Carlo
Romano
the Steranko History of Comics
Il
primo volume (1970) della storia del fumetto (statunitense) di James Steranko
non porta alcun titolo in copertina ma offre un coloratissimo assemblaggio di
personaggi – in prevalenza super eroi – firmato da lui stesso. Nuovo
assemblaggio per il secondo volume (1972) ma questa volta c’è il titolo (con la
“i” di History formata dalla scritta in verticale “the Steranko”). Ambedue si
presentanto come dei fascicoli pinzati in formato gigante (inizialmente i
volumi previsti erano sei).
Le
copertine riflettono molto bene il contenuto, che si occupa dell’età
dell’oro degli albi a fumetti americani
che coincide largamente con le pubblicazioni succedute alla nascita di Superman (“Action Comics” 1938) e Batman (“Detective Comics” 1939), il
primo definito “The Super Star” e il secondo “The Playboy Hero”. Il lungo
capitolo “The American Idol” ripercorre,
sul finire del volume, la nascita e lo sviluppo dei tanti eroi dovuti ora alla
DC ora alla Marvel con in testa Captain
America (1941). Il primo dei due volumi racconta tuttavia in otto pagine
(ma molto fitte e disposte, come il resto, su quattro colonne) la storia del
fumetto a cominciare da Yellow Kid, The
Katjenjammer Kids (Bibì e Bibò in Italia), Little Nemo, Krazy Kat ecc.
per arrivare ai grandi classici dell’avventura firmati da Alex Raymond (Flash Gordon), Milton Caniff (Terry and the Pirates), Roy Crane (Captain Easy), Burne Hogart (Tarzan), Hal Foster (Valiant) e altri. Il secondo volume
procede sulla stessa falsariga dando comunque particolare rilievo a Captain Marvel (“Shazam!”) ma prendendo anche una piega tematica (“the
costumed co-stars”) e di genere (“military”, “police comics”). La parte finale
è dedicata a un personaggio che se oggi è considerato un classico, allora era
ancora tutto da riscoprire: lo Spirit
di Will Eisner.
Grande
rilievo (nel primo dei due) è dato – per la formazione dei futuri personaggi a
fumetti – alla narrativa dei cosiddetti “Pulps”, che per quanto fossero
economici e stampati su carta scadente, esibivano copertine colorate di grande
effetto e ottima esecuzione. Il personaggio trattato con maggior dovizia, in
questo caso, è The Shadow, il quale nella sua qualità di
cupo vendicatore che si manifesta con un abbigliamento particolare (ricorda un
po’ l’omino delle bottiglie del porto Sandeman) costituisce un apprezzabile
prototipo delle storie a fumetti dei Super Eroi. Sono ovviamente trattati, fra gli altri,
anche i vari, fra noti e meno noti, Black
Mask, Captain Satan, Double Detective,
Black Detective (polizieschi), Weird
Tale (terrore), Planet Story, Future science fiction, Amazing Stories (fantascienza), Top-Notch (western), Adventure (generico con preferenze
belliche).
Col
fascino di una produzione amatoriale e con centinaia di copertine riprodotte in
bianco e nero, i volumi – “poveri ma belli” si potrebbe dire - furono
pubblicati a Reading, Pennsylvania”, dalla Supergraphics (un’autoproduzione).
Jim Steranko (1938) è a sua volta un autore di fumetti. Collaborò al personaggio
di Nick Fury, pubblicato con la
Marvel (in Italia dalla Corno – diciotto numeri dal 1966 - col titolo Il Sergente Fury). Creato da Stan Lee
vide inizialmente Steranko in qualità di inchiostratore dei disegni di Jack
Kirby, il più classico dei disegnatori della Marvel al quale va la dedica di
Steranko nella sua History of Comics.
Successivamente si occupò della colorazione, delle trame, dei disegni e delle
copertine, influenzate dal clima psichedelico. Collaborò a Indiana Jones e a Dracula,
i film diretti rispettivamente da Spielberg e Coppola.
“Fogli
di Via”, materiali
d’archivio, marzo-luglio 2015