuparmi di Traven per puro caso, nel novembre 1962. Mi trovavo a Washington, negli archivi della biblioteca del Congresso, a frugare tra le carte messe assieme in Europa, nel '45, dal generale Patton … io sono un patito di Patton, e avevo in mente un film sulla sua vita … lo fecero altri, perché trovia un documento che mi appassionò. E' un taccuino, ce l'ho ancora, d'un duecento pagine manoscritte … cacciai il taccuino sotto la cintura, tra le mutande e la pelle, per leggermelo comodamente in albergo. L'autore di queste pagine era un Hoenzollern: il principe Federico Leopoldo, nato nel 1895, figlio di Leopoldo Ferdinando, cugino del Kaiser Guglielmo. Sua madre, Luisa Sofia di Schleswig-Holstein, era sorella dell'ultima Kaiserin, Augusta Vittoria".

… "Poi nel '34, in occasione della morte d'un fratello aviatore, caduto in guerra, quando fece innalzare come al solito a mezz'asta lo stendardo imperiale, ricevette da Berlino l'intimazione ad abbassarlo. Lo lasciò. Convocato dinanzi alla gestapo, non nascose la propria avversione al nazismo. Finì prima a Ladsberg, poi a Dachau. Lì fu iscritto negli elenchi come "detenuto Prussia" … Nel 1945 fu liberato dagli americani. … Gli accenni alla propria vita, nel taccuino, sono brevi, quasi stenografici. La parte più ampia, che destò il mio interesse, riguarda una faccenda di corna. Nel giugno 1881, il padre di Federico Leopoldo si reca a San Remo in visita a Federico Guglielmo, allora principe ereditario di Prussia. E lì conosce Laura Bjoernson, una giovane e bella cantante … figlia di un operaio di helsinki e della polacca Emma Faige … vedova a diciott'anni d'un marinaio inglese, tale Robert Croves … Dopo essere finita nel letto di Federico Guglielmo, cade in quello di Leopoldo Ferdinando. Rimane incinta. Il vecchio Kaiser capisce ma detesta gli scandali. Fa piantonare la ragazza fino alla nascita del figlio (17 marzo 1882), battezzato da laura col cognome della madre: Hermann Otto Maksymilian Faige. Della sua educazione si occupò, con la descrizione imposta dall'etichetta, lo stesso Guglielmo II a partire dal 1888. Laura fu allontanata (morì a Chicago nel 1920) e il piccolo crebbe nel sobborgo berlinese di Lehrt … Ebbe l'educazione dei bastardi di lusso … A diciassette anni, Hermann seguì la famiglia imperiale al Cecilienhof presso Postdam, casa frequentata da artisti (dal 1901 al 1915 vi fu spesso … Max Reinhardt, che ha una parte in questa vicenda).

Compiuti i diciott'anni, a Hermann è imposto il nome di Albert von Heiden. Guglielmo II l'ha fatto adottare dal conte Eitel von Heiden, capitano dei Dragoni della Guardia … Al reggimento Albert viene assegnato al secondo squadrone, comandato dal conte Federico von Hoheneau, figlio morganatico del principe Albert di Prussia: fa quindi istruzione sotto gli occhi di un membro, quasi, di casa Hoenzollern. Che non è poco … le premesse, lo vedete, ci sono tutte. Il giovane bastardo sembra destinato a una carriera militare 'prussiana' … poi, improvvisamente, nel 1908, sparisce. Il Detenuto Prussia, nei suoi ricordi, se ne scandalizza. Soprattutto quando, nel 1911, l'ambasciatore tedesco in Italia von Jagow informa la Wilhelmstrasse della presenza, a Roma, di un ventinovenne anarchico di Potsdam che si fa chiamare Ret Marut. Arrestato al suo ritorno a berlino, Marut viene riconosciuto come Albert von Heiden, ma non gli accade nulla. 'Albert von Haiden scompare', leggo sul taccuino, 'e il bastardo Marut comincia a turbare l'ordine'. Ci si mise d'impegno".

… "privo d'identità, Ret Marut se ne inventa una … : dice di essere un ex attore nato a Chicago da genitori inglesi-norvegesi e di aver vissuto in Germania nella prima infanzia. Nel 1914 sparisce … Riappare nel 1917 con violentissimi articoli contro la guerra, sulla rivista Dier Ziegelbrenner (il fornaciaro) … Nel 1918, assieme a Kurt Eisner, è tra i primi a incitare gli operai delle industrie belliche allo sciopero. 'Eisner fu arrestato', leggo nel taccuino, 'Marut no'. Da lontano, forse, il Kaiser continua a proteggerlo … si dilegua.

Sull'intera faccenda, proposi ambiziosamente, con falso nome (avevo trafugato il taccuino) un articolo a Life, che lo rifiutò … l'anno dopo, a cena con John Huston, decisi di aggiungermi a quelli che, inutilmente, davano la caccia a B. Traven … Huston … raccontò che nel 1948, in Messico per girare Il tesoro della Sierra Madre volle mettersi in contatto con lo scrittore, nascosto da anni dietro il numero di una casella postale di Mexico City. Ne ebbe in risposta una lettera con il consiglio di a fare assistere alle riprese, al suo posto, un amico, tale Hal Croves … 'Era un ometto tra i cinquanta e i sessanta', mi disse il regista. 'Non parlava quasi mai. Riuscii a cavargli di bocca che veniva da Acapulco' … Huston aggiunse che nel '50 … il produttore Gottfried Reinhardt gli aveva detto che il padre, il celebre Max, aveva incontrato nel '39 a Mexico City un tedesco, con una straordinaria somiglianza con il Kronprinz. Costui, secondo Gottfried, faceva il romanziere. Poteva essere Traven.

L'ipotesi mi elettrizzò. Per tre settimane, negli archivi del New York Times, lessi sullo scrittore quel che trovai nelle buste: poca roba … Scrissi allora a un giornalista tedesco, Gerd Heidemann, chiedendogli aiuto. M'arrivò presto una scheda da cui risultava che Richard Mauhrut era ritornato nel 1922 a Monaco, da dove era riuscito nuovamente a fuggire con l'aiuto dell'Anarchisticher Freibund. Raggiunta Rotterdam, s'era imbarcato per gli States nel 1923, per poi sparire del tutto. Sapevo con certezza che ret Marut era partito per il Nord America nel '19, e che era scrittore, come Traven, di forte vocazione libertaria. Così a poco a poco rafforzai la mia ipotesi".

… "Quando nel '64, come ho deto, l'incontrai, le carte mi si erano ingarbugliate. Avevo scopereto che un certo Hermann Otto Faige (così venne battezzato il bastardo Hoenzollern poi Ret Marut) era stato trovato con la gola aperta da un rasoio in una stanza per marinai svedesi del Pier 21 a New York. Nei miei lunghi giri per il Messico appresi inoltre che l'uomo che avevo incontrato, il 'possidente' Berick T. Torsvan, era sposato da trent'anni con Rosa Elena Lujan, e risultava nella capitale dal 1914. La notizia mi scoraggiò molto, lo confesso, e per molti anni lasciai perdere. Poi nel 1978, l'antiquario di Zurigo Theo Pinkus mi dimostrò che la calligrafia di Marut e Croves e Torsvan era la stessa, senza possibilità di errori. Ripresi le ricerche e seppi che quella dichiarazione d'ingresso in Messico nel '14 l'aveva compilata lui, Torsvan, vent'anni dopo. Mi rimisi al lavoro con un'idea fissa: trovare traccia della Tuscaloosa e della Yorikke, le due carrette de La nave morta di Traven. La Yorikke non è mai esistita, mentre la Tuscaloosa eccola qui a Timber Bay, fatta a pezzi con tutti i suoi ricordi. I registri di bordo parlano chiaro: nel '19 vi si imbarcò Hal Croves, alias Hermann Otto Faige, alias Ret Marut, alias Berick T. Torsvan. Lui, il bastardo Hoenzollern.

Ancora due cose. Primo: Berick Traven fece vita sedentaria, inventando tutto quel che scrisse. Secondo: sapete qual è la scritta sulla scatola che mi donò nel '64? Sull'etichetta riesco a leggere: Pura frutta e zucchero. La scatola contiene marmellata, non saprò mai di quale tipo. Il resto dell'etichetta è cancellato da un disegno a penna. Sembra un crovo. In tedesco si dice Der Rabe, in inglese The Raven: dalla mie parti, a broadway, la pronuncia è Tréven, la stessa di Traven. Ma forse è soltanto una coincidenza".

John R. Dagostino

"il giornale", 1 agosto 1982

*Per le notizie e le ipotesi biografiche rimandiamo agli articoli sopra pubblicati. In Italia i numerosi romanzi di Bruno Traven sono stati pubblicati da Longanesi, a partire da La nave morta nel 1950 (Das Totenschiff, 1926). Le stesse edizioni hanno raccolto, nel 1954, una miscellanea di opere, Il Meglio. Si veda oggi il catalogo del gruppo che comprende Longanesi, Guanda e altri editori.

vedi anche un manifesto di Marut in archivio